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Autore: DJ_AmuStar    12/03/2014    3 recensioni
*SPOILER*
Alla fine dell'ultima puntata della quinta stagione, i concorrenti rimasti in quei palloncini fluttuanti sono volati via verso l'ignoto. E fra loro c'erano anche Scott e Courtney. E se durante quel volo fossero scoppiate proprio le loro bolle, facendoli ritrovare completamente soli? Cosa sarebbe successo a quel punto fra i due? Ecco, in questa One-shot racconterò quello che secondo me e il mio punto di vista, potrebbe essere accaduto a Scott e Courtney, in seguito a tutti gli eventi avvenuti nell'ultimo episodio.
Ed anche se il loro rapporto tornerà com'era o rimarrà in stallo...
Bhè se siete anche voi Fan di questa coppia e la trama vi interessa...commentate e ditemi cosa ne pensate ^^.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Scott
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale
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I’m sorry…I like you

 
 I ragazzi di A tutto Reality rimasti nei palloncini continuavano a fluttuare verso l’ignoto da diversi minuti ormai. Ognuno cercava a suo modo di uscire da quella trappola fluttuante. Fra questi vi erano Scott, il quale cercava di far abbassare di quota il pallone spingendolo a forza di spintoni verso il basso, e Courtney, la quale cercava di ragionare e di vedere come far scoppiare quell’affare.
 
 “Eppure ci dev’essere un modo! Pensa Courtney pensa!”
 
All’ improvviso notò che avevano iniziato a sorvolare un bosco con alcuni alberi aventi dei rami secchi e molto appuntiti. Scott ormai era giunto ad una quota abbastanza bassa da riuscire a sfiorare le punte di quegli alberi. Dette un altro spintone e la superficie della “bolla” toccò la punta di uno di quei rami, che la fece scoppiare.
 
- Finalmente liber-Oh No! AAAAAAAHHHHHH!!! –
 
Il rosso iniziò a precipitare fra gli alberi scomparendo fra le fronde più basse ancora cariche di foglie.
 
- Scott! Aspetta…ci sono! -
 
La ragazza iniziò a spingere verso il basso il palloncino in cui si trovava, prendendo esempio dal ragazzo. Finalmente anche lei raggiunse la punta di uno degli alberi che fece scoppiare la sua “prigione”.
 
- Sì! UAAAAHHH! -
 
L’ispanica cominciò a cadere fino ad arrivare alle fronde degli alberi, le quali le attutirono la caduta. Quando finalmente atterrò sul terreno umido e muschioso del sottobosco, la ragazza cominciò a guardarsi intorno.
 
- Bene…sono riuscita a scendere, e nonostante la botta sto bene. Ma adesso la domanda che mi pongo è… dove sono?! -
- Sicuramente non siamo sull’isola di Wawanakwa piccola.-
 
La ragazza sobbalzò nel sentire quella voce. Si voltò di scatto trovandosi di fronte Scott, che un po’ malconcio e con qualche foglia ancora fra i capelli, cercava di scavalcare un grosso masso coperto di muschio poco distante da Courtney.
 
- E come fai ad esserne così certo sentiamo? – disse l’ispanica cercando di avere un atteggiamento distaccato nei confronti del rosso.
 
Non voleva che Scott percepisse il sollievo che provava nel vedere che il ragazzo stava bene, nonostante il volo di qualche metro da terra. Soprattutto dopo la brutta rottura che avevano avuto, a causa del comportamento di Courtney durante la gara del gelato. Anche se non voleva farlo notare, le dispiaceva che adesso lui pensasse, che per lei non fosse significato niente di importante ciò che c’era stato fra loro.
 
