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Autore: stelazz    16/03/2014    0 recensioni
Evelyne è una ragazza di 17 anni, sua sorella ed i suoi due genitori sono stati assassinati da un vampiro la cui identità è ancora sconosciuta. Evelyne é costretta a trasferirsi alla Cross Academy poichè il padre era oltre che un grande collega anche un grande amico del preside Kaien. Qui la ragazza si ritrova a riscontrare il suo passato che inevitabilmente si intreccia col presente.
''Tu non sai nulla di me, né di cosa ho provato!''
''So molto più di quanto tu possa immaginare..''
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Salve a tutti!:) Per chiarire ed orientarvi vi dico che la storia è ambientata dopo che Yuuki si è trasformata in vampiro e al momento (sempre secondo la mia versione) vive ancora alla Cross Academy frequentando la NightClass. Zero continua a frequentare la scuola ma allo stesso tempo compie missioni in veste di hunter. BUONA LETTURA E CI VEDIAMO ALLA FINE!

                                                    WELCOME TO THE CROSS ACADEMY

La Cross Academy era proprio come zia Clara me l'aveva descritta, era esattamente come me l'ero immaginata.

L'edificio imponente era circondato da un bellissimo giardino, il sole splendeva nel cielo limpido e in lontananza risuonavano voci di ragazzi giovani e ragazze, probabilmente allievi della scuola.

Era piuttosto difficile orientarsi, i sentieri erano intrecciati ma ben presto individuai un portone, probabilmente l'ingresso del collegio. L'organizzazione mi aveva detto di chiedere esplicitamente del preside Cross, del quale mi era spesso capitato di leggere le imprese e sul quale avevo sentito storie da far rimanere a bocca aperta anche il più valoroso dei cacciatori.


Suonai il campanello appeso ad un filo posto alla destra dell'entrata ma dopo parecchi minuti non ricevetti nessuna risposta perciò decisi di entrare di entrare liberamente e provare a cercare da sola l'ufficio del signore Cross. Diedi una piccola spinta al portone il quale si aprì mostrandomi l'interno di quel palazzo tanto affascinante da fuori. 


Un corridoio lungo e completamente deserto si materializzò di fronte ai miei occhi, lo percorsi a passi svelti con il mio borsone da viaggio in spalla girando ripetutamente la testa a destra e a sinistra nell'intento di trovare qualcuno che mi potesse aiutare un minimo nella ricerca.

Probabilmente tutti gli studenti a quest'ora si trovavano a lezione nello stabilimento adiacente, cominciai a innervosirmi e a sbuffare, mi trovavo in un posto non sono totalmente estraneo ma nel quale non desideravo trovarmi. 

Odiavo con tutta me stessa tutto ciò che aveva a che fare con quegli essere immondi, avevo passato tutta una vita a studiare un metodo per come fermarli o semplicemente rispettarli ma era stata tutta fatica sprecata, il mio sudore di tanti anni di allenamenti e premi erano stati distrutti pochi mesi fa...

I miei pensieri furono interrotti bruscamente dall'odore di un vampiro, potevo percepirli a metri di distanza, era una delle tante doti che mi erano state insegnate nella mia casa in Europa.

"Ehi tu, che ci fai in giro a quest'ora? Scappi via dalle lezioni?! E perchè non indossi la divisa..''


Una voce alle mie spalle mi prese alla sprovvista! Di fronte a me era apparso un signore.. O forse meglio dire un ragazzo, avrà avuto all'incirca una trentina di anni. Aveva piccoli occhiali che lo rendevano più maturo rispetto alla sua età e una codina di capelli biondicci gli scendeva dietro alla nuca.


L'odore che avevo percepito pochi secondi prima non apparteneva a lui, mi ricomposi un attimo e gli tesi la mano destra:

''Ciao, sto cercando il Signor Cross, il mio nome è Evelyne Sparks..''

