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Autore: Heart    12/03/2014    2 recensioni
Anteprima:
Chiudo un attimo gli occhi mentre tutto scorre, velocemente, lentamente. Va via.
Non capisco perché tutte queste sensazioni m’invadono il cuore.
Rabbia. Tristezza. Amore. Passione.
Si confondono e mi travolgono come un uragano impazzito.
Ho paura.
Una paura mai provata, io non voglio rimanere sola. Cosa significa sola?
Sola … quando non sei in compagnia, quando ti senti inutile, quando percepisci il vuoto intorno a te.
Apro di scatto gli occhi, chi era? Ho gli occhi sgranati che cosa sono? Perché sento questa voce? Ci sono lo io con la mia solitudine.
Sto diventando pazza. Yuuki Cross una pazza, mi dispiace vocina interiore, ma lo sono già sei arrivata troppo tardi!
Rido.
Un riso falso, unitile.
Guardo per l’ultima volta il panorama e ritorno indietro, ormai fa freddo, il tempo è diventato grigio credo proprio che si metterà a piovere.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kaname Kuran, Yuki Cross
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sakura



 
Di solito non mi faccio tutte questi problemi su come vestirmi, ma oggi ho una strana sensazione allo stomaco.
Oggi è sabato e le lezioni non ci sono.
Mi guardo in giro e fisso il letto di Yori, la mia migliore amica.
Oggi non c’è, come per gli altri giorni passati. Nella sua famiglia si stanno preparando per un matrimonio, non è il suo, ma di un suo cugino.
Mi manca tanto, di sicuro se lei fosse qui, mi darebbe qualche consiglio, ma non c’è.
Alla fine mi decido di uscire dalla stanza con la solita uniforme scolastica, ho un pessimo gusto di abbinamento meglio non fare pasticci.
Il sole è coperto dalle nuvole e un poco mi sento sola.
Mi dirigo verso la casa del direttore e apro la porta, come al solito lo trovo indaffarato a preparare la colazione, mi siedo e aspetto con lo sguardo fisso sulla finestra, quella strana sensazione mi lascia nemmeno per un momento.
Sento la sua voce che mi chiama, e solo dopo ripetute volte, lo guardo.
Ecco mio padre adottivo, nonché direttore della prestigiosa accademia Cross.
Mio padre è un uomo molto dolce e comico, di solito si veste in modi così carnevaleschi che mi chiedo se ha qualche rotella fuori posto.
Ma nello stesso tempo è un uomo leale. Non c’è persona che parla male di lui, si sa rispettare. Solo poche volte l’ho trovato serio e mi ha fatto paura.
Mi versa le frittelle nel piatto e continua a parlare, ma di tutto ciò che capisco è solo “stai bene?” dico di si con la testa e se ne va, scusa papà, ma non so nemmeno io che ho sta mattina, mi sento così agitata.
So che succederà qualcosa oggi, lo sento qui, in questa piccola gabbia, dove risiede il mio cuore.
 
