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Autore: Babi x_elisamariaculcasi    29/06/2008    4 recensioni
Ciao a tutti ragazzi!! Questa è la prima storia originale che scrivo e spero tanto che vi piaccia.. Godetevi questa bella storia d'amore di cui vi scrivo la trama: Rose Eisenhower è una ragazza di 17 anni costretta dalla madre a fidanzarsi con un uomo terribilmente arrogante e presuntuoso, che la dovrà condurre all'altare. Il destino però riserverà molte sorprese a Rose... By Babi x
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il volto dell’amore


1


Un cavallo dal manto marrone sfrecciò lungo le siepi, gli alberi e infine lungo l’entrata di palazzo Eisenhower. Rose si scostò i capelli davanti il viso e, una volta scesa dal cavallo, entrò nella scuderia.
« Bentornata, signorina.» disse lo stalliere chinando leggermente il capo.
« Ti ringrazio.» rispose, e poi aggiunse « Per favore... Fa in modo che non mi disturbi nessuno prima di un paio d’ore.»
« Certamente, signorina.» disse lo stalliere e, dopo aver chinato il capo un’ altra volta, prese la giacca e uscì fuori.
A quel punto, Rose si fece strada fuori dalla scuderia e salì piano le scale in modo da arrivare nei suoi appartamenti. Una volta arrivata in camera, si richiuse la porta alle spalle e girò la chiave nella toppa, poi si sedette alla sua scrivania e, dopo aver aperto il cassetto, preso un foglio bianco e una penna d’oca nuova, iniziò a scrivere:
Cara Jedidiah,
sono rientrata a palazzo da poco e ho pensato di scriverti perché in questi ultimi tempi ho sentito il bisogno di confidarmi con qualcuno più delle altre volte. Mia madre mi ha comunicato che domani sera ci sarà un ballo in mio onore e fino a qui non trovo che ci sia nulla di strano...
ma il problema è che mi ha anche detto che proprio a questo ballo dovrò scegliere il mio futuro sposo e io non ne ho alcuna voglia! Le ho spiegato chiaramente che io non mi sento ancora pronta per il matrimonio, che ho ancora bisogno di tempo... Ma non ha voluto ascoltarmi. Si è limitata a dirmi che tra i giovani di alto rango che saranno al ballo ne troverò sicuramente uno che farà al caso mio e che non devo preoccuparmi di nulla perché a diciassette anni una giovane di buona famiglia deve prendersi le sue responsabilità e crearsi una famiglia così da ottenere maggior prestigio... Insomma, in poche parole mi sento su di giri! Mi sento come se mi avessero colpito violentemente sulla testa e non mi fossi ancora ripresa. Mi sento male al solo pensiero... Ti prego, consigliami tu su cosa fare. Sono certa che non troverò nessuno che possa piacermi veramente. Saranno tutti uguali, i soliti nobilotti noiosi che si vantano a destra e a sinistra su come siano stati bravi ad appropriarsi del loro denaro...
Aspetto con ansia una tua risposta.
Con affetto,
Rose.
Dopo aver richiuso la lettera la sigillò e la infilò dentro la busta, poi scese nuovamente in giardino, la consegnò allo stalliere e salì nella sua stanza, infine si distese sul letto, si tolse le scarpe, che le cominciavano già a far male, e si addormentò.
Ad un certo punto si sentì bussare alla porta.
« Rose? Sei lì, cara?»
Rose trasalì. « Si, madre.»
La signora Mabel entrò nella stanza. « Oh cara, mi dispiace di averti disturbato ma non potevo non avvertirti.»
« Cosa volevate dirmi?»
« Siedi cara. Sono sicura che la mia notizia ti sorprenderà e che al contempo ti renderà molto felice.»
La giovane si sedette su una poltroncina e studiò il volto della madre per capire di che cosa volesse parlarle.
« Ebbene... Ti ricordi quando ti ho parlato del ballo di domani sera, vero?»
« Certo che me lo ricordo.» disse Rose cercando di non apparire disgustata.
« Volevo informarti che non ce n’è più bisogno perché...»
« Oh, ma non dovevate disturbarvi così, potevate dirmi tutto con calma dopo. Comunque vi ringrazio di avermi informata, io...» la interruppe Rose ma la signora non la lasciò finire.
« Si ma, non è questa la bella notizia che volevo darti.»
Rose la guardò meglio ed aprì un po’ di più i grandi occhi verdi che luccicarono per la curiosità.
« Come ben sai, ho ricevuto molte lettere di conferma per il ballo e tra queste ce n’è stata una che mi ha colpita particolarmente. Ecco, leggila tu stessa...»
La signora le porse una lettera e Rose la prese con mano tremante e ne lesse, con il fiato sospeso, il contenuto:
Gentile signora Mabel Eisenhower,
sono onorato di ricevere il vostro invito al ballo e condivido con entusiasmo questa vostra particolare iniziativa perché è da un po’ di tempo che osservo vostra  figlia Rose e l’ho trovata una ragazza di naturale bellezza e dal fascino non comune. Sarei altrettanto interessato a rivederla anche dopo il ballo così da conoscerla un po’ meglio.
Vi ringrazio vivamente.
Caedmon Hill.