Lui mi interruppe nuovamente, questa volta preso dall'entusiasmo oserei dire:

''Evy!!! Ti aspettavo per stasera, Clara mi aveva comunicato che avresti preso un aereo solo verso il pomeriggio..''


Lo guardai stranita

''Ci conosciamo? E' per caso il segretario dell'accademia?''

Rise alle mie parole per qualche minuto di troppo.. Avevo detto qualcosa di talmente divertente? Negli ultimi tempi non lo ero mai stata, simpatica o ironica intendo, pensavo persino di essermi dimenticata come si sorridesse. Presto l'uomo si riprese e continuò:


''Cara mia bambina, sono Kaien Cross, piacere di rivederti, ammetto che sia lecito il fatto che tu non mi riconosca, in effetti sono passati parecchi anni da quando io e tuo padre ci siamo visti l'ultima volta a casa vostra..''


Ero incredula. Scioccata. Quell'uomo era Kaien Cross?! Ma sarebbe dovuto essere parecchi anni più anziano di mio padre ed invece.. Sembrava un ragazzino! Inoltre conosceva il mio papà, e quel ricordo per quanto io non lo volessi e cercassi di reprimerlo ogni volta, ogni maledettissima volta, scatenò un dolore lancinante nel mio petto per qualche attimo.

La sua mano si appoggiò alla mia spalla, lo guardai negli occhi e vidi l'unica cosa che avrei voluto non vedere: Commiserazione. Forse dovevo semplicemente abituarmici, per tutti ero diventata debole, distrutta e chissà forse anche inesistente. Ero cambiata in tutto ciò che avevo sempre disprezzato, da numero uno ero passata a niente. Al vuoto.


Apprezzai il fatto che Kaien non disse niente, non incrementò maggiormente il mio pessimo stato d'animo e esordì tutto raggiante:

''Che ne dici se andiamo a parlare nel mio salotto davanti a una bella tazza di te Evelyne? Dato che sei una ragazza, come dire speciale e non un'allieva del tutto normale, vorrei spiegarti meglio come funziona la nostra scuola ed ovviamente anche il nostro consiglio..''


''Certo.''

Risposi abbassando lo sguardo..




                                           °°°°°°°°°°°°°°°°




''Ecco cara, un te alla alle bacche di mora, da piccola lo adoravi''


disse Cross porgendomi una delicatissima tazzina realizzata sicuramente in porcellana raffinatissima, notai anche una piccolissima scheggia sul manico.. Un'amara consolazione era il fatto che non avevo comunque perso le mie abilità, notavo i minimi particolari di tutto ciò che mi circondava.


''Grazie'' 

Farfugliai prendendo in mano la mia bevanda.


''Evelyne..''


Iniziò il preside:


''Sarai sicuramente curiosa di sapere perchè tu sia stata mandata proprio qui, nella mia scuola. Il motivo principale è sicuramente il fatto che conosco molto bene tua zia Clara e tuo padre Edward era mio ottimo amico non che eccellente compagno di avventure. Quello che ti è successo è terribile e doloroso ma non devi rinunciare a tutto, sei nel pieno della gioventù e nel fiore della tua vita..''


''Lei non può capire.''


Dissi con tono piatto. Ogni tanto arrivavo a pensare di non avere nemmeno più un'anima, un cuore, un qualcosa che controllasse le mie emozioni, come se fossero scomparse, bruciate, demolite senza alcuna possibilità di rigenerasi.


Kaien non si fermò lì come pensai ingenuamente:


''Sì che posso, tutti, ciascuno di noi all'interno del consiglio degli hunters ha perso qualcuno per mano di vampiri. Alla maggior parte di noi è stato portato via qualcuno a cui tenevamo ma non bisogna mai gettare la spugna cara mia bambina, mai. Soprattutto non dovrebbe farlo un talento come te, tu potresti fare la differenza in un ambito come questo.''



Lo guardai neglio occhi. Era sincero.


