Angolo autrice : Spero che questa storia vi piaccia. Vi consiglio di leggerla con sottofondo Mad world di Adam Lambert.
Mad World
Mi chiamo peeta mellak, e vivo in un mondo folle
Intorno a me ci sono visi familiari
luoghi consumati e visi consumati
e le loro lacrime riempiono i loro bicchieri
con nessuna precisa espressione .
Oggi è il giorno della mietitura, quella specie di festa che festa non è.
Oggi nessuno lavora i bambini non vanno a scuola e nessuno sa se tornerà mai a casa.
Nascondo la mia testa
Voglio sfogare la tristezza
Nessun domani
Questo è ciò che mi ripeto, oggi potrebbe essere l’ultimo giorno
e lo trovo piuttosto divertente
e allo stesso tempo lo trovo piuttosto triste
che i sogni nei quali sto morendo
sono i migliori che io abbia mai fatto
Ho sognato lei, Katniss Everden, la ragazza dagli occhi grigi più belli del mondo, lei era mia nel sogno ci baciavamo su una spiaggia. Lei era bellissima, triste ma bellissima mi guardava come se io fossi per lei la persona più importante del mondo come si guarda la persona amata che non vuoi perdere. Katniss, cercava di dirmi qualcosa con i suoi occhi; col suo sguardo e alla fine mi ha parlato dicendomelo, ciò che io già avevo intuito
“Io si…Io ho bisogno di te”
Purtroppo questo sogno non si avvererà.
Trovo difficile dirlo
Perché è difficile da accettare
È un mondo folle
I bambini aspettano il giorno
In cui staranno bene
Ma purtroppo quel giorno è lontano.
Eccoci qui tutti in fila ben pettinati e ben vestiti ad aspettare che uno di noi venga scelto per quegli stupidi Hunger Games, i giochi della fame, i giochi della morte.
Prima le donne, come ogni anno la guardo da lontano lei neanche mi vede, ed eccolo è successo l’inevitabile lei parteciperà a quei giochi dove solo una persona del nostro distretto è tornata, ma disperata come se lui Haymitch non fosse mai tornato.
Tocca agli uomini, viene estratto il nome:
Peeta mellak.
Lo sapevo che il mio sogno non si poteva avverare io e lei lotteremo per la vita contro altri concorrenti solo uno potrà tornare, e sarà lei la ragazza che amo. Non morirà, lei vivrà.
Salgo sul palco per l’ultimo saluto, ci stringiamo la mano e la guardo negli occhi è determinata ma lei non mi guarda ha lo sguardo perso a chissà quale pensiero, forse sua madre, forse sua sorella che ha salvato dalla mietitura con un gran coraggio che nessuno aveva mai avuto. Nessuno si sarebbe mai offerto volontario per qualcun altro per andare in contro alla morte ma lei non poteva fare diversamente perché, Katniss, è la ragazza più forte e allo stesso tempo fragile che io abbia mai visto e forse quella parte fragile l'ho vista solo io e ne sono fiero.
Addio sogno, grazie per questa ultima notte dove mi hai regalato un briciolo di felicità in quella spiaggia illuminata dalle stelle.