- Bhè qui in questa boscaglia ci sono piante che non ho mai visto sull’isola ed inoltre abbiamo svolazzato lassù per un bel po’ se non l’avessi notato, “Tradisci fidanzati”. – disse sottolineando il suo sdegno sull’ultima parola.
- Senti come te lo devo dire? Non ho baciato  Cameron di mia spontanea volontà, è stato un incidente! È stato lui che ha baciato me! Credevo di avertelo già spiegato e che tu avessi capito! E inoltre mi dispiace per quella lista che avevo fatto ok?-
 
Il rosso lo sapeva bene che aveva ragione. Quando era accaduto si era fatto prendere dalla rabbia e dallo sdegno sul momento e solo dopo ha capito che probabilmente Courtney aveva detto la verità. Inoltre non poteva negare che le era mancata. Gli mancava il suo comandare a bacchetta, il suo essere così tremendamente perfetta e organizzata in tutto e in generale tutto di lei. Ma in quel momento voleva farla sentire in colpa per quanto lo aveva fatto soffrire come una cane in quei momenti, in cui lui si fidava di lei e puntualmente la ragazza tradiva la sua fiducia.
 
- E anche se fosse? Mi avevi disegnato con la coda da topo! Ti sembro anche lontanamente rassomigliante a un topo per caso?!-
- Sei irrimediabilmente *grrrr* non riesco neanche a trovare un termine per definirti! –
 
Scott non riuscì a fare a meno di sorridere. Quando Courtney era arrabbiata a quella maniera la trovava troppo carina. Sospirò e le si avvicinò.
 
- Comunque a questo punto non ci rimane che trovare la via d’uscita da questo bosco, non trovi? Dato che siamo qui possiamo almeno aiutarci a vicenda fino a che non usciamo da questo labirinto d’alberi no?-
- *sospiro* Va bene, non vedo altra soluzione...ma sappi che faccio io da guida. Devi sapere che sono stata capo gruppo nei Boy Scout e so abbastanza bene some ci si muove nei boschi, quindi stammi dietro intesi?- disse con tono perentorio.
- Signorsì signora! – disse sorridendo.
 
Era più forte di lui. Non riusciva a non dirle di no quando dava ordini a quel modo. Non riusciva neanche a fare l’offeso con lei troppo a lungo o a non perdonarla. Non poteva negare che ciò che provava per lei non era mutato per niente, neanche quando si era sentito ferito da lei. Probabilmente era proprio per quello che si era sentito così da schifo in quei momenti.
Camminarono per diverse ore a vuoto capitando quasi sempre nello stesso punto. Infatti dopo l’ennesimo giro in cui si ritrovavano al punto di partenza, Scott non ce la fece più e gli disse quello che ormai pensava da molti minuti.
 
- Ammettilo Courtney. Ti sei persa.-
- Non mi sono persa! È solo che in questo bosco gli alberi sono tutti stramaledettamente uguali!-
- Bhè sai com’è, di solito in un bosco gli alberi sono quasi sempre tutti uguali.- disse sogghignando.
- Aaah stà zitto! –
- Come vuoi tu, tanto peggio di così non potrebbe andare…-
 
Il rosso non fece in tempo a terminare la frase che si sentì un tuono riecheggiare per la vallata seguito da una pioggia scrosciante.
L’ispanica non potè fare a meno di non scoccare un’occhiataccia verso il ragazzo alle sue spalle.
 
- Cosa stavi dicendo Scott?-
- Ehm…niente.- rispose sorridendo innocentemente.-Guarda, laggiù c’è una grotta, ripariamoci là! –
 
 
I due corsero verso una piccola grotta poco distante da dove si trovavano in quel momento. Era semibuia, umida e piuttosto fresca. I due ormai erano fradici. Il ragazzo si appoggiò alla parete con la schiena per riprendere fiato, mentre la ragazza si appoggiò alle proprie ginocchia, anche lei ansimante.
 
