Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: Elysse Sickle    16/03/2014    4 recensioni
"Ormai è passato, non tornerà più"
"Lo so, ma mi ha segnato la vita.. adesso.. ho paura di innamorarmi e avvicinarmi ad un ragazzo!"
_________________________________
Lei:scontrosa, stronza, impotente, innamorata
Lui:innamorato, sorridente, forte
Bissogna ammettere di amare una persona, per voltar pagina ed essere felice, di nuovo.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Entrai di corsa nell'atrio della mia scuola. Anche oggi in ritardo, ormai i miei prof si sono abituati ai miei continui ritardi.
Svolto di corsa l'angolo del corridoio. Un ragazzo, si venne a buttare su di me, provocandomi gemiti di dolore.
Mamma mia, è la perfezione. Smettila di pensare cose stupide Lola.
 
"Hey, guarda dove cammini, testa di cazzo!"
 
"Scusa.."
 
"Scusa un cavolo.."
 
"Peró, anche tu.. corri in corridoio e giri così all'inporvviso. Datti una regolata.."
 
Irritata lo supero per continuare la mia strada.
 
"Comunque, sono justin!"
Senti urlare alle mie spalle. justin, che bel nome. Ok, sto delirando, devo davvero darmi una regolata.
 
"Non me ne frega niente!" Gli urlai, invece io.
 
Entrai in classe, ansimando e attirando l'attenzione di tutta la classe su di me.
Cercai con gli occhi la mia migliore amica Demi e mi sedetti accanto a lei.
 
"Hey lola, sempre in ritardo tu, eh?!" Mi disse ridendo e sistemandomi i miei capelli ormai spettinati e elettrizzati.
 
In realtà mi chiamo Miriam, ma tutti mi chiamano Lola,o semplicemente Lol.
Lo so, non c'entra un granchè con il mio nome, ma hanno iniziato a chiamarmi così i miei compagni, perchè rido sempre.
Ma adesso, penso non mi si addice più questo sopranome. Smisi di essere e di ridere come prima quando mio padre ci abbandonó, lasciando mia madre a prendersi cura di me, da sola. Adesso lei, per colmare il vuoto e distrarsi sta tutto il tempo a lavoro.
Sono diventata acida e stronza, anche a causa di un ragazzo, tempo fa..
Mi  promisi di non farlo più. Ho 17 anni. Gli occhi azzurri, capelli castani medio-lunghi con lo chatush, che ormai hanno tutte, e sono chiara di carnagione
 **
Finita la lezione di scienze, io e Demi ci incamminamo in corridoio, verso i nostri armadietti, quando una figura familiare si piazzo davanti a me. Ci risiamo.
 
"Scusa per prima" Disse quel ragazzo, con un sorriso imbarazzato. Wow, è proprio bello. Basta, subconscio di cacca!
 
"Bene, adesso levati dalle palle!"  

"Evviva la finezza!" Aggiunse ironizzando "Dai, ti ho chiesto scusa!"
 
"Dico sul serio, togliti dalle palle! ho da fare." Lo soppasai, nuovamente, tirandomi dietro Demi.
 
"Wow, lo conosci?" Disse meravigliata.
 
"No." Dissi io, invece, fredda
 
"Quel ragazzo è l'ottava meraviglia del mondo. È stato molto carino con te, perchè lo hai trattato male Lol?"
Mi prese l'avambraccio e mi fece voltare per guardarla.
 
"Non l'ho trattato male Demi! Mi conosci, cambiamo discorso che è meglio, va!" Dissi quasi irritata.
 
"A quanto pare si è appena trasferito da Washington.. suo padre è milionario.."Continuò lei.
 
"Ma vuoi cambiare discorso o no?" Rise.
 
Io e Demi ci conosciamo da quando avevamo 12 anni, quando mi sono trasferita qui a Londra. Lei è tutto per me, ma non riesco a dimostraglerlo. Lei mi ha aiutata a superare quella brutta esperienza, e se sono qui è grazie a lei ed è con lei che riesco a sorridere.
 **
Finite le lezioni, la invitai a pranzare da me, come succede spesso. Mia madre è sempre a lavoro, anche nell'ora di pranzo. Quel giorno non avevo proprio voglia di mangiare da sola.
Uscimmo dal cancello della scuola, quando si mise a piovere. Scoppiamo in una fragorosa risata, mentre una grande macchina nera si fermó davanti a noi. Si abbassarono i vetri scuri:
 
"Volete un passaggio?! Dai, sali è anche un modo per farmi perdonare!" Disse Justin, spostandosi la testa per farsi vedere.
 
"Preferirei morire di freddo che salire.."
 
Demi mi prese con forza dal braccio e mi scaraventó nei sedili posteriori di quella possente e profumata macchina nera.
 
"Sei molto gentile, grazie" Disse lei mentre prendeva posto affianco a lui. Si giró per farmi l'occhiolino accompagnato da un grande sorriso a 32 denti, e io gli mimai "giuro che ti uccido!"
 
Arrivati di fronte casa mia,saltai da quei sedili e scesi di corsa dalla macchina, senza ringraziarlo ne salutarlo, e mi diressi davanti la porta intenta ad aprirla.
 
"Grazie!" Disse, invece, Demi in modo cortese e gentile, salutandolo con un bacio sulla guancia.
 **
"Perchè sei così?!" Mi disse Demi, appena finito di mangiare.
 
"Così come?"
 
"Dai Lol, lo sai.."
 
"No, così come?"
 
"stronza!"
 
"Bhè, Grazie!" Dissi ironica.. "Non lo so.. forse per quello che era successo.." abbassai gli occhi al piatto, giocherellando con quello che era rimasto.
 
"Credevo fosse passata.."
 
"È difficile.. non puoi capire.. è qualcosa che ti segnia.."
 
"Dai Lola, non puoi far sempre così!"
 
"Lo so, ma non posso farci nulla.."





Ciao, sono ELysse. Grazie mille a chi legge questa ff. E' la mia prima ff, accetto tutte le critiche. Spero vi piaccia e scusate gli eventuali errori. Il 2° capitolo è in corso. Mille baci, grazie ancora.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: Elysse Sickle