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Autore: Outlast_Amnesia    13/03/2014    1 recensioni
Jack, una ragazza dai poteri biotici detta anche "Soggetto 0", è priva di conoscenza. Dopo un'altra delle sue battaglie, viene catturata da un gruppo di soldati preparati e intenti a conoscere la sua originale natura. Ma ad un certo punto diventa troppo difficile combattere contro una ragazza fin troppo testarda, a tal punto che sono costretti a liberarsi di lei, inviandola nel Carcere Galattico (la nave Purgatory). Da qui, una nuova avventura comincia.
Fra amori, passioni e nuove conoscenze, vivete con me la storia sotto il punto di vista di Jack, la nostra amata biotica.
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Uomo, Jack, Miranda Lawson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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~I've been captured~


Respiro affannosamente. Il sudore mi bagna le guance, se ancora posso chiamarle così.
L'aria puzza terribilmente, ed è afosa. E' difficile capire dove mi trovo, perché sono disorientata, come un bambino appena nato. Qualcuno mi sta trascinando con una forza incredibile, come se pensasse che io sia capace di liberarmi. Ma in questo momento, sono fragile. A pensarci bene, non capita spesso che io sia così debole. Ma non ricordo assolutamente nulla di ciò che mi è successo, di ciò che è accaduto.
-Signore,- dice qualcuno alle mie spalle, e ad un certo punto le mani che prima mi trattenevano mi gettano a terra, facendomi sbattere il capo contro il solido marmo della struttura a me sconosciuta.
-Fate rapporto, sentinelle,- risponde un altro uomo, probabilmente il signore.
-La missione è fallita. Parecchi dei nostri uomini sono caduti. Ma siamo riusciti a prendere questa ragazza. Tuttavia, ritengo che sia opportuno inviarla al Carcere della Galassia.
-E sentiamo, come mai questa decisione?
-Io... Ecco... Questa ragazza si è dimostrata particolarmente abile con i poteri biotici, e non vorrei che causasse problemi... Sì, ecco...
-Ho recepito il messaggio, Arnold. Adesso puoi andare, me la vedo io con questa giovane. Ottimo lavoro.
-Grazie, signore,- conclude il ragazzo, allontanandosi.
Io cerco di rialzarmi, ma l'impatto è stato parecchio doloroso.
-Qual è il tuo nome, ragazza?- mi fa l'uomo. Alzo lo sguardo per incrociare i suoi occhi. E' così che decido se fidarmi oppure no di una persona. Lui è una di quelle persone delle quali, ad esempio, non mi fido.
-Dove sono?- gli chiedo.
-Rispondi alla domanda.
-Rispondi tu alla mia.
-Non trattarmi come fossi tuo fratello. Mostra un po' di rispetto.
-Se proprio ci tiene. Dove mi trovo, allora?
-Lei è sulla Interstellar 900, una delle più veloci navi da guerra finora create.
-E come ci sono arrivata, qui?
-La risposta dovrebbe darmela lei. Posso solo dire che si trovava nel luogo sbagliato al momento sbagliato.
-Tsk,- borbotto, rimettendomi in piedi. Solo adesso mi accorgo di quanto sia alto l'uomo, in confronto a me. Sarà quasi due metri, ha una barba ispida e che si abbina ai suoi capelli, rossi come il fuoco ma non troppo lunghi. Non sembra essere oltre la quarantina, ma l'esperienza ce l'ha, e si nota. I suoi occhi brillano di coraggio, di ardore e di... Qual è quella parola... Ah, sì. Guerra. La si può intravedere, in quegli occhi verde smeraldo.
-Ascoltami un'ultima volta, ragazza mia. Io ho bisogno di sapere il tuo nome, altrimenti non posso scoprire cosa ci facevi sul Pianeta dal quale ti abbiamo catturata.
-Io le ho già detto che non mi ricordo.
-Provaci, almeno.
Sforzo le meningi, ma non per lui. Semplicemente, è per orgoglio personale. Se dovessi morire, almeno vorrei conoscere il mio nome. La mia identità. E, perché no, anche parte della mia vita. Ma io non voglio morire. Ho una vita da vivere. Ed è in quel momento che i primi ricordi riaffiorano nella mia mente.