 
***************


 
Il vento ulula.
Come pensavo oggi pioverà, non e che il mio sesto senso si sbaglia mai, lui è meglio del meteo che alla fine dice un mare di cazzate.
Mi dirigo verso la torre: apro la porta e salgo fino a sopra, da lì si vede un panorama immenso, oltre le pianure, oltre le montagne, oltre l’orizzonte.
E’ il mio posto preferito, qui riesco a pensare o semplicemente a rimanere sola.
Metto play e la musica inizia a rimbombarmi nelle orecchie.
Stringermi e la paura passerà
Guardiamo le stelle amiche che ci sorridono la giù
Chiudo un attimo gli occhi mentre tutto scorre, velocemente, lentamente. Va via.
Non capisco perché tutte queste sensazioni m’invadono il cuore.
Rabbia. Tristezza. Amore. Passione.
Si confondono e mi travolgono come un uragano impazzito.
Ho paura.
Una paura mai provata, io non voglio rimanere sola. Cosa significa sola?
Sola … quando non sei in compagnia, quando ti senti inutile, quando percepisci il vuoto intorno a te.
Apro di scatto gli occhi, chi era? Ho gli occhi sgranati che cosa sono? Perché sento questa voce? Ci sono lo io con la mia solitudine.
Sto diventando pazza. Yuuki Cross una pazza, mi dispiace vocina interiore, ma lo sono già sei arrivata troppo tardi!
Rido.                                     
Un riso falso, unitile.
Guardo per l’ultima volta il panorama e ritorno indietro, ormai fa freddo, il tempo è diventato grigio credo proprio che si metterà a piovere.
Una goccia cade sul naso, ecco, cosa dicevo?
Nemmeno il tempo che il temporale inizia.
Mi fermo e mi guardo in giro. Tutto buio. Sola.
Che stupida che cosa mi aspettavo?
Qualcuno che ti aspettava.
E chi? A me non ci tiene nessuno. Sola.
Non demordere. Se saprai aspettare.
Aspettare quanto una vita intera, se non ti sei accorta sono una comune immortale, il mio tempo è limitato.
Puoi sempre andarlo a cercarlo tu …
Stai scherzando vero? Preferisco rimanere qui, fare la muffa. Non ho tutto questo coraggio per mostrami e poi a lui non ci piaccio.
E chi te l’ha detto? Sei una veggente? Se non fai tu il primo passo non saprai mai.
Lo sai cara vocina ti lascio parlare perché sono una pazza, che razza di ragazza si mette a discutere con la sua coscienza? Io lo amerò da lontano, come sempre ho fatto. Lo sai che ti dico che da oggi in poi smetterò di guardarlo e di ammirarlo, infine lui è troppo per me, io sono solo una semplice ragazzina con troppi desideri.
Cara Yuuki ti arrendi troppo facilmente, dove è andata finire la tua determinazione? Tu lo amerai per sempre, e anche sé adesso dici questo non lo lascerai andare. Non sei tu che lo hai sognato nel tuo letto e per giunta nudo? I sogni si possono esaudire, basta crederci.
Smettila di illudermi, sto già male tu peggiori la situazione. Tu la fai semplice. Non vedi come lo guardano le altre e poi lui è un vampiro, il principe.
Io non sarò mai alla sua altezza. Io sono solo Yuuki.
Il ragazzo in cui i salvò la vita, perché ci facevo pena,
Ti rendi conto di cosa stai dicendo?
Se mi dichiarassi lui mi rifiuterebbe e i suoi compagni riderebbero di me fino all’eternità.
Loro si prendono gioco di me, io sono debole, io non merito nulla, forse solo la morte.
Smettila di dire cose stupide. Tu hai tutti i diritti di vivere e anche di dichiaranti, se lui rifiuta almeno hai fatto il grande passo. Non hai nemmeno  fiducia in te, sei una bambina!
Si. Io sono una bambina capricciosa. Ma non ci posso far nulla, io mi sento sola.
Perché adesso piangi? E’ colpa tua, tu t’isoli, gli altri ti cercano, ma tu li lasci sbattere.
Io. Io. Non lo so. Non mi capisco.
 
 
Chiudo la porta e mi dirigo verso la mia stanza, sono fradicia, ma non m’importa sono stanca.
  • Yuuki. Dove eri finita? E’ tardi e poi mi dici perché sei tutta bagnata?- mi sgrida il direttore.
  • Scusa- balbetto con la testa china.
  • Comunque vatti a cambiare se no ti prendi un malanno e poi scendi, abbiamo un ospite. – dice e salgo su.
Mi spoglio ed entro dentro la doccia, ho la testa vuota.
Io non riesco più a capire che cosa mi sta succedendo.
Crisi esistenziale si chiama mia cara.
Ci voleva proprio!
E che cosa ci puoi fare? Se non ti svegli nessuno lo farà al posto tuo. E’ poi è una fase importante tra poco entrerai a far parte del mondo degli adulti. Non ti preoccupare andrà tutto bene.
Potrei fare tanto, ma rimango sempre qua. Non sono in grado di scegliere una via, tutti i miei compagni sanno cosa vogliono dal loro futuro, io non so nemmeno cosa significhi avere un futuro. Non riesco a riconoscere le mie doti sempre se ne ho.
Certo che li hai, si dimostreranno nel momento giusto.
Cara vocina tu mi reputi pazza?
No.
Allora mi dici come mai sto parlando con te?
Semplice, ti stai confidando. Ricordati che io so come ti senti realmente, non mi puoi nascondere nulla.
Hai ragione. Dimmi un'altra cosa, se mi faccio del male tu mi sgridi? Perché in questo momento l’acqua che sta scendendo è gelata la senti?.
 