''Ed è per questo che appena ho saputo la notizia ho richiesto che fossi portata qui. Voglio che tu entri a far parte dell'accademia ed ufficialmente partecipi al consiglio. Parteciperai alle lezioni giornaliere con tutti gli altri studenti, ti verrà data una camera qui nel mio stabilimento e non nel dormitorio poichè di notte svolgerei il lavoro di guardiana davanti all'edificio della Night Class. Avrai sicuramente sentito parlare di come funziona il sistema studentesco di questa scuola..''


''Sì ho letto parecchi articoli all'organizzazione a Londra, il suo è considerato un sistema innovativo e invidiabile ma a parer mio è solo un gesto avventato ed imprudente. Ammetto che apprezzo già il fatto che non ospiti mostri di livelli inferiori ma si limita ai nobili..


Lo interruppi io questa volta e notai una nota di disapprovazione sul suo viso ma la ignorai, il mio pensiero non poteva essere cambiato nè influenzato da nessuno.


Mi guardò di nuovo con quello sguardo di dolcezza malinconica, come se fossi io quella accecata dalla vendetta e non lui il pazzo che credeva in un mondo di condivisione tra umani e vampiri.



''Parleremo ancora mia cara, una volta a settimana ci incontreremo qui per discutere di tutto ciò che desideri o che riterrò oppurtuno. Fra poco dovrebbe arrivare mio figlio, è con lui che lavorerai come guardiana, ti spiegherà tutto il necessario a partire dalle basi, anche se sono convinto che tu sia più che preparata..''


In quel preciso momento qualcuno bussò alla porta. L'odore di pochi minuti prima era tornato ed era molto più vicino! Che fosse un'imboscata?! Possibile che Cross non sentisse nulla..


''Avanti!'' 


Disse senza alcuna preoccupazione.


La porta si aprì, ero girata si spalle ma avevo l'impressione che all'interno della stanza fosse entrato.. Sì ero certa che si trattasse di un vampiro.


Mi girai lentamente. Sono piuttosto convinta che in quel momento il mio sguardo fosse freddo, vuoto e acceccato dall'odio. 


''Zero questa è Evelyne, la ragazza di cui ti avevo parlato, figlia del grande Edward Sparks, ti spiace mostrarle la sua camera? Informala anche sugli orari e su..


Smisi di ascoltare le parole del preside, smisi per qualche millesimo di secondo di pensare a tutto, analizzai un centimetro della figura di quel ragazzo. Fissai ogni parte di lui, gli orecchini sull'orecchio destro, un tatuaggio sul collo poi mi fermai su qualcosa. I suoi occhi erano grigi, di un grigio ipnotico, malinconico, speciale.

 Mi guardava con insistenza anche lui. Ci squadravamo a vicenda, Cross era come scomparso dalla stanza ed io e quel ragazzo vampiro conducessimo una sfida personale.


Kaien finì il suo discorso ed io mi svegliai da quella condizione di trans in cui mi ero persa e lo stesso sembrava aver fatto il ragazzo di fronte a me.

Poi parlò:


''Piacere, sono Zero Kiryu, guardiano del dormitorio.. Vogliamo andare?''


Rimasi ferma, poi pensai per quali motivi ero lì. Dovevo onorare la mia famiglia, allenarmi per tornare in vetta, guarire le mie ferite.. Ma la ragione principale per cui mi trovavo all'Accademia era uno solo: i miei genitori erano stati uccisi senza pietà da un gruppo di fetidi e viscidi vampiri.



''Non lavorerò mai con questo essere.''




Furono le mie ultime parole.



NOTE AUTRICE:

Salve! Ho deciso di pubblicare questa storia perchè è da parecchio tempo che mi gira e rigira in testa! Vi assicurò che non vi deluderà e spero che riusciate ad entrare ed identificarvi in qualcuno dei personaggi! Recensite e date i vostri pareri! Spero vi piaccia così saprò se è il caso di continuare!
  
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