- Mamma che corsa! *anf anf* Non correvo così da un pezzo ahah!-
- Che intendi dire? Durante alcune delle gare che abbiamo fatto quest’anno abbiamo corso no?- disse con fare ovvio la ragazza.
- No sciocca. Intendevo dire che era da un pezzo che non correvo così, senza un fine ultimo che non fosse un premio, l’immunità o un milione di dollari. Quando eravamo alla fattoria da piccoli, a me e ai miei cugini capitava spesso di giocare fuori fino a che non scoppiava a piovere per poi correre e fare a gara a chi si riparava per primo sotto un rifugio. Quelli sì che erano bei tempi…-
 
Courtney non potè fare a meno di rimanere incantata nell’ascoltare il ragazzo raccontare di ciò che provava e di alcuni frammenti del suo passato. Non si era mai affascinata più di tanto ad aneddoti nostalgici, o cose di questo genere.
Lei non si è mai lasciata andare ai ricordi di questo tipo.
Lei era una ragazza razionale che puntava sempre al meglio e alla quale certe cose così futili o infantili non erano mai interessate. Eppure il modo così sereno e in un certo senso felice con cui il rosso ne stava parlando l’avevano ipnotizzata.
 
- Bhè…probabilmente questi discorsi ti avranno annoiata vero? O comunque adesso penserai che sono uno sciocco sentimentale sicuramente…-
- Solitamente mi avrebbero nauseata però…se sei tu a raccontarli non mi dispiacciono poi più di tanto…- disse arrossendo ma cercando di rimanere seria e altera il più possibile. – E poi non penso che tu sia uno sciocco sentimentale. Ti piace solo ricordare i bei momenti passati, come a tutti…tranne me ovviamente. -
- Perché? Non hai dei momenti passati che ti piace ricordare ogni tanto?-
- Io non ho il tempo per queste cose! E tornando a noi adesso che si fa?-
- Bhè non ci resta che aspettare la fine di questo diluvio e restare qui per stanotte…- disse sedendosi e appoggiandosi alla parete della grotta con le mani dietro la nuca.
- Stai scherzando spero?! Era già tanto dormire in quelle baracche al Campeggio dell’isola! Figurati se mi metto a dormire in una grotta sgocciolante, fredda e buia, per di più sperduta in un bosco chissà dove! Forse voi gente di campagna ci siete abituati ma io no! –
- Bhè se volevi un Hotel a cinque stelle, mi sa che hai sbagliato posto! Quindi o la finisci di lagnarti o te ne puoi anche andare via se vuoi passare la notte in mezzo agli animali feroci, sotto la pioggia! – disse Scott leggermente irritato.
- E chi ti dice che gli animali feroci non ci siano anche qui eh?! Chi ti dice che questa non sia la tana di un orso o chissà di quale altro animale, sentiamo?! Anche se probabilmente andreste di comune accordo visto i tuoi modi di fare rozzi e quasi animaleschi! – disse dandogli le spalle con le braccia incrociate con fare superiore.
- Ehi, senti Principessa! Non ti permetto di offendermi così dopo tutto quello che mi hai fatto passare va bene?! – disse alzandosi di scatto, ormai al limite della sopportazione.
 
La ragazza si irrigidì. Gli si avvicinò, girandosi di scatto, prendendolo per la canottiera e guardandolo dritto negli occhi, in quel momento pieni di risentimento e rabbia.
 
- Come mi hai chiamata?! Ripetilo!-
- P-principessa…?- disse titubante, ancora scosso per la strana reazione così violenta della ragazza.
- Non osare, e ti ripeto non osare mai più chiamarmi a quella maniera chiaro?! Se ti riprovi giuro che ti farò pentire di essere partecipato a questa stagione! – disse con ancora più rabbia di prima.
- D-d’accordo adesso calmati però…- disse leggermente spaventato.
 
La ragazza lasciò andare la presa per poi accasciarsi poco distante dal rosso,  accanto ad un grosso masso. Quell’attacco di rabbia improvvisa che aveva avuto fu subito sostituito da un attacco di tristezza, stanchezza e amarezza. Quell’unica parola riusciva a farla diventare pazza di rabbia e triste allo stesso tempo. Quello era il modo in cui la chiamava LUI quando ancora si amavano, quando a lui importava ancora qualcosa di lei…quando erano ancora uniti nonostante fossero l’uno l’opposto dell’altra. L’ispanica si raggomitolò su sé stessa abbracciandosi le ginocchia e nascondendo il volto fra di esse. Scott si sentiva in qualche modo…colpevole della strana reazione di Courtney, anche se non ne capiva bene il motivo. Le si avvicinò cautamente accovacciandosi di fronte a lei.
 