Silenzio. Lo sapevo.
Esco dalla doccia e mi guardo allo specchio, chi sono diventata? Io non vedo più il mio viso nello specchio io non sono più nulla.
Mi vesto con una calma strana, sorriso e scendo.
  • Finalmente. Vieni su, a tavola. – mi porge una scodella fumante di zuppa e lentamente prendo il cucchiaio e me lo infilo in bocca.
  • Yuuki! Ti brucerai!- grida.
  • No – la mia voce esce piano, sottile.
  • Piccola stai bene? – qualcuno mi tocca la fronte e a quel contatto rabbrividisco e scatto in piedi.
  • Non mi toccare!- balbetto. No. Perché lui. Lui è Kaname.
I suoi occhi si spalancano e poi mi guardano con quello sguardo profondo che ti apre e ti legge fin dentro l’anima.
Ho paura del suo sguardo.
Perché non ti confidi con lui?
Non dire assurdità, lui non capirebbe.
Lui sarà felice di aiutarti, lo stanno dicendo i suoi occhi. Il suo animo, ma non vedi Yuuki quanto quest’uomo farebbe per te? Sei tu che sei cieca.
Non ti credo. Lui non potrebbe mai volermi del bene io sono solo una preda.
Non dire cazzate Yuuki, lo desideri da troppo tempo quest’unione. Basta allungare la mano per essere salvi.
No! Io non ho bisogno di lui né del suo aiuto. Riuscirò a vincere da sola. Gli farò vedere che anch’io sono tenace, non mi lamenterò.
Lo stai già facendo. Loro ti amano. Non vedi che sono preoccupati per te? Non li vedi dai loro sguardi?
Non è vero! Basta stai zitta! Io … io cosa voglio.
Vuoi tanto amore.
Si. Io voglio solo questo.
 
E scoppio a piangere. La mia bolla scoppia è tutti i miei sentimenti escono fuori.
Sento le mie lacrime scendere giù dal collo, mentre il corpo trema per troppe emozioni.
L’esplosione mi ha stremata, gli occhi sono appannati per troppe lacrime.
Sento freddo gelarmi il cuore.
Solo un momento che rabbrividisco per un calore inaspettato, Kaname mi sta abbracciando, le sue braccia mi stringono forte e sento il suo profumo che mi avvolge.
  • Tu non sei sola Yuuki, io sono con te.
Che stupida che sono stata.
Finalmente l’hai capito? Nessuno è solo in questo mondo e tu non lo sei mai stata, ma eri cieca.
Oh coscienza io sono stata così meschina con te, ho detto tante cose come mai sei ancora qui?
Il mio compito è fatti riflettere e di aprirti le strade. Adesso hai più paura? Non ti senti riscaldata da questo corpo Yuuki? Lui non ti ha abbandonato mai e lo sai bene.
Hai ragione io ho inventato mille scuse solo per sprofondare nell’oblio.
Ora riposa piccola, e non avere paura di essere sola.
 
 
Mi aggrappo alla giacca di Kaname e piango senza sentirmi orrenda, disprezzata e lui mi stringe ancor di più.
Mi sento al sicuro con lui, anche in questo momento.
La mia anima urla, ma lui lo allevia.

 
  • Piccola Yuuki cosa ti affligge? – chiede lui. Il mio principe.
  • Mi sentivo sola- lo dico con il volto basso.
  • Ma tu non lo sei. Hai il direttore, Zero i tuoi amici e poi hai me. Io non ti lascerò mai- , me lo dice con i suoi occhi che mi fondono in quelli miei.
Lo sento così vicino a me, più delle altre volte.
  • Grazie Kaname- sempai – arrossendo.
Lui posa la testa su quella mia.
  • Per te solo Kaname, Yuuki. – sussurra, facendo battere più forte il mio cuore.
  • Va bene Kaname. – lo dico felice, con il cuore più leggero.
  • Grazie di esserci e di non avermi abbandonato mai – alzo la testa è appoggio le mie labbra sulla sua guancia fredda ma stranamente morbida. Lo scrocchio un bacio e la sua espressione cambia, da prima sorpreso da poi sereno o meglio ancora realizzato.
Lui è fatto così, anche sé non gli ho rivelato i miei sentimenti mi basta questo per ora.
So che un giorno ci riuscirò e quando arriverà quel momento vedrò i suoi occhi colmi di felicità e quell’alone di tristezza scomparirà.
E’ una promessa.
 
 
 
 
 
********


 
 
Buongiorno.
E’ lo so. Non dovrei essere qui a postare questa piccola storia, ma non ho potuto resistere era più forte di me. Mi sono immedesimata troppo bene è così ho colto l’occasione.
Non so come spiegare queste sensazioni, ma mi hanno avvolto.
Diciamo che adesso mi sento meglio, anche se nessuno mi sta vicino come è stato Kaname con Yuuki.
Il titolo non centra proprio a nulla, ma l’ho scritto di getto.
Non so cosa sia successo, ma sta mattina ho letto una storia di Karmilla un’autrice che io stimo molto ed eccomi qua. La dedico a lei che mi fa piangere ogni volta e mi trasmette tante emozioni che io non riesco a scrivere.
Grazie per chi leggere e commenta.
Alla prossima :D
Heart
 
 

 
  
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