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Autore: _Cthylla_    14/03/2014    4 recensioni
Inizio col dire che io devo piantarla, con queste one-shot...
Dalla storia:
"«ma ciaaaaaaaaaaaaoooo tesori!!!» due uomini travestiti da ballerine brasiliane si avvicinarono a loro «ma che ci fate qui seduti a bere tutti soli, venite a divertirvi con noi!»
Ecco, appunto.
Se già di per sé il senso dell’orientamento di Howard era normale-un-po’-tendente-al-di-sotto-della-media, le cose peggioravano se prima di mettersi al volante beveva qualche bicchiere di non si sa cosa.
Come gli aveva confessato di aver fatto quando entrati nel locale si erano resi conto che decisamente non era quello in cui si era previsto di arrivare, visto che era pieno di travestiti coperti di lustrini ed altra gente che Robin Mask da buon aristocratico consumato considerava decisamente strana e priva del senso della decenza."
Genere: Commedia, Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Robin Mask
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Occhi di smeraldo'
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Lui il campanello d’allarme l’aveva sentito.

Eccome se l’aveva sentito.

“no, no Robin: stasera per il tuo compleanno prendiamo la mia macchina e ti porto dove dico io!”

Solo che scioccamente aveva scelto di non dare retta alle proprie sensazioni limitandosi a pensare che toccati ormai i quarantadue avrebbe dovuto cercare di fare meno “come papà e nonno”, se non voleva finire ad invecchiare mentalmente in modo assolutamente precoce.

Ed era anche per quel motivo che quando Howard aveva detto in quel modo lui si era trovato a rispondergli “va bene, stupiscimi!”. E lui, impavido ventiduenne sulla macchina sportiva del colore del fuoco, era venuto a prenderlo nella sua tenuta esattamente all’ora prevista, ossia le undici e mezza di quella sera.

Ecco, anche l’orario avrebbe dovuto preoccuparlo…

Ed ora erano seduti lì, al bancone del bar, ed Howard Lancaster -con il primo drink in mano- stava ridendo come un matto.

«non c’è niente da ridere!» borbottò Robin.

«se lo dici tu. Io sto morendo!»

«…e non ti pare di aver già bevuto abbastanza?!»

«ma ciaaaaaaaaaaaaoooo tesori!!!» due uomini travestiti da ballerine brasiliane si avvicinarono a loro «ma che ci fate qui seduti a bere tutti soli, venite a divertirvi con noi!»

Ecco, appunto.

Se già di per sé il senso dell’orientamento di Howard era normale-un-po’-tendente-al-di-sotto-della-media, le cose peggioravano se prima di mettersi al volante beveva qualche bicchiere di non si sa cosa.

Come gli aveva confessato di aver fatto quando entrati nel locale si erano resi conto che decisamente non era quello in cui si era previsto di arrivare, visto che era pieno di travestiti coperti di lustrini ed altra gente che Robin Mask da buon aristocratico consumato considerava decisamente strana e priva del senso della decenza.

Avrebbe voluto andare via subito…

«a proposito di divertimento, non ti andrebbe di conoscerci un po’meglio in privato, caro?» disse uno di quegli uomini ad Howard, che sollevò la mano sinistra a mostrare la fede nuziale.

«spiacente: sposato!»

Anche l’altro però sollevò la mano sinistra. «anche io!»

Altro scoppio di risa da parte del giovane Mr. Lancaster. «ma che birichino!»


“Young man, there's no need to feel down.

I said, young man, pick yourself off the ground.

I said, young man, 'cause you're in a new town

There's no need to be unhappy.

 

Young man, there's a place you can go.

I said, young man, when you're short on your dough.

You can stay there, and I'm sure you will find

Many ways to have a good time!”

 

Aveva preso sul ridere quella situazione assolutamente incresciosa, e dava pure tira a quella gente, così tanto per divertirsi. Non che avesse tendenze omosessuali o cose simili, Robin sapeva che il suo amico non solo era sposato ma gli piacevano e gli erano sempre piaciute soltanto le donne…

“che vergogna, due nobiluomini come noi in un locale per gay, se lo sapesse mio nonno Robin Grande si rivolterebbe nella tomba!” pensò “…ma come fa Howard a non preoccuparsene?!!”

«…adesso che ci penso hai ragione, dopo devo guidare, bevilo tu il drink! Dai che è roba buona, fidati».


“It's fun to stay at the Y-M-C-A.

It's fun to stay at the Y-M-C-A.

 

They have everything for you men to enjoy,

You can hang out with all the boys ...

 

It's fun to stay at the Y-M-C-A.

It's fun to stay at the Y-M-C-A.

 

You can get yourself cleaned, you can have a good meal,

You can do whatever you feel ...”

 

«fidarmi dici?!...dopo stasera la vedo dura!» borbottò Robin «guarda dov’è che siamo finiti solo perché io ho voluto fidarmi!»