- Courtney…va tutto bene…?- disse titubante.
- Lasciami sola! Non va per niente bene ok?!- disse quasi urlandogli contro con voce spezzata.
- No che non ti lascio sola! Soprattutto non in questo stato! Inoltre posso capire che ci siamo persi e che piove come Dio la comanda ma…non mi pare che sia così disperata la situazione no?-
- Non è per quello! Sono affari miei va bene! – disse cercando di non iniziare a singhiozzare fra una parola e l’altra, senza però riuscire nell’intento.
- Ma…tu stai piangendo…- disse quasi sconvolto il rosso.
 
Per tutto quel tempo che la conosceva non l’aveva mai vista piangere, neanche una volta. Le prese il viso fra le mani sollevandoglielo, nonostante lei cercasse in ogni modo di non farsi vedere in quello stato. Aveva gli occhi colmi di lacrime e un’espressione distrutta in volto. A Scott gli si strinse il cuore nel vederla in quelle condizioni.
 
- Perché stai piangendo allora? -
 
Courtney non avrebbe voluto dirglielo. Non voleva farlo stare male un’altra volta a causa sua. Se gliel’avesse detto avrebbe potuto fraintendere. Avrebbe potuto pensare che lei pensasse ancora a Duncan, quando non era così. Ma vedendo lo sguardo così preoccupato e dispiaciuto del ragazzo non riuscì a rimanere in silenzio a lungo.
 
- *sniff* Il fatto è che…quando mi hai chiamata con l’appellativo di “Principessa” mi sono tornati tanti ricordi che avrei voluto dimenticare per sempre. *sniff* Vedi, Duncan quando ci siamo conosciuti e stavamo insieme mi chiamava sempre “Principessa”, di conseguenza ogni volta che qualcuno mi chiama a quel modo perdo le staffe ricordandomi di quanto mi ha fatto soffrire, per poi farmi prendere dalla tristezza ricordandomi, di conseguenza, il modo in cui mi ha lasciata e tutti quei bei momenti passati buttati al vento. Sapevo che non sarebbe durata a lungo la nostra storia…*sniff* ma ecco…se doveva finire speravo finisse in maniera migliore…- concluse per poi lasciarsi andare ad un pianto liberatorio, nascondendo di nuovo il viso sulle ginocchia.
 
Scott rimase ad osservarla in silenzio. Dentro di sé sentiva il suo cuore come appesantirsi ancora di più di quanto non lo fosse già stato. Quella ragazza era riuscito a farlo soffrire più di quanto non avesse mai sofferto in tutta la sua vita. Sapeva che a lei non importava più di Duncan. Lo aveva anche detto durante la gara in cui ha fatto pace con Gwen.
Ma in un certo senso provava gelosia nei confronti del punk, poiché nonostante tutto, lei pensava ancora a lui in un certo qual modo.
 Non cambiava però il fatto che l’unica ragazza che fosse mai riuscita a fargli battere il cuore era lì, di fronte a lui, in preda alle lacrime e alla tristezza e lui non sapeva cosa fare. L’unica cosa che gli venne in mente fu di abbracciarla più forte che poteva. Lo fece d’istinto, non ci rifletté molto, anche perché non era bravo in quelle cose.
Courtney rimase immobile all’inizio, stupita per ciò che il ragazzo aveva fatto. Ma si riprese quasi subito cercando di staccarselo di dosso.
 
- Ma…ma che stai facendo?! Lasciami!-
- No. Non ti lascio.-
 
La ragazza smise di divincolarsi da quella forte e al tempo stesso dolce stretta di Scott. L’aveva stupita la serietà e la fermezza con cui aveva detto quelle parole.
 
