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Autore: louissolos    11/03/2014    1 recensioni
“Come se potessi capirmi Amber, come se tu sapessi cosa succede, come se tu sapessi tutto!” sbotta. Le sue parole mi colpiscono come un cazzotto nello stomaco, mi lasciano senza fiato, e tutto ciò che riesco a fare è guardarlo negli occhi, mentre i miei si riempiono di lacrime.
Corro, scappo da tutto, vorrei solo scomparire; Ashton mi ricorda tremendamente Lui.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 1: a new life
 
La sveglia suona.
E’ una giornata cupa e nuvolosa, anche se è normale che il tempo sia così a Londra.
E’ una delle poche cose che mi piacciono veramente di questa città, assieme alla libreria e allo Starbucks.
Mi alzo e mi faccio una doccia; prevedo che la giornata sarà molto lunga, io e mia madre ci siamo trasferite da Sydney, la mia città natale, visto che lei ha trovato un lavoro migliore, ed io avevo bisogno di cambiare aria dopo ciò che era successo…ma per me è sempre la stessa merda.
Mi infilo un paio di jeans sulle gambe che odio, una canottiera bianca e un maglione blu.
Non mi piaccio, ma chissenefrega, nessuno è venuto al mondo per piacere alle persone, soprattutto io.
Mi specchio: sono una ragazza non molto alta, magra, i miei capelli sono mori e gli occhi sono verdi, anche se stamattina sono pallida, e ho due occhiaie enormi; le copro con del correttore, perché anche se odio i trucchi non mi va che la gente noti che anche stanotte non ho dormito un cazzo.                                         
Indosso le mie docs nere, un altro dei motivi per cui mi piace Londra, ne hanno un'infinità di modelli.
A Sydney si faceva fatica a trovarle, bisognava conoscere i negozi giusti.
Oh, Ma perché penso sempre a Sidney? Meglio andare a scuola, prima che i miei occhi si riempiano di lacrime, di nuovo.
Scendo le scale.
“Io vad-“ bene, anche stamattina non c’è nessuno.
Mamma ha sempre tantissimo lavoro da sbrigare, mentre Mikey sarà a dormire, meglio non svegliarlo.
Mikey (cioè Michael) è mio fratello, ha 18 anni ma mentalmente ne dimostra 5, abbiamo due anni di differenza , è un coglione, in vero senso letterario.
Mi incammino verso la scuola, l'aria è fredda e mi sferza sul viso.
Arrivata a scuola entro nella segreteria, per chiedere i miei orari.
"Ehm...salve, sono Amber Clifford, la nuova alunna, mi servirebbero gli ora-“ vengo interrotta da un ragazzo che mi passa davanti e si rivolge alla segretaria:
“Scusi, ho perso di nuovo il libro di biologia, ne ha un altro darmi per stamattina?” la segretaria sbuffa e si allontana per cercare nella mensola qualche volume usato, non sarà la prima volta che questo qui perde un libro, a quanto pare.
Lo guardo scettica e faccio finta di tossire.
“Guarda che ti ho vista, solo che sono di fretta” anche se è ancora girato si sta rivolgendo a me.
“Bastava che chiedessi e ti avrei lasciato passare” gli risposi a tono.
“Oh, beh, grazie comunque, sono Ashton, Ashton Irwin” si gira, e finalmente riesco a vederlo in faccia.
Capelli biondi e mossi, occhi verdi, e uno sguardo quasi cordiale.
“Amber Clifford, piacere tutto tuo, se mi lasci prendere i miei orari te ne sarei grata, non mi va di entrare in ritardo il primo giorno di scuola” mi faccio avanti e prendo il foglio degli orari, che la segretaria aveva appoggiato al bancone intuendo cosa stessi per chiedere, faccio per andarmene quando Ashton mi blocca la strada, e si rivolge a me con un sorriso strafottente: “ Ringraziami, ti ho fatto passare” ma guarda questo, si crede Dio sceso in terra e vuole pure i ringraziamenti.
Mi sposto e comincio a camminare, intanto alzo un braccio e faccio il dito medio ad Ashton, se l’è cercata.
Sento una risata, ma non ci bado e mi avvio verso la mia classe, controllando il foglio degli orari.
Alla prima ora ho Storia, una vera palla, ma cerco di sembrare attenta, in modo che i professori vedano una bella presentazione di me stessa.
Le ore passano velocemente, e scopro che Ashton è nel quarto anno, mentre io sto nel terzo.
