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Autore: emikaelric    16/03/2014    3 recensioni
Finito il consueto ma pursempre faticoso allenamente pomeridiano, Kurz aveva stranamente convinto Sousuke ad andare a bere qualcosa al bar. "Una birretta" aveva commentato, ma ovviamente Sousuke non aveva intenzione di bere.
Tuttavia dopo solo mezz'ora seduto al bancone si ubriacò, convinto che il succo di mela che aveva preso fosse particolarmente gustoso - merito del rum che Kurz aveva segretamente versato nel bicchiere dell'amico.
Fu così che quella sera, barcollante e inaspettatamente felice, Sousuke si fece trasportare dalle sue stesse gambe, che lo portarono sotto l'appartamento della bella Kaname.. Brillo al punto giusto, scattò verso il campanello, veloce ma leggero solo come un vero soldato sapeva fare. Aveva tanta, anzi, tantissima voglia di guardare Kaname mentre gli raccontava la sua giornata, imbronciandosi o arrossendosi dolcemente solo come lei sapeva fare. La bella e giovane Kaname, dai soffici e lunghi capelli color mare, la ragazza che gli procurava una fiamma nel petto, un fuoco indolore che lo faceva sognare...
(Oneshot, episodio non esistente nell'anime o manga.)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaname Chidori, Kurz Weber, Sousuke Sagara
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Il fuoco di Sousuke

La bella e giovane Kana

Sebbene fossero già le otto passate, Sousuke si ritrovò inaspettatamente sotto casa di Chidori. Le sue gambe, pensava lui, lo avevano trascinato fin lì da solo. Spensierato, non si era proprio accorto di dove andasse ma, appena visto l'ingresso coi campanelli e aver riconosciuto l'edificio di Chidori, si era fiondato sul suo campanello, suonandolo forse un po' troppo a lungo.
"Sì, chi è?" sentì la voce di Chidori, chiara e forte, sicura di sé. Come lei, d'altronde.
"E-ehm" fece titubante. "Chidori, sono Sousuke! Buonasera"
"Sousuke?" lo interruppe lei, "ti apro".
Sousuke sorrise guardandosi i piedi. Non era stato difficile. Chidori si sarebbe sempre fidata a farlo salire.

Arrivato alla porta, cercò all'ultimo minuto di sistemarsi i capelli arruffati, e pregò di non avere un alito cattivo.
Lei stava alla porta sorridendo, accogliendolo calorosamente.
"Accomodati" gli disse prendendogli la giacca nera e andandola ad appendere, momento che Sousuke utilizzò per levarsi le scarpe, un po' barcollante.
Poi andò veloce (sbattendo anche contro lo stipite della porta) a sedersi sul divano di fronte alla televisione.
Lei tornò in sala sorridendo, ma con un'aria vagamente curiosa.
"Cosa posso fare per te? Hai già cenato? Hai fame?" chiese lei, già pronta a scattare in cucina per riscaldare qualcosa.
Lui scrollò le spalle.
"Non ti preoccupare. Ti devo solo parlare" rispose tranquillo aspettandosi una risposta positiva.
Chidori si sedette vicino a lui, ancora più curiosa di prima.
"Certo Sousuke" convenne annuendo, "di cosa si tratta?"
Sousuke parve un po' pensieroso, preoccupato. Sicuramente stava pensando a come iniziare.
"Mmmh" fece lisciandosi il mento, senza rendersene conto.
I suoi occhi grigio chiaro passavano dalle sue stesse gambe al viso interessato di Chidori.
"Dunque.. Come tu sai, io sono stato scelto tra una vasta e competente schiera di soldati validi e rispettosi, sinceri e leali alla loro patria, così come al loro Capitano. Penso che, nonostante le differenze culturali e sessuali che ci si presentano tutti i giorni, io e te formiamo una bella coppia. Insomma, sei una persona meravigliosa. Insomma.." cominciò a balbettare vedendo il viso di Chidori rilassarsi in un sorriso, contornato da quegli occhioni lucidi e penetranti. "In-insomma.. vorrei tanto poterti baciare!" esclamò d'un tratto, fissandola intensamente.
Ma Chidori arrossì ancor più, evidentemente scossa. Baciarla?
Chidori non aveva mai baciato nessuno di sua spontanea volontà e le sue labbra erano state sfiorate solo da Leonard Testarossa, mesi e mesi prima. Ma essere baciata per la prima volta da Sousuke? Concedergli questa forza su di lei, quest'arma? O aveva solo paura che dopo lui, schifato, se ne sarebbe andato perché lei non sapeva baciare?
"Chidori" disse lui, improvvisamente serissimo, richiamando la sua attenzione.
Lei ebbe un sussulto e si sentì letteralmente il cuore in gola quando lui, fermo e deciso, le aveva preso un polso col tentativo di avvicinarla a lui e prendere dolcemente le sue dita nelle proprie. Lei si avvicinò piano, timorosa, ma pur sempre curiosa.

Sousuke la guardava, intensamente e speranzoso. L'alcool, ormai, lo aveva reso più coraggioso che mai ed in quel momento capì il bosgno di Kurz o Melissa nel farsi un bicchierino prima di una missione importante.
Dolcemente e con riguardo le spostò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, avvicinandola sempre di più a se stesso e sporgendosi automaticamente verso di lei. Le sua labbra erano rosee, gonfie e sembravano così morbide. La baciò, un po' all'improvviso e un po' scattando, facendola sussultare. Chidori strizzò gli occhi e si avvicinò anch'ella a Sousuke. Gli accarezzò il viso mentre lui sicuro, infilava la mano sinistra tra i suoi capelli soffici e celesti, premendola verso di sé con l'altra mano, sulla sua schiena. Chidori fu totalmente sorpresa da quella nuova sicurezza amorosa di Sousuke ma d'improvviso annusò nella sua stessa bocca un profumo di gin e capì che Sousuke non doveva essere del tutto sobrio.

Ma che importanza aveva? Si lasciò cadere completamente sopra di lui. Si distesero sul diavano, senza parlare o staccare le labbra.
Fu allora che Chidori si sentì incredibilmente protetta, sopra Sousuke ma avvolta in un suo abbraccio protettivo e passionale allo stesso tempo.
  
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