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Autore: demebi    16/03/2014    2 recensioni
Breve flashfic su un comico appuntamento tra Luke e Jocelyn
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jocelyn Fray, Luke Garroway
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Luke sparse i petali di rosa nella stanza, era un giorno perfetto per dichiarasi, il quattordici febbraio, il giorno degli innamorati. Aveva pianificato tutto: Jocelyn sarebbe tornata tra pochi minuti e Clary era uscita con Simon, probabilmente non era stato l’unico ad aver avuto quell’ idea.
Stava preparando la cena, delle semplici scaloppine al liquore, già al liquore, perché Jocelyn non aveva neanche una bottiglia di vino, ma in fondo cosa poteva esserci di tanto diverso.
Eppure il rum non era affatto il sostituto ideale per l’olio, esatto per l’olio, perché ne aveva messo talmente tanto, da non aver più bisogno di nessun altro condimento. Era bravo in cucina, ma lei era completamente negata, la sua dispensa era spoglia, priva di qualsiasi ingrediente diverso da pasta, sale e pelati in scatola.
 
****
 
Mancava poco tempo, così abbandonò i fornelli per accendere delle candele profumate. Possibile che fosse così difficile accenderne una, l’accendino si illuminava per pochi secondi emettendo delle scintille così piccole da non riuscire a far infiammare il sottile filo cerato. Provò diverse volte finché uno dei sottili fili, che per accenderli contemporaneamente teneva stretti nella mano destra.
– Evviva! – esultò prima di notare che aveva stretto le candele talmente forti, da deformare la simpatica forma a cuoricino, che aveva cercato in tutti i negozi della città.
 
****
 
Non ebbe nemmeno il tempo di imprecare, che l’odore di fumo si diffuse nel piccolo appartamento di città, gli adesivi attaccati sopra il piano cottura avevano preso fuoco, molto più velocemente delle candele. Cercò di spegnere le fiamme, con la camicia e alzando la gamba pestò più volte il muro facendo spegnendo l’incendio. Era praticamente disperato era andato tutto storto.
Le candele ora avevano la forma di qualcosa di osceno e inadatto ad una situazione del genere e tentando di rimodellare non aveva fatto che peggiorare la situazione.
 
****
 
Rientrando Jocely strinse forte la borsa e prese la sua stregaluce. L’odore di fumo si sentiva fin dal pianerottolo e la porta socchiusa non era un buon segno.
Aggredì l’uomo con tutta la forza che aveva – Non sarà così facile avermi! –  lui cercò di divincolarsi dalla sua presa senza farle male, ma la troppa delicatezza lo tradì – Sono io, Jocelyn –
All’inizio non lasciò la presa pensando si trattasse di un demone, per poi lasciarlo andare sentendo il profumo familiare del dopobarba di Luke.
L’uomo rilassò i muscoli tirando un sospiro, ma forse era troppo presto. L’odore di rose misto a fumo era davvero insopportabile, così forte da dare alla testa. Probabilmente anche a Jocelyn dava fastidio, perché si attaccò a lui cercando di reggersi in piedi. Le mattonelle erano totalmente annerite e l’aria irrespirabile, forse per la casa sarebbe stata meno devastante l’invasione di un demone, che quella di un uomo innamorato.
                                                                                                                         

 
  
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