«può capitare a tutti di sbagliare strada…»

«ma guarda dove siamo!!!»

«…un altro paio di drink, per cortesia» fece Howard al barista, vestito come una ballerina di burlesque.


“Young man, are you listening to me?

I said, young man, what do you want to be?

I said, young man, you can make real your dreams.

But you got to know this one thing!

 

No man does it all by himself.

I said, young man, put your pride on the shelf,

And just go there, to the Y-M-C-A.

I'm sure they can help you today!”

 

«oooh, ma quindi avete sbagliato locale eh?» gli domandò quest’ultimo mentre lo serviva «non siete i primi!»

«e non saremo neanche gli ultimi. Al di là di tutto comunque è un bel posto, tenuto molto bene…»

«la pianti di blaterare?!» sbottò l’inglese mascherato. Howard gli passò anche gli altri due drink.

«andiamo, Robin! Se ci pensi bene questa faccenda è assolutamente comica…»

«comica un corno! Che avrebbe detto mio nonno se avesse saputo…?»


It's fun to stay at the Y-M-C-A.

It's fun to stay at the Y-M-C-A.

 

They have everything for you men to enjoy,

You can hang out with all the boys ...

 

It's fun to stay at the Y-M-C-A.

It's fun to stay at the Y-M-C-A.

 

You can get yourself cleaned, you can have a good meal,

You can do whatever you feel ...

 

Howard sollevò un sopracciglio facendo un sorrisetto.

«ah Robin, Robin…i quarantadue anni si fanno sentire eh?»

La considerazione lo fece ammutolire. «…che vuoi dire?»

«che stai già iniziando ad invecchiarmi mentalmente! Davvero, giusto tuo nonno avrebbe potuto prendersela così tanto per una faccenda come questa!» diede un’occhiata alle spalle dell’amico «…c’è quello col vestito argento che ti sta puntando, credo…» gli avvicinò ancora di più i drink «andiamo amico…non costringermi ad iniziare a chiamarti nonnino!»

«ma non ci provare sai?!» Robin prese in mano uno dei drink finendolo in un paio di sorsi «”nonnino”…a quarantadue anni, nonnino! Tsk!»

«ecco, questo è lo spirito giusto!» esclamò Howard guardandolo finire anche gli altri drink ed ordinarne altri due. Inutile dire che essendo più abituato a bere vino -e non troppo- che altro, dopo quelli Robin Mask era già bello che sbronzo.

Quanto a lui invece, l’unico segno della bevuta pre-guida era stato lo sbagliare strada!


“Young man, I was once in your shoes.

I said, I was down and out with the blues.

I felt no man cared if I were alive.

I felt the whole world was so jive ...

 

That's when someone came up to me,

And said, young man, take a walk up the street.

There's a place there called the Y-M-C-A.

They can start you back on your way. “

 

«dai, dai! Tu e il tuo amico venite a ballare!» eccolo che si faceva avanti, l’uomo col vestito argento, e trascinava Robin in pista.

Con l’ennesima risata anche Howard H.R.J. Lancaster li raggiunse, più che altro per preservare l’integrità dell’amico…


“It's fun to stay at the Y-M-C-A.

It's fun to stay at the Y-M-C-A.

 

They have everything for you men to enjoy,

You can hang out with all the boys ...

 

Y-M-C-A... you'll find it at the Y-M-C-A.

 

Young man, young man, there's no need to feel down.

Young man, young man, get yourself off the ground.

 

Y-M-C-A ... you'll find it at the Y-M-C-A.

 

Young man, young man, there's no need to feel down.

Young man, young man, get yourself off the ground.

 

Y-M-C-A ... just go to the Y-M-C-A.

 

Young man, young man, are you listening to me?

Young man, young man, what do you wanna be!”


Di foto ne scattò diverse, quella sera, di Robin che ballava Y.M.C.A. …e tanto che c’era se ne fece scattare qualcuna anche lui. A ricordo di una serata completamente assurda, per così dire.

Già si immaginava quante gliene avrebbe dette Robin il giorno dopo, nonostante il mal di testa!...

 


***

«…falle sparire!!!»

«come on, che ieri sera ti sei divertito anche tu alla fine!»

«…in che senso?!»

«Y-M-C-A!!!...nanananana, Y…! M-C-A-A…» canticchiò Howard mimando le mosse «e ti sei rivelato un ballerino non c’è male!»

«che figura…che figura!» si disperò l’altro «non deve venirlo a sapere nessuno!»

«tranquillo, sei in una botte di ferro…»

Ma le foto Howard le tenne eccome!...







Non ce ne sarebbe bisogno, ma a scanso di equivoci voglio sottolineare che tale testo -scritto proprio così per ridere- non intende offendere e/o denigrare in alcun modo omosessuali, travestiti etc. etc.
   
 
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