Quando suona l’ultima campanella è un sollievo, così esco da scuola e vado a casa a piedi.
“Ciao Mikey!” entro in casa urlando.
Non c’è nessuno; non posso crederci, quel cretino sta ancora dormendo alle 2 di pomeriggio, penso fra me e me.
Corro su dalle scale, spalanco la porta della camera di Michael e mi butto sul suo letto.
“Ehi Mikey, svegliaa!” gli urlo nell’orecchio, lo so, sono proprio una buona sorellina.
“Cazzo, ciao Amber” sbuffa e mette la testa sotto il cuscino.
“Dai vieni giù, sono già le due di pomeriggio, così pranziamo insieme” cerco di convincerlo.
“Uhm….si…arrivo” mugugna.
Mi alzo e scendo le scale, e comincio a preparare qualcosa di commestibile.
Prendo dal freezer una pizza surgelata, e intanto sento Michael che scende le scale.
Appena mi vede scoppia a ridere rumorosamente.
“Ahahahaha, ma che fai con quella Amber?” domanda retoricamente “La cucino?” gli rispondo io.
“Lascia fare a me và!” mi prende la pizza dalle mani e comincia a prepararla.
Intanto io sto dietro di lui, e comincio a toccargli i capelli, biondi con la crescita nera.
“Se non la smetti di tingerti questi benedetti capelli rimarrai pelato Mikey” lo stuzzico, e intanto glieli tiro un po’, solo per dargli fastidio.
Lui si gira, mi coglie di sorpresa e comincia a farmi il solletico; io odio il solletico, e lui lo sa benissimo.
“M-Mikey sm-smettila ahahah”  lui allora inizia a farmi il solletico ancora più forte.
“Dì che i miei capelli sono bellissimi ed io sono perfetto e ti lascio andare” dice con un sorriso.
“M-Mio signore, i suoi capelli sono divini e lei è perfetto” lo prendo in giro ridacchiando, però lui mi lascia andare, e continua a cucinare la pizza.  Mangiamo in tranquillità, faccio qualche compito ed esco ad “esplorare” la nuova città.
Prendo la metropolitana e raggiungo Piccadilly Circus, praticamente il centro di Londra con tutti i suoi negozi.
Passo da Starbucks e mi compro un caffè, e mentre raggiungo La libreria lo bevo.                        
 La libreria è uno dei posti migliori della città a mio parere.
Io ho conosciuto molti dei libri che ho letto grazie a…No Amber, stai pensando di nuovo a Lui…insomma, mi piace molto leggere.
Penso che i libri mi sostengano dopo tutto ciò che ho passato, dopo essermene andata da Sindey, dopo aver cambiato vita.
Mentre guardo qualche libro vedo un beanie che spunta da una mensola, oh no, di nuovo quello strafottente di Ashton no, non lo sopporto proprio, penso, così decido che per oggi la mia visita alla libreria può finire qui, e decido di tornare a casa.
Durante il viaggio di ritorno penso, chissà che ci faceva Ashton nella libreria, chissà che libri legge, chissà che genere di libri gli piacciono, anche se dopo l’esperienza di questa mattina non mi è sembrato che andasse molto d’accordo con i libri in generale…
Scesa dalla metro vado a casa, saluto Mikey e vado subito in camera.
Mi spoglio per infilarmi il pigiama, e noto che sulle mie braccia ci sono ancora i residui di un combattimento con le mie emozioni, dei tagli, che ormai si stanno cicatrizzando.
Ho imparato a trattenermi, a non tagliarmi più, così sorrido allo specchio, perché sono felice di essere diventata più forte da quando ho lasciato Sydney, e mi preparo per una notte nella quale forse sarei riuscita a chiudere occhio, cosa che non riuscivo a fare da un po’ di tempo.





SPAZIO AUTRICE

Allora, ciao a tutte e grazie per aver letto fino a qui, spero che questa storia vi ispiri, e continuiate a leggerla, e spero di riuscire a fare capitoli sempre così lunghi e di postarli abitualmente.
Non metto foto di Amber ora, magari la posterò se necessario più avanti, mentre per i ragazzi sapete già come sono, magari le loro foto le posto, ma preferisco che Amber ve la immaginiate voi.
Con questo ho finito, grazie a tutte (:    
                                                                         
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            
                                                                             
  
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