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Autore: Shooting star    01/07/2008    3 recensioni
Esausti, si stesero sul pavimento freddo ancora con il fiato corto. Hanamichi lo osservava e abbozzo un sorriso, mentre Rukawa si puliva alcune gocce di sangue dalla bocca. Era questo l’unica forma di dimostrarsi affetto e questo Hanamichi Sakuragi lo capì quel giorno. Per lui Kaede Rukawa era un amico e Sendoh doveva stargli alla larga. SenRu/HanaRu
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Akira Sendoh, Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Parole dell’autrice: prima di tutto ringrazio a coloro che hanno rischiato la vita entrando qui.

Passando ad altro volevo dirvi soltanto che questa è la mia prima ff su Slam Dunk cioè sarà una vera schifezza XD ( anche per gli orrori grammaticali)

Va beh è solo un esperimento e poi io la vedo cosi il continuo della storia XP

Ps: rendete un’autrice felice e commentate please XD

Crazy for you

Per chissà quale motivo.

Per chissà quale motivo Kaede Rukawa si ritrovava sempre li ad aspettarlo.

L’orologio scandiva i secondi e lui continuava ad aspettarlo osservando di sottecchi quello stramaledetto orologio, poi senti il fischio del treno, osservò le porte aprirsi e la gente uscire, inizio a cercarlo tra la folla e lo vide mentre lui con tranquillità camminava.

Da quando era iniziato quel gioco?

Da quando Akira Sendoh non rappresentava più qualcuno da superare ben si qualcos’altro?

Decise che era meglio se per ora non rispondeva a quelle domande, non era ancora certo delle risposte.

Cosi decise di andarsene, che ci era venuto a fare poi in quella stramaledetta stazione?

Ma prima che lui potesse uscire fuori della stazione la mano di Akira lo fermò e lui per chissà quale motivo si sentiva felice, gli mancava l’aria insomma non riusciva nemmeno ad avanzare, lo osservò e gli chiese che cosa voleva, freddo come sempre.

Allora vide Akira con quel suo sorriso mentre gli lasciava la mano e gli proponeva un caffè che Kaede Rukawa accettava come sempre.

Si ritrovava cosi a dover parlare con lui ed stranamente quel parlare con Akira Sendoh non lo infastidiva.

-come mai ti trovavi in stazione?- chiese Akira la cui domanda però rimaneva senza risposta.

-ti mancavo?- chiese allora portandosi il caffè vicino alla bocca e sorridendo.

Anche questa domanda rimase senza risposta , Akira si alzò invitando anche l’altro ad alzarsi.

Uscirono fuori e Rukawa pensava ancora a quella maledetta risposta.

-ti va di giocare?- propose Akira sapendo che era l’unica soluzione se voleva conversare almeno un po’ con Kaede.

E lui accettava, accettava sempre di giocare con lui e cosi si ritrovavano a giocare e a sfidarsi.

Il sole si nascondeva tingendo di rosso le nuvole bianche; le onde del mare sbattevano sulle rocce facendo il loro solito rumore.

Il campanile segnava già le sette di sera, due studentesse chiacchieravano tornando a casa, un bambino rincorreva il suo cane e due ragazzi giocavano a basket in un parco dove gli unici rumori erano quello della palla , delle scarpe e dei respiri dei ragazzi che giocavano non tanto per divertirsi, ma piuttosto per vincere.

Perché per loro questo non era un gioco o almeno non lo era per Kaede Rukawa, che evitava il suo avversario, con grande facilità e correva verso il canestro.

Dopo il canestro si voltò verso l’amico che stanco lo guardava e sorrideva.

-20-19… sei diventato più agile Rukawa- commento l’amico mentre si avvicinava a Rukawa

-nh…non hai giocato seriamente- rispose l’altro raccogliendo la palla.

-hehe, ma no, dico sul serio sei migliorato rispetto all’anno scorso- rise l’altro

-tsk Sendo voglio la rivincita- disse Rukawa, non sopportando quel suo sorriso, quasi come se si stesse prendendo gioco di lui.

-hehe chiamami Akira- rispose Sendoh fermandosi proprio davanti a lui, mentre Rukawa teneva con la mano la palla sul suo fianco sinistro e osservava Akira.

Non era la prima volta che si incontravano, anzi tutto era iniziato per una coincidenza.

Si erano incontrati e avevano deciso di fare una partita amichevole loro due da soli.

E ora questo era un altro del loro incontri casuali perché Kaede era alla stazione e casualmente si era ritrovato con Sendoh .

Ma era poi vero che era andato casualmente in stazione, non si era informato bene il giorno prima di quando sarebbe arrivato quella persona?

Il sole si era già nascosto lasciando via libera alla oscurità ora erano i lampioni che illuminavano quel luogo dove due ragazzi si trovavano l’uno di fronte all’altro.

-ci rivedremmo domani Akira - disse Rukawa sorpassandolo, non sopportava dover fuggire,ma si ritrovava a farlo sempre e per chissà quale motivo quando lo lasciava si sentiva strano.

Sendoh lo fermò prendendolo della mano , quel contatto era piacevole , troppo piacevole a dire il vero, ma kaede Rukawa non poteva accettarlo, non poteva farlo perché lui era ancora confuso e questo contatto lo confondeva ancora di più.

Voleva liberarsi da quella stretta, ma sendoh lo teneva ancora, allora sbuffo e girò la testa per chiedergli qualche spiegazione , ma non poté farlo poiché Akira agì e lo baciò.

Un bacio casto, nulla di che, ma per chi sa quale motivo Rukawa non reagì, anzi si lascio trasportare dal bacio.

  
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