Fanfic su artisti musicali > Robbie Williams
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Autore: RainAndFire    16/03/2014    2 recensioni
Prima FF su Robbie :3
Era stanco. Spossato. Esausto. Non solo fisicamente, anche nell’animo. Gli ultimi mesi lo avevano sfinito. Aveva lavorato molto per il nuovo album: sei nuove canzoni, alcune cover. Non poteva non essere soddisfatto del suo lavoro, ma sentiva che gli mancava ancora qualcosa per essere felice.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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17 Settembre 2014, Rod Laver Arena, Melbourne (Australia)

 

Robbie sospirò. Era da mesi che non faceva altro che pensare a Julie. Riusciva a non pensare a lei solo quando era con sua moglie, con sua figlia.

Era confuso. Amava Ayda, ma non riusciva a smettere di pensare a quella ragazza.

L’aveva stregato. Era completamente pazzo di lei.

Sì, pazzo, pazzo era la parola giusta. Quando pensava a lei, il buonsenso andava a farsi un giretto.

“Okay, calma Robbie.” si disse “Ce la puoi fare.”

Si stiracchiò per bene prima di appropinquarsi verso il palco. La folla lo acclamava.

“Ladies and gentlemen, Robbie Williams!”

Si stampò in faccia il suo miglior sorriso e corse verso il microfono.

Iniziò cantando ‘Swings Both Ways’, poi si esibì con ‘Go Gentle’ ed alcuni fan avrebbero giurato di avere visto una lacrimuccia scendere lungo la sua guancia sinistra.

“I wrote this song for my daughter. I just wanted to say that she’s turning two tomorrow and that I love her everyday more.”

Finì lo show perso nei suoi pensieri, fece parecchi errori, ma non gliene importava molto. L'importante era che i suoi fan si fossero divertiti.

Si dilungò un po' a salutare la folla, poi si avviò verso il camerino.

"Hey," disse "che cosa ci fai qui?"

"Ho il biglietto per il backstage."

Robbie guardò la ragazzina stranito.

"Che c'è, non posso andare ad un tuo concerto?"

"Figurati."

"Ah, a proposito, ho comprato il CD alla fine."

La porta si aprì in quell'istante.

"Buonasera a tutti." disse nientepopodimeno che Gary Barlow.

"Oh, Robbie, non mi presenti la tua amica?"

Robbie alzò gli occhi al cielo.

"Julie, questo e Gary, Gary questa è Julie."

"Ho il biglietto per il backstage" insistette la ragazza "anche se con quello del concerto mi è costato quasi tutto il mio patrimonio."

"Non pagavano tanto le modelle una volta?" chiese Robbie.

La ragazza arrossì.

"Ti ho detto che ho solo iniziato come modella. Ora disegno vestiti. Solo che non piacciono a nessuno."

Robbie ispezionò la ragazza da capo a piedi.

"Secondo me sono belli. Mi piacerebbe vedere i tuoi disegni." disse Robbie, senza pensare.

"Bene, a cosa ho diritto con il biglietto del backstage?" chiese la ragazza.

"Sapessi!" esclamò Gary "Hai Robbie a disposizione... Sotto ogni aspetto."

Lo sguardo dell'uomo non nascondeva una certa malizia.

'Oddio, questo è Gary Barlow?' si chiese Julie.

"No, a parte gli scherzi, dovrei parlarti Robbie."

"Scusa un attimo, Julie."

I due si appartarono in un angolo e confabularono per qualche minuto, poi Robbie prese la giacca e si accinse ad indossarla.

"Ti va di uscire a cena con me?"

"A cena?" chiese Julie, perplessa ed imbarazzata.

"Sì, è un po' tardi, lo so... Hai già mangiato?"

"No."

"Allora accetta il mio invito. C'è un ristorantino qui vicino in cui potremmo mangiare anche adesso. Per me apriranno."

"Sei Robbie Williams, non Freddie Mercury." replicò la ragazza.

"Freddie Mercury?"

"L'unica persona per cui si potrebbe tenere aperto un ristorante oltre l'orario di chiusura, a mio parere."

"Quindi ti piace parecchio..."commentò Robbie.

"È il mio idolo. Anche se è morto, sarà sempre nel mio cuore."

"Beh, direi che avremo molti argomenti di conversazione."

"Intendi dire: musica, musica e musica?"

Robbie sorrise.

"Esatto."

Arrivarono al ristorante che stranamente era ancora aperto e si sedettero in una saletta che, Julie era sicura, Robbie aveva prenotato prima di uscire dall'arena.

Robbie ordinò un brasato con un contorno di purè, mentre Julie scelse una delicata crema di zucca.

"Vuoi tenerti leggera?" chiese il cantante.

"No, sono vegetariana."

"Oh." fu tutto quello che disse Robbie.

Seguirono un paio di minuti di silenzio durante i quali i due si guardarono intorno un po' spaesati.

"Quindi sarà un po' difficile portarti fuori a cena prossimamente." disse Robbie dopo un po'.

La ragazza arrossì.

"Perché, hai intenzione di portarmi fuori a cena un'altra volta?"

"Un'altra volta, due, tre volte. Anche di più." replicò Robbie.

Un cameriere arrivò ad allentare il memento di tensione creatasi tra i due clienti portando su di un vassoio i piatti che erano stati ordinati.

Mangiarono con calma ed in silenzio.

Alla fine del piatto Robbie si pulì la bocca picchiettando con il tovagliolo e prese un respiro profondo.

"Senti..." iniziò.

"Sì?" chiese la ragazza, smettendo di mangiare per ascoltarlo attentamente. Il tono non prometteva nulla di buono.

Il cantante prese un altro respiro e parlò tutto d'un fiato: "Ti va di venire con me in albergo?"

"Che tipo di proposta è?" chiese la ragazza con uno sguardo quasi d'intesa.

Robbie sorrise e si accinse ad alzarsi ma fu fermato a metà strada.

"Non ti ho detti di sì."

"Ti prego Julie..." iniziò lui, ma fu zittito.

La ragazza si alzò e si mise davanti a lui, lo fissò con uno sguardo tra il furbo ed il malizioso. Cinse il petto di Robbie con le braccia e posò le sue labbra su quelle dell'uomo, che, dapprima sorpreso, ricambiò e volle approfondire il bacio. Da un bacio a stampo divenne un bacio con la lingua pieno di passione. Il cantante mise le mani sui fianchi della ragazza e la strinse a sé.

Dopo un po' Julie si staccò dall'uomo, non senza uno sguardo di disapprovazione da parte del cantante.

"Ti va bene come risposta?"

Robbie sorrise e unì di nuovo le loro labbra, tenendo il viso della ragazza tra le mani.

"Andiamo nella tua stanza d'albergo." disse la ragazza, senza fiato.

Dopo il viaggio in macchina che durò qualche interminabile minuto -Robbie aveva chiamato l'autista- arrivarono finalmente in albergo, il cantante prese le chiavi e si fiondarono in ascensore.

Robbie la fece appoggiare contro la fredda parete di metallo dell'ascensore e prese a baciarle il collo.

"Robbie..." sussurrò lei "Avevi intenzione di farlo fin dall'inizio?"

Il musicista si bloccò un attimo, preso alla sprovvista.

"Mi piaci fin da quando ti ho vista la prima volta." rispose.

Arrivarono al piano a cui c'era la stanza di Robbie e l'uomo la prese in braccio. Il cantante arrivò davanti alla porta e tentò di infilare le chiavi, ma non ci riuscì, allora rimise a terra la ragazza e riuscì finalmente ad aprirla. Fatto questo, la ragazza buttò le braccia al collo di