- Se quando stavamo insieme ti è importato anche un minimo di me…lascia che ti abbracci e che ti consoli…non sono mai stato bravo con le parole, lo sai bene. Questo è l’unica cosa che riesco a fare per consolarti e per dirti di non piangere più. Mi fa star male vederti così…-
- Scott…-
- So che non sono il più raffinato fra i raffinati e che non sono un granchè come fidanzato. Ma io ci tengo a te…tu mi piaci tantissimo e non hai mai smesso di piacermi. Per quanto mi sforzassi ad essere arrabbiato con te, non riuscivo a non perdonarti. E in questo momento non riesco a stare qui a guardarti piangere senza poter far niente. –
 
Courtney rimase colpita da quelle parole. Neanche Duncan le aveva mai detto delle cose così belle, per quanto semplici potessero essere. Le sue guance si imporporarono e il suo cuore iniziò a battere forte come non mai.
Quel ragazzo lentigginoso e dai capelli rossi era riuscito a farle battere il cuore come neanche Duncan era mai riuscito a fare. È vero che era rozzo e a volte un po’ sciocco, ma sapeva anche che sotto sotto era un ragazzo dolce, timido e impacciato.
Da lui si sentiva capita, si sentiva…accettata, a nonostante tutti i difetti che lei potesse avere. Quelle braccia la facevano sentire protetta e al sicuro da qualunque cosa.
Lei voleva che lui sapesse.
Anzi lui doveva sapere, che ciò che c’era stato fra loro sull’isola a lei era importato e le importava ancora.
La ragazza ricambiò l’ abbraccio di Scott, stringendolo forte a sé e lasciandolo leggermente sorpreso.
 
- Sei uno sciocco! Cosa ti fa pensare che di te non mi sia importato niente!? Certo che eri importante per me, e lo sei anche adesso! – sbraitò diventando paonazza in viso.
 
Scott arrossì e il suo cuore perse un battito, per poi cominciare ad accelerare e a battergli come un tamburo nel petto. Fino a quel momento Courtney non aveva mai detto apertamente quello che provava per lui. E in quel momento si sentiva imbarazzato e al tempo stesso felice come non mai.
 
- D-davvero…? Davvero sono importante per te…?- chiese balbettando dall’emozione, scostandosi giusto quel poco che serviva per poterla guardare negli occhi.
- Certo che sì stupido! Tu mi hai accettata per quella che sono, pregi e difetti. E nonostante tutto quello che ti ho fatto, volontario o involontario che fosse, tu hai continuato a perdonarmi. Tu sei così dolce e apprensivo nei miei confronti…ed inoltre sei così carino quando diventi goffo e impacciato.- disse sorridendogli dolcemente, facendolo diventare ancor più rosso di quanto già non fosse.- Io non ti merito affatto…eppure tu sei qui che cerchi a tuo modo di farmi stare meglio, nonostante ti abbia fatto arrabbiare e abbia respinto questo tuo gesto gentile fino ad adesso….- rimase per qualche istante in silenzio per poi continuare.- Quello che sto cercando di dirti è che, mi dispiace per quanto ti ho fatto soffrire e anche che… tu mi piaci molto più di quanto potessi anche lontanamente immaginare e, so che sembrerò una stupida e che…se avrai un po’ di sale in zucca rifiuterai ma, non ti andrebbe di riprovarci…?-
- Courtney…sono io quello che non ti merita affatto. Tu sei così intelligente, perfetta e…pulita!- disse non sapendo quale altro termine usare come complimento e facendo scappare una leggera risatina a Courtney.- E di buona famiglia per altro! Mentre io sono uno sciocco, rozzo e…a volte un po’ puzzolente ragazzo di campagna. Eppure ti piaccio, per quanto incredibile tutto ciò possa essere alle mie orecchie, e ricambi ciò che provo. Perciò chiamami pure stupido nel dirti che, sì, voglio riprovarci.- concluse donandole il sorriso più dolce che potesse mai fare. – Pregi e difetti?-
- Pregi e difetti…- disse anche lei sorridendo teneramente.
 
