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Autore: Defiance    11/03/2014    2 recensioni
[Klaroline]
Intro: gli eventi si svolgono due mesi e mezzo dopo le vicende a Mystic Falls, quando Caroline si lascia finalmente andare ai suoi sentimenti per Klaus. Superata la fase della colpa, la vampira bionda realizza quanto abbia desiderato che tutto ciò accadesse e decide di raggiungere l’Ibrido a New Orleans, scoprendo però, una volta arrivata, una verità che la sconvolge: Hayley aspetta un figlio dall’uomo che sostiene di amarla.
Quale sarà la reazione di Caroline? Cosa succederà (o non succederà) tra lei e Klaus?
Per scoprirlo, leggete la FF!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline\Klaus, Elijah, Hayley
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi della storia non sono di mia proprietà; la fan fiction è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.


 
 
"I Intend To Be Your Last"






Intro: gli eventi si svolgono due mesi e mezzo dopo le vicende a Mystic Falls, quando Caroline si lascia finalmente andare ai suoi sentimenti per Klaus. Superata la fase della colpa, la vampira bionda realizza quanto abbia desiderato che tutto ciò accadesse e decide di raggiungere l’Ibrido a New Orleans, scoprendo però, una volta arrivata, una verità che la sconvolge: Hayley aspetta un figlio dall’uomo che sostiene di amarla.


 



 
*Klaus’s Pov*
 
“Elijah, dov’è?” ripetei, serrando le mani con tanta forza che avrei anche potuto rompere le mie stesse ossa.
“È corsa via dopo… dopo lo scontro” sussurrò angosciato mio fratello.
“Non ho idea di dove possa essere andata”
“Elijah! Cosa diavolo è successo!” ruggii, cercando di contenere una rabbia che mai avevo provato prima.
“Sapevi che tra le due c’erano tensioni già da prima… e tu non glielo hai detto? Niklaus, era la prima cosa che avresti dovuto fare quando è comparsa sulla porta!” mi rimproverò lui, alzando il tono della voce.
“Cosa le ha detto?” domandai, sempre più alterato.
“Le ho semplicemente detto che non è la benvenuta qui… oh, e potrei averle fatto capire che tra me e te c’è qualcosa di molto profondo e intenso. Sai, Klaus, lei è l’ultima persona che vorrei vicino a mia figlia, non posso permetterlo” disse Hayley, entrando nella biblioteca con aria soddisfatta e minacciosa allo stesso tempo.
Dovetti ricorrere a tutta la forza che avevo in corpo per non scagliarmi contro di lei e strapparle il cuore dal petto.
“Ringrazia la bambina, perché altrimenti saresti già morta!” sibilai con odio, correndo via, mettendomi in cerca di Caroline.
 
Vagavo per le strade di New Orleans senza sapere dove andare, cercando di seguire il suo odore, di immaginare quale posto potesse aver considerato come ‘rifugio’ in una città che non conosceva.
Sentivo sulla pelle il ricordo delle sue labbra, dei suoi baci, delle sue carezze avide di passione, un istinto a cui aveva ceduto una sola volta nella sua vita, nei boschi limitrofi della proprietà dei Salvatore, dopo aver ottenuto da me la promessa di non ritornare mai più a Mystic Falls.
Eppure alla fine era stata lei a venire da me, a distanza di quanti mesi? Due? Tre?
E io non avevo avuto il coraggio di confessarle il segreto di Hayley, della bambina; avevo rovinato tutto prima ancora che qualcosa potesse cominciare, senza aver sentito cos’era venuta a dirmi… ero stato un vigliacco, forse anche più di Tyler.
Rivedevo il suo sorriso comparirle sul volto nel vedermi non appena le avevo aperto la porta, percepivo di nuovo il suo profumo che aveva inebriato i miei sensi mentre si era avvicinata a me e risentivo la sua debole voce pronunciare il mio nome, flebilmente, quasi in un sospiro.
“Klaus” il nome che ho sempre odiato, perché datomi da Mikael, e che lei è capace di farmi amare per il suo modo di pronunciarlo.
Tutto questo non poteva essere vero; Marcel mi aveva chiamato per un’urgenza che coinvolgeva le streghe ed io ero stato costretto a rimandare la conversazione con Caroline, dimenticandomi che anche Hayley era in casa e che la bionda non sapeva nulla di tutto quello che stava accadendo nella mia vita.
 