Rose staccò lentamente gli occhi dalla lettera per volgere lo sguardo verso la madre e, dopo aver aggrottato la fronte, disse con un filo di voce « E questo, che cosa significa?»
« Ma come Rose, non hai ancora capito?»
Il precedente scintillio negli occhi di Rose si spense e la madre, ormai stanca da tanti giri di parole, decise di dirle tutto chiaramente.
« Ho trovato un’idea carina quella di parlare con Caedmon Hill e quindi l’ho invitato qualche giorno fa per prendere un tè. In quell’occasione abbiamo parlato molto e ho capito che sarebbe l’uomo giusto per te. E’ l’uomo che vedrei bene al tuo fianco e gli ho promesso che vi incontrerete fra meno di una settimana per iniziare a conoscervi e dopo annunceremo il fidanzamento.»
Rose poggiò piano la lettera sulla scrivania e guardò la madre con disappunto. « Come avete potuto farmi questo? Come avete solo potuto immaginare di organizzare un fidanzamento... a mia insaputa? Questa è... è una cosa ignobile!»
« Abbassa la voce, Rose! Dovresti apprezzare tutti i miei sforzi per trovarti marito piuttosto che lamentarti...» ribatté la madre con una punta di risentimento.
« Voi non vi rendete conto di quello che avete fatto!»
« Ti ho soltanto trovato un futuro sposo degno del suo buon nome e adesso smettila di criticare il mio operato. Dovresti essere felice invece di dimostrarti un’ingrata.»
« Io ve lo prometto madre, che se questa vostra idea verrà messa in atto, io andrò a vivere dallo zio Bevis e dalla zia Emily e voi non mi rivedrete mai più. Mai più!»
Dette queste ultime parole, Rose scese correndo le scale che conducevano in giardino, si fece sellare alla svelta il cavallo e fuggì il più lontano possibile per restare un po’ da sola e riflettere.
Le onde morbide della sua chioma si mossero con grande dolcezza come fossero quelle del mare e i raggi del sole le resero ancora più dorate e lucenti. Quando si accorse di essersi allontanata abbastanza, scese da cavallo e si sedette in riva al mare lasciando che l’acqua le accarezzasse i piedi.
Perché sua madre le stava facendo questo? Perché non aveva chiesto cosa ne pensava? Perché aveva ritenuto superfluo parlare prima con lei di una cosa così importante? Domande, tante domande... Si convinse sempre di più che non avrebbe mai saputo il perché di quella scelta così affrettata che l’aveva presa tanto alla sprovvista. Cosa doveva fare, adesso? Sarebbe dovuta tornare indietro sui suoi passi o scappare il più lontano possibile, magari in Francia, e cercare di rifarsi una vita? Decise che non ci avrebbe pensato subito e che avrebbe aspettato che tramontasse il sole, come se quella luce intensa le potesse portare nel cuore un filo di speranza...
   
 
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