In quel momento si accorsero della breve distanza che divideva le labbra dell’uno da quelle dell’altra. Entrambi arrossirono. La prima volta che si erano baciati, era stato un incidente fortuito, e da quel momento non si erano più scambiati nemmeno un bacio sulla guancia. Quello poteva essere il momento giusto per un vero primo bacio. Lentamente si avvicinarono l’uno all’altra chiudendo gli occhi. Dopo pochi secondi le loro labbra si sfiorarono per poi unirsi in un dolce e timido bacio.
Tutto intorno a loro sembrò come dissolversi, come se ci fossero solo loro e nient’altro in tutto l’universo. Quando si staccarono da quel lungo e tenero bacio, si guardarono languidamente negli occhi.
 
- Questo bacio è stato…wow…-
- È stato il bacio più bello e dolce che abbia mai ricevuto fino a questo momento…- disse con tono dolce e ancora sognante.
- S-sul serio?!-
- Assolutamente...- disse sorridendo.
 
Scott arrossì per l’ennesima volta dopo questa affermazione da parte della sua ragazza.
 
- Credo che dopotutto non sarà poi così male dormire in questa grotta…se ci sei tu con me.-
- Bhè allora sarà meglio dormire, domattina dovremo cercare di uscire da questo bosco…e possibilmente trovare qualcosa da mangiare.- disse sentendo il brontolio nel suo stomaco.
- Ahah…ci penseremo domani. Buonanotte.-
- Buonanotte piccola…-
 
***
 
- Ragazziiii!!! Ragazzi dove siete?! –
 
Una ragazza gotica dai capelli a caschetto se ne andava per la foresta accompagnata da una squadra di soccorritori e da altri ragazzi della sua età, alla ricerca di qualcosa o per la precisione qualcuno.
 
“ Ma si può sapere dove sono finiti quei due?”
 
- Scooott! Courtney! Dove siete?! –
 
Un ragazzo molto alto e magro dai capelli sparati, poco distante dalla gotica,  continuava ad urlare i loro nomi nel tentativo di sentire una risposta, come del resto facevano gli altri, chi con più e chi con meno impegno o voglia.
 
“ Lo staff del programma con un piccolo gruppo di soccorritori è riuscito a recuperare tutti i nostri compagni che non erano riusciti ad uscire dalle bolle ieri sera. Ma gli unici che mancavano all’appello fra loro erano Scott e Courtney…chissà dove sono finiti…”
 
Notando la preoccupazione fattasi più viva nella gotica, un ragazzo con gli occhiali e piuttosto basso ed esile, le si avvicinò e le poggiò una mano sulla spalla sfoggiando l’espressione più incoraggiante che potesse avere.
 
- Dai Gwen non ti preoccupare, vedrai che staranno bene. Secondo i miei calcoli e la squadra di soccorso, le loro bolle devono essere scoppiate in questa zona. Li troveremo vedrai.-
- Speriamo Cameron.-
 
La ragazza era soprattutto preoccupata per la sua amica. È vero che era arrabbiata con lei per la storia della lista delle eliminazioni, ma era pur sempre la sua migliore amica e sperava con tutto il cuore che non le fosse successo niente di male.
 
- Mike hai trovato niente?- disse Cameron avvicinandosi al ragazzo alto, poco distante da loro.
- Macchè…Zoey tu hai trovato niente?- urlò verso la cima di un albero accanto a loro nel tentativo di farsi sentire dalla rossa.
- Niente Mike! Aspetta…!- la ragazza saltò alcuni rami più in alto arrivando ad uno completamente spoglio e con la punta coperta di pezzetti di plastica semi trasparente.- Ho trovato qualcosa! Sembrano pezzetti di palloncino scoppiato!-
- Allora devono essere proprio da queste parti! Forza continuiamo a cercarli!- disse Mike allegro di sentire finalmente una buona notizia.
 
