FIBRILLAZIONE
Capisci di aver vinto quando la vedi arrivare con un sorriso enorme stampato in volto, un sorriso che cerca invano di reprimere, un sorriso che conosci bene, perché è lo stesso che, involontario, senti affiorare sulle tue labbra quando sai che stai per vederla.
Hai vinto dunque, e la conferma te la dà quel viso splendente che parla di gioia, gioia incontrollabile che si diffonde dal cuore e si esprime nel volto raggiante, nel passo affrettato, nell’ansia di raggiungerti.
Ti vola al collo.
Hai vinto e la vita è il premio, lei è il premio.
Hai lottato, provato sconforto e delusione, l’effimera soddisfazione prima dell’ennesima sconfitta, ma alla fine hai vinto.
Il suo corpo premuto sul tuo è caldo e rassicurante, e per la prima volta da un tempo che non osi quantificare, ti senti libero da quella stretta mortifera che ti avvolgeva lo stomaco, i polmoni, il cuore.
Il cuore. Quel cuore vecchio che faticava a battere per lei, quel cuore malandato che ora non c’è più.
Mentre la stringi puoi avvertire il nuovo poderoso battito che ti scuote il petto, e speri che anche lei lo senta, perché ora hai vinto, e puoi lasciare che corra, il tuo cuore, che fibrilli d’amore, solo d’amore, per lei.