Ero giunto ormai al limite della città, quando un urlo di dolore mi squarciò i timpani: era la voce di Caroline e proveniva dalla foresta dove i lupi membri della famiglia di Hayley si rifugiavano da anni.
Con uno scatto raggiunsi i boschi, percependo un odore di sangue che mi affrettai a seguire, sperando di non trovarla troppo tardi.
Pregando di non arrivare tardi; da quando avevo fede? L’avevo persa molti anni prima.
“Caroline!!!” urlai in preda all’ansia, ma nessuna risposta provenne dalla voce melodiosa di lei, anzi tutto ciò che udii furono una serie di ululati.
Setacciai la foresta di pochi secondi, venendo infine accerchiato da un branco di lupi.
“Ma davvero?” imprecai; in un'altra occasione, sarei stato divertito dal vedere quegli sciocchi mettersi contro me, sfidarmi, ma in quel momento la mia priorità era trovare la ragazza.
Mi avventai su di loro, uccidendoli uno ad uno, consapevole che questo avrebbe ferito Hayley più di ogni altra cosa, bramando vendetta e raccogliendo una testimonianza del mio atto, da consegnare a quella stupida, nella speranza che imparasse la lezione.
Dopodiché, corsi nuovamente, finchè non la trovai.
Caroline giaceva inerme accanto ad un albero, gli abiti lacerati, un’enorme quantità di liquido rosso grondava dalle numerose ferite distribuite su quasi tutto il suo corpo.
“Care!” gridai, precipitandomi verso di lei.
Mi morsi immediatamente il polso, riversando il mio sangue nelle sue labbra, supplicandola di bere, di guarire.
“Caroline non osare morire” ripetevo, mentre ogni singola parte di me veniva dilaniata dal dolore. “Non osa…”
Un suo singulto improvviso, mi permise di tornare a respirare, sollevato, mentre osservavo la sua carne ricomporsi.
“K-Klaus…” mormorò con voce rotta.
“Sono qui, sono qui” ripetei, stringendola tra le braccia con forza.
“Perché?” chiese cominciando a piangere e mai come in quel momento avevo odiato me stesso con tanta intensità.
“Mi dispiace tanto, Caroline…” fu tutto ciò che riuscii a dirle prima che cadesse in un sonno profondo.