Continuarono a chiamarli per svariati minuti fino a quando una ragazza dai capelli rosa e piuttosto alta non notò delle impronte che conducevano verso una grotta.
 
- Ehi ragazzi! Credo di aver trovato delle tracce!- disse entusiasta.
- Brava Sierra! Forza andiamo a dare un’occhiata nella grotta.-
- Oh grazie Codycam sei sempre così gentile eheheh!-
- Ehm…andiamo a controllare e basta.- disse cercando di ignorare il più possibile Sierra.
 
I ragazzi si avvicinarono alla grotta e appena furono esattamente di fronte all’entrata videro una scena che non si sarebbero aspettati di vedere, almeno dopo tutto quello che era successo.
Scott e Courtney erano seduti l’uno accanto all’altra. Lei con la testa appoggiata alla spalla sinistra di lui, mentre lui con la testa appoggiata su quella della castana, entrambi dormienti.
 
- E questa chi se l’aspettava!- disse sorpreso Mike.
- Ehi piccioncini vi volete svegliare?- fece la gotica con un tono alla presa in giro.
 
I due cominciarono ad aprire gli occhi. All’inizio non riconobbero subito chi avevano di fronte, ma appena si risvegliarono completamente dal torpore e si accorsero che Gwen, Mike, Zoey, Sierra e Cameron li stavano fissando curiosi, i due si divisero subito alzandosi in piedi, completamente rossi in viso dall’imbarazzo.
 
- Gwen, ragazzi che cosa ci fate qua?- disse sorpresa l’ispanica.
- Che cosa ci facciamo noi qua? Che cosa ci fate voi qua! Vi abbiamo cercato dappertutto dopo che ci siamo accorti della vostra assenza fra chi era stato salvato da quelle bolle fluttuanti! – disse la gotica esasperata per il fatto di essersi preoccupata tanto per niente.
- Bhè siamo riusciti a liberarci grazie ai rami appuntiti di questi alberi e ci siamo persi nel bosco…comunque siete venuti a cercarci…tutti insieme? – disse un po’ incredulo il rosso, conoscendo gli altri concorrenti.
- Chris ha detto anche a loro di aiutare a cercarvi, dato che non voleva pagare qualche soldo in più nell’impiego di altre persone nella squadra di ricerca. E dato che non volevano collaborare gli ha fatto credere che chi vi trovava per primo avrebbe partecipato alla prossima stagione…- disse Cameron sistemandosi gli occhiali, per darsi un’aria da intellettuale. Il quale però non riuscì a terminare la frase visto che prese la parola Gwen.
- …Quello che però non sanno è che nella prossima stagione Chris vuole chiamare dei nuovi concorrenti. Per cui sarà difficile che li prenda eheheh. –
- E perché allora qui ci siete solo voi? – osservò Courtney.
- Perché ci siamo divisi in tre gruppi per supervisionare più settori. Comunque non mi pare che ve la stavaste  cavando tanto male, o sbaglio?- osservò Gwen con fare malizioso verso i due.
 
Scott e Courtney diventarono paonazzi in volto. La ragazza non sapeva che cosa rispondere. Continuava a balbettare frasi sconnesse senza un minimo di senso logico, fino a che Scott non la prese per mano e iniziò a parlare.
 
- Bhè quello che Courtney ha cercato di dire finora è che ce la siamo cavata benissimo in effetti e che ci siamo rimessi insieme. Giusto? –
 
La castana lo guardò per diversi secondi come se di fronte a lei ci fosse un alieno. Non era la prima volta che lo sentiva parlare con spavalderia, ma il fatto che in quel momento fosse lei quella più in difficoltà dei due, l’aveva un po’ sconvolta. Dopo quell’attimo di smarrimento totale, strano per lei, si riprese sorridendo e stringendogli la mano, non staccando però il suo sguardo da quello dolce di lui.
 
