ATTENZIONE! Spoiler per chi non seguisse la messa in onda americana! 

He smells like forest

"Gli amori migliori sono nati con:
Io con quello? Mai."

Robin Hood. Robin di Locksley.
Che nome pretenzioso per un semplice ladro.
Regina però, non riusciva a smettere di fissarlo. Lo guardava e riguardava, come se qualcosa le impedisse di staccargli gli occhi di dosso.
Era carino, certo. Persino quella frigida di Snow aveva apprezzato le doti del loro nuovo "amico".
E che doti...Pensò la donna, mentre abbassava il suo sguardo, al di sotto della cintura dell'uomo.
Si morse le labbra quasi inconsciamente.
- Cosa guardi? - udì all'improvviso.
Regina scosse la testa frustrata, ridestandosi come da un sogno.
Ma che diavolo le stava succedendo? Da quando in qua, si metteva a sbavare per un uomo come la più immatura delle ragazzine?
Diamine, lei era pur sempre la Regina Cattiva. La persona più temuta della Foresta Incantata.
La seconda a quanto pareva...
La donna si voltò appena, incrociando i grandi occhi nocciola di un ragazzino di circa otto anni.
- Henry...- mormorò subito Regina con un velo di tristezza. Si asciugò una lacrima che minacciava di caderle dall'occhio destro e sorrise.
- Io mi chiamo Roland...- fece il piccolo, ricambiandola. 
Era davvero uno splendido bambino. Pensò la donna mentre osservava quel visino tondo e paffutello, incorniciato da una matassa di capelli castani ondulati e ribelli.
Chissà di chi poteva essere.
- Piacere di conoscerti Roland...- iniziò Regina allungandogli una mano, il bambino l'afferrò e la strinse delicatamente
- Io sono Regina - si presentò. Uno strano calore la invase all'improvviso, a partire dal centro del suo petto.
A partire dal cuore.
Cuore che non aveva esistato a sotterrare, pur di smettere di soffrire.
Roland lasciò andare la sua mano e guardò al di là della sua testa.
- Papà! - urlò tutto contento.
Regina aggrottò le sopracciglia incuriosita e si voltò.
Il bambino la superò e corse verso la figura che avanzava lenta nella loro direzione.
No. Non è possibile.
La donna rimase letteralmente a bocca aperta.
Il ladro...Il ladro era il padre di Roland.
Robin Hood.
- Ciao campione! - fece Robin mentre abbracciava suo figlio. Il bambino gli circondò il collo con le braccine e pigolò
un  - Mi sei mancato! -
Regina trovò la scena molto tenera e dolce. Doveva ammetterlo.
- Anche tu piccolo mio...- rispose Robin mentre si separavano. L'uomo allungò una mano sul capo di Roland e con un gesto premuroso gli arruffò tutti i capelli.
- Mi hai portato un regalo? - chiese il piccolo improvvisamente. Regina notò che Robin assunse una strana espressione.
Sembrava piuttosto angosciato. Turbato, forse. Il che lo rendeva alquanto vulnerabile ai suoi occhi.
L'uomo infatti, scosse la testa e si inginocchiò, in modo da raggiungere l'altezza del figlio.
- Mi dispiace Roland, ma questi signori hanno avuto bisogno del nostro aiuto...- iniziò Robin, alludendo a lei e agli altri superstiti della maledizione.
- Perciò, non ho avuto proprio il tempo di comprare un regalo per il tuo compleanno...-
- Vorrai dire "rubare"...- sussurrò Regina stizzita, mentre si sistemava il mantello nero sulle spalle.
Roland però, sembrava non essersela presa. Annuì solenne e lasciò che Robin andasse incontro ai suoi compagni di avventure. 
Regina lo guardò allontanarsi sinceramente dispiaciuta. Quell'uomo si era sentito davvero un verme per non essere riuscito a rendere felice il suo bambino in un giorno tanto speciale.
La donna ebbe un attimo di smarrimento, quando quest'ultimo si voltò di nuovo verso Roland.
Aveva gli occhi lucidi.
La donna deglutì, mentre un brivido le percorse la spina dorsale. Non sapeva bene il perché, ma il suo istinto le diceva di agire.
Regina schioccò le dita e fece comparire tra le mani di Roland un pelouche.
Un piccolo e morbido orango grigio tutto da coccolare.
Lo stupore sul viso del bambino era impareggiabile. Per non parlare di quello del padre.
- Buon compleanno, Roland - esordì la donna, guardandolo con apprensione.
Il piccolo, ancora sconvolto, alzò la testa verso di lei e proferì un timido
- Grazie...-
Regina non rispose, si limitò a sorridere. Era certa di aver fatto una buona azione, e questo le bastava. Senza volerlo, la donna incrociò lo sguardo di Robin, intento ad osservarla incuriosito.
Regina gli lanciò un'occhiata soddisfatta.
Non te l'aspettavi, eh? Robin di Locksley... 



LadyViolet91  scrive: Salve a tutti/e! Anche se ho già una raccolta in corso che mi sta molto a cuore ( Lo giuro!) ho voluto dare il bentornato ad OUAT a modo mio, ossia con questa one-shot di 696 parole! Che dire...La puntata è stata esattamente come me l'aspettavo. Ricca di colpi di scena e di battute esilaranti. Ma ora, passiamo alle cose più importanti (coff...coff)  ladies and gentlemen...Regina e Robin! Ma quanto mi sono piaciuti quei due?! Ce li vedo proprio bene insieme. Li sto shippando da mesi, ma mai come ora. "He smells like forest" stavo morendo quando l'ha detto!
Spero che la loro sia una storia degna di nota, altrimenti mi arrabbio! XD
Detto questo, al prossimo delirio! Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate! Si accettano critiche, pomodori, uova, sassi, oggetti contundenti e chi ne ha più ne metta! 
Bye bye  :-*