Una decina di ore fa, stavo chiacchierando con un mio compagno, del quale non ricordo assolutamente nulla. Non che mi importi. Poi la navicella sulla quale viaggiavamo si era fermata e i miei piedi avevano toccato terra instantaneamente, mentre le mie mani avevano già impugnato le pistole con gli amortizzatori installati. Ma certo. Stavo di nuovo uccidendo persone innocenti con un branco di stolti mercenari, ingaggiati da qualche pazzo affinché togliessero da mezzo i più ricchi e i più benestanti dell'Universo. Nella mia vita ho commesso parecchie azioni crudeli, e ciò spiega l'esagerato numero di tatuaggi sul mio corpo. Sì, perché adesso sto cominciando a ricordare nuovamente.
Io sono un'assassina, che commetteva e commette tuttora omicidi senza pensarci due volte.
E per ognuno di essi, mi tatuo un nuovo segno sul mio corpo, come ricordo. Disgustoso, vero, ma pur sempre rivoluzionario, come gesto.
Le mie mani, che adesso sto guardando con un sorriso sbarazzino, sono macchiate di molto sangue, che apparteneva a persone che non meritavano di vivere. O almeno, questo è ciò che mi hanno sempre detto le persone per le quali lavoravo.
Quando, alla fine, il giro di ricordi nella mia mente raggiunge un esito, seppur non definito, mi decido a rispondere, perché tanto ormai non ho più nulla da perdere. Di fatto, qui i miei poteri biotici non servirebbero a nulla.
-Il mio nome è Jack, e sono stata programmata da Cerberus per uccidere.
-Visto? Alla fine non era poi così difficile.
-No, infatti.
-Adesso seguimi, per favore. Faremo gli accertamenti e, se verrai reputata innocente, ti manderemo nuovamente a casa.
-Prego, faccia strada.
Per tutto questo tempo, non ho fatto altro che commettere omicidi, per persone che volevano liberarsi di altre persone. E invece adesso mi trovo a dover camminare al fianco di una sottospecie di guardia perché sono stata scoperta mentre conducevo una missione segreta. Cosa ne sarà di me, a questo punto? 
Osservo attentamente tutti i corridoi che attraverso, per cercare qualcosa che mi faccia capire dove mi trovo. Di tanto in tanto, qualche finestra vitrea mi permette di scorgere la magnificenza dell'Universo, lì fuori. I vari e numerosi pianeti che ruotano senza un perché, con forme di vita altrettanto varie su di essi. Quanto può essere affascinante, in effetti, l'Universo? Quali e quanti segreti sono contenuti in un luogo così immenso? Se solo qualcuno fosse capace di rispondere a questa domanda. E invece, non posso far altro che seguire quest'uomo...
-Qual è il suo nome?- gli chiedo, con la voce stanca. Lui si limita a rivolgermi un rapido sguardo.
-Allora?- ripeto, più indisponente di prima.
-Prosch. Contenta?- mi risponde, con tono burbero. Mi sembra di averlo offeso. Ottimo.
Finalmente raggiungiamo la stanza dove dovevamo arrivare e l'uomo lascia che mi accomodi su una scomodissima sedia d'acciaio. Lui si siede di fronte a me, con un registratore stretto nella mano.
-Ripetimi un'altra volta il tuo nome- dice.
-Jack.
-Jack. Quanti anni hai?
-Non lo so.
-Dove sei nata?
-Non me lo ricordo.
-Hai una famiglia?
-Non più, suppongo.
-Chi si è preso cura di te per tutto questo tempo, allora?
-Non lo so.
Il suo volto si fa più rosso, e con l'indice sinistro spegne la registrazione. Si alza dalla sedia, e percorre a grossi passi il perimetro della stanza. Il suo fiato è ansioso, mentre io, stranamente, sono molto calma. Lui, invece, è teso. Glielo si legge negli occhi. Quando si risiede, infatti, cerca di persuadermi a rispondere con più accortenza e con più precisione. Gli ho già spiegato, credo, di avere problemi di memoria, ma sembra fregarsene altamente. Peggio per lui.
Dopo qualche ora, depone le armi e chiama qualcuno attraverso uno strano citofono. Le ultime parole che proferisce davanti a me sono :-Jack, Soggetto 0. Venitela a prendere, immediatamente.
Poi, degli uomini ben piazzati mi colpiscono violentemente e mi portano via, trascinandomi sul pavimento come fossi una pezza.

 
-Note autore
Buonasera, miei (spero) cari lettori! 
Allora, come avrete capito da questo capitolo, la mia storia è incentrata per raccontare le varie avventure di Mass Effect sotto il punto di vista della nostra amata biotica Jack.
Che dire, spero vi piaccia!

Ci tengo a precisare che, nonostante interpreti una ragazza, sono un ragazzo nella realtà. Vi prego, non chiedetemi come mai ho fatto questa scelta. Me lo sto chiedendo ancora anche io ^^
Allora, alla prossima <3
-Outlast_Amnesia

  
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