- Sì, proprio così. –
- Aaaaaaahhhh qui ci vuole subito una fotografia per il mio blog! La Scourtney, anzi no, La Scottney si riforma, lieto fine per questa coppia della quinta stagione di A tutto Reality! I Fan andranno in visibilio quando lo sapranno! – disse scattando foto a raffica e digitando velocemente i tasti sul suo palmare nuovo.
- Ehm…forza andiamo! Di sicuro ci staranno già aspettando tutti al punto di ritrovo! – disse cominciando ad uscire dalla grotta Zoey.
- Aspettate prima di andare volevo dire una cosa a tutti voi. Più che altro a te Gwen. Mi dispiace per il mio comportamento. Avevo promesso di non mettere la vittoria di fronte alla nostra amicizia e invece l’ho fatto.  E chiedo scusa a tutti in generale per il mio comportamento aggressivo quando mi trovavo nel gruppo dei criceti, forse…avevo un po’ esagerato. Gwen, ragazzi, mi potrete mai perdonare…?-
 
La gotica e tutti gli altri, a parte Scott, rimasero sorpresi per come Courtney aveva capito il proprio sbaglio e aveva chiesto scusa pubblicamente a tutti per ciò che aveva fatto. Si guardarono fra di loro per poi annuire e guardare di nuovo sorridendo la castana.
 
- Sei perdonata.- fecero in coro sorridendo cordiali.
- Sul serio?-
 
Gwen le si avvicinò abbracciandola.
 
- Certo sciocchina. Non devi neanche farti perdonare. È già tanto che tu abbia chiesto scusa pubblicamente per ciò che hai fatto.-
- Allora…amiche come prima?-
- Amiche come prima.- disse sorridendo.
- Bene ora andiamo ragazzi! Io non so voi ma comincio ad avere fame! – disse Mike.
- In effetti una bella colazione non sarebbe male…- fece Scott sentendo la sua pancia fare i capricci.
- Ahahah allora andiamo! L’uscita dal bosco è da quella parte.-
 
Mentre tutti si incamminarono verso la direzione indicata da Mike, Courtney si soffermò un attimo prima di uscire da quella grotta. Scott sentendo che la sua ragazza era rimasta ferma dov’era si voltò a guardarla, senza lasciarle la mano.
 
- C’è qualcosa che non va Court…?-
- Niente è che…volevo imprimermi nella memoria questo posto.-
- Perché…?-
 
La ragazza si avvicinò al rosso e si alzò sulle punta dei piedi per sussurargli in un orecchio la risposta che stava per dargli.
 
- Perché voglio ricordarmi per sempre il luogo in cui tutto ha avuto realmente inizio…- rispose per poi schioccargli un bacio sulla guancia e sorridergli.
 
Scott sorrise a sua volta. E mentre iniziarono a seguire il gruppetto che avevano di fronte, sapeva che, come aveva detto lei, quella notte piovosa era stata il vero inizio della loro storia. E da quel momento poteva aspettarsi di tutto dalla propria ragazza. La quale per lui sarebbe sempre stata, senza che lei lo venisse mai a sapere, la sua bellissima Principessa.
 
 
 

.:Angolo dell'autrice:.
Saaaalve ragazzi!! Eccomi qui con la mia prima One-shot su A tutto reality e su questa stupenda coppia :D. Questa è la prima volta che scrivo qualcosa per questa sezione e sono leggermente emozionata ^w^. Comunque da quando hanno iniziato a mandare in onda gli episodi su K2 della nuova serie (e avendola già vista tutta in originale) mi  venuta l'idea di scrivere una raccolta di One-shot raccontando la storia della Scottney, dalla fine del programma fino...bhè lo scoprirete poi xD. Comunque ho pensato di iniziare con questa perchè, da quando ho visto l'ultimo episodio, mi sono sempre chiesta che fine avessero fatto quei poveri figlioli xD quindi...ecco qua l'idea di spiegare cosa è successo secondo me, soffermandomi su questa coppia straordinaria (che è riuscita a sorpassare la Duncney...O_O). Commentate e continuate a seguirmi perchè ne vedremo delle belle con questi due xD.
Bye Bye, DJ_AmuStar ;)

 
  
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