BITTE…SPRING
NICHT…
L’I-pod,strette
convulsamente a quel piccolo oggetto argentato,ma così
prezioso.
Le gambe lente,che
salgono a piccoli passi le scale di quel palazzo.
Già… però non è solo un
palazzo…è il palazzo della Universal,a Berlino.
È
così ridicolo!Ho
preso un aereo per la Germania,solo per salire sulla
terrazza di questo palazzo da 25 piani.Ho
preso uno stupido aereo per venire a vedere la mia vita finire.
Questo sarà
l’ultimo luogo che vedrò,prima di buttare la mia
schifosa vita in “pasto ai pesci”.
Non ha senso a
continuare a vivere se la persona che ami non sa nemmeno che esisti.
Un amore senza
futuro, senza speranza e inizio…
Ecco sono arrivata
alla porta.La porta che adesso aprirò e che mi
condurrà verso il luogo della
mia fine.Le lacrime,nere,scendono copiosamente sulle mie
guance,arrivano fino
al mento e poi si disperdono sull’ultimo terreno k
calpesterò da viva.
Dall’I-pod
parte “Spring nicht”.....“ich schrei in
die nacht fur dich lass
mich im stich...spring nicht“
Non so nemmeno io
perchè ho preso un fottuto coso volante per venirmi suicidare in
Germania:perché forse tra la
folla urlante dei poliziotti e gente del genere,ci sarebbe stato
lui,Bill
Kaulitz?Perchè allora lo avrei potuto incolpare e fargli
venire dei grandi
sensi di colpa?No…che colpa ne aveva lui?Era tutta colpa mia
che me ne ero
innamorata.
Ero partita per la
Germania perché speravo che almeno quello mi avrebbe fatto
cambiare idea,ma non
era stato così,anzi.
L’essere in
Germania aveva contribuito a farmi soffrire ancora di più.E
io,Francesca,una
14enne innamorata di una rockstar mi ero convertita a
quest’idea.L’amore che
provo nei suoi confronti è troppo grande e niente
può fermarlo.
Mi avvio lentamente
verso il cornicione dell’immensa terrazza,e ci salgo.
Ma non me ne
importa:la voglio fare finita.
Inizio a cantare
“Spring nicht” e poi sento una voce dietro di
me…”Bitte spring nicht”.
È lui. Mi
giro e lo
saluto tristemente.
Il suo sguardo
è
pieno di paura e implorazione.Non serve a nulla.Gli dico di
avvicinarsi,e gli
chiedo un bacio.L’ultimo,ma il più bello.
Lui urla.Mi dice di
non farlo,che adesso lui ha capito,che mi aiuterà…
Ma non lo
ascolto.Non voglio vivere una vita fatta di illusioni.Mi butto.Piango.
È finita.