 
*Caroline’s Pov*
 
Mi risvegliai in una camera arredata in stile antico, lussuosa certo, ma anche regale.
Mi alzai, cercando di ricordare come ero finita in quel luogo, finchè gli eventi della precedente notte – o forse era passato più di un giorno? - mi ritornarono alla mente: Hayley, la mia fuga, il bosco, i lupi, il dolore, Klaus, le sue braccia, il buio.
Sobbalzai nel vedere l’ibrido seduto su una poltrona a pochi metri da me, lo sguardo perso nel vuoto.
“Dove sono?” domandai, ancora molto confusa.
“Nella mia stanza, love” rispose atono lui.
“Per quanti giorni ho…”
“Tre” mi anticipò lui, deglutendo e spostando le sue iridi azzurre su di me.
“Io… io dovrei tornare a Mystic Falls” dissi alzandomi dal letto, ma non appena le mie gambe toccarono il pavimento persi l’equilibrio e se non fosse stato per i riflessi pronti di Klaus sicuramente mi sarei schiantata per terra.
“Non puoi andare da nessuna parte, per il momento” mi informò lui, stringendo il mio corpo al suo, inchiodando il suo sguardo al mio.
“Klaus…” sussurrai, lottando con tutte le mie forze per non cedere alle lacrime.
Avevo impiegato tre anni per accettare, per ammettere a me stessa di provare qualcosa per lui e dopo un sanguinoso conflitto interiore, la parte di me che era attratta dall’ibrido aveva avuto la meglio e mi aveva spinta a raggiungerlo a New Orleans.
Dopo il modo con cui mi aveva fatta sua, dopo tutto ciò che c’era stato tra di noi, dopo che mi aveva fatto intravede la sua umanità più volte, l’ultima cosa che mi aspettavo era scoprire che aveva messo incinta la persona che più odiavo: Hayley.
Raccolsi le energie e lo spinsi via da me, pur sapendo che la riuscita di quel gesto era in realtà dovuta alla sua volontà: nemmeno al meglio delle mie condizioni sarei stata in grado di allontanarlo, se lui non avesse voluto.
“Mi hai ingannata” sputai fuori con rabbia, delusione e rancore.
Potevo far finta di niente, non dargli la soddisfazione di sapere che mi aveva annientata, ma non volevo: il mio unico desiderio era quello di aprire un discorso attraverso il quale avrei potuto ferirlo dieci volte di più di quanto lui avesse fatto con me.
“No. Sai meglio di me che non è vero, Caroline” replicò con fermezza.
Pur dandogli le spalle, sentivo il suo sguardo addosso.
“E come lo definiresti tu, ciò che hai fatto? La tua promessa di aspettarmi per tutto il tempo necessario, ciò che è avvenuto alla tenuta dei Salvatore… tutto mentre mi tenevi nascosta la tua lupacchiotta gravida! Come lo definiresti, Klaus?” sbottai, ormai incapace di trattenere la rabbia e con essa le lacrime, mentre nella mia mente riecheggiavano i termini della sua promessa “I intend to be your last. However long it takes”.
“Vigliaccheria. Sono stato un codardo, lo ammetto. Avrei dovuto dirti subito ciò che stava succedendo, ma come potevo farlo se neanche io sono ancora riuscito ad accettarlo?”
“Sei andato a letto con la donna che ha provato a boicottarti! Hai spedito via Tyler e poi ti scopi quella… quella… dio, quanto sei falso, Klaus! Mi fai schifo!” tuonai, con tono carico di odio.
“Il problema è Tyler?” domandò lui, inarcando un sopracciglio.
“No! No! NO! Il problema sei tu, Klaus! Io credevo… credevo…” biascicai, portandomi le mani sul viso.
Lui si avvicinò a me, afferrando delicatamente i miei polsi e allontanandoli dal mio volto.
“Cosa credevi, Caroline?” chiese mantenendo contegno.
“Credevo che provassi qualcosa per me! Credevo che contrariamente a quello che pensano tutti, tu fossi capace di amare, ma mi sbagliavo! Ero solo uno sfizio che da tempo desideravi soddisfare, non è vero, Klaus?” lo accusai, alzando ancor di più la voce.
“Anche se ti dicessi che in mille anni sei stata l’unica donna in grado di farmi provare dei sentimenti, mi crederesti, Caroline?”
“E sulla base di quali fatti dovrei farlo” controbattei, leggermente spiazzata da quella frase.
“Sono stato chiuso in questa stanza finchè non ti sei svegliata; ho setacciato tutta New Orleans per trovarti, ho sterminato la famiglia di Hayley per venire a salvarti… non conta niente tutto questo, per te?” domandò, cominciando ad alterarsi anche lui.
“Tu hai… cosa?” emisi stupefatta, quasi sconvolta.
“Hayley non significa nulla per me. Non lo ha mai fatto. È stata solo una stupida notte dovuta all’alcol e un momento di debolezza del quale mi vergognerò per tutta la vita. Ma non posso voltare le spalle a mia figlia, non sarò come mio padre” replicò con fermezza.
“Klaus… Hayley ha detto…”
“Ha mentito, Caroline! Dio, ma non riesci proprio a vederlo? Non riesci a vedere che sono innamorato di te, nonostante provi a sopprimerlo da anni?” ruggì lui, colpendo con un pugno il muro, nel quale scavò una piccola conca, tale la forza dell’impatto.
“E tu non riesci ad immaginare come mi senta io in questo momento? Dopo essere riuscita ad accettare i miei sentimenti per te, dopo aver mollato la mia intera vita, i miei progetti per venire da te e dirti che tutto ciò che volevo era stare al tuo fianco, mi trovo ad affrontare una verità del genere, in cui un’altra donna si trova nella posizione di darti ciò che io non ti potrò mai dare! Klaus, come diavolo pensi che mi senta io in questo momento?” urlai con tutto il dolore che avevo in corpo, mentre il mio proposito di ferirlo svaniva rapidamente.
“Caroline… è questo il problema?” domandò con gli occhi sgranati.
“Sì! SI, KLAUS! È QUESTO IL PROBLEMA!” ammisi, piangendo ancora più forte.
Sentì le sue braccia circondarmi e le sue mani alzare il mio mento, costringendomi a guardarlo negli occhi.
“Credi davvero, che dopo aver atteso tanto a lungo qualcosa che non pensavo sarebbe mai accaduto, io ti lasci andare via, allontanarti da me? Credi davvero, che dopo aver ottenuto la cosa che bramavo di più, me la faccia sfuggire via? Caroline, non ho mai chiesto di essere padre, non so cosa voglia dire, ma se avessi dovuto scegliere una madre per mio figlio quella saresti stata tu. Non mi importa di cosa non puoi darmi, se sei in grado di fare ciò che nessuno ha mai fatto: amarmi. Tu mi cambi, Care, mi rendi migliore. Fai uscire quel lato di me che credevo di aver perso da secoli ormai, il mio lato umano, sei capace di farmi provare dei sentimenti. Da quando ti ho incontrata, c’è stata solo una cosa di cui sono stato sicuro: che ti voglio al mio fianco, ora e per sempre. Ti amo, Caroline, lo ammetto. E se anche tu ricambi i miei sentimenti, allora dillo e resta con me; se questo non è ciò che vuoi, se hai cambiato idea sui motivi che ti hanno spinta a venire qui, se ormai non ci sono più, lo capirò e ti lascerò andare… ma questa volta, almeno, se sceglierai di tornare a Mystic Falls, lo farai con la consapevolezza di ciò che provo per te” confessò lui, con un’intensità disarmante, gli occhi leggermente lucidi.
Non riuscivo a crederci, mi mancava il respiro; era come se fossero le sue braccia a trattenermi dal precipitare, a impedirmi di svenire.
Klaus aveva davvero detto che non gli importava di niente se non di avermi al suo fianco? Aveva davvero detto che non gli importava che io non potessi dargli un figlio, se ero in grado di amarlo?
“Klaus…” mormorai, colpita dalle sue parole.
Non sapevo come replicare, non riuscivo a dare forma ai miei pensieri, a trovare il modo per esprimere i miei sentimenti.
Sentii la sua presa su di me allentarsi e questo mi fece venire le vertigini, tanto fu grande il senso di vuoto pervenuto dal suo staccarsi da me in quel modo.
Persi completamente il controllo, non volevo che si allontanasse, non volevo più cercare di sconfiggere quel sentimento tanto sbagliato e giusto allo stesso tempo.
Mi avventai su di lui, offrendogli l’unica risposta che ero in grado di dargli: un bacio, lungo, lento e passionale.
Un bacio in cui cercai di conferire tutte le parole non dette, i sentimenti nascosti, quella verità che prepotentemente prorompeva per venir fuori.
“Sii la mia regina, Caroline” sussurrò con dolcezza, senza separare le sue labbra dalle mie.
“Ti amo, Klaus” mormorai di rimando io, abbandonandomi a lui, certa che in quelle parole l’ibrido avrebbe trovato tutte le risposte di cui aveva bisogno.

 







***********Angolo Dell'Autrice***********
Hey There!
Sono ritornata con una OS Klaroline (e certo, non potevo non scrivere una FF su loro due!).
Premettendo che l'ho scritta di getto questa notte, non riuscendo a dormire, spero proprio
che vi sia piaciuta!
Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate! ;)
A presto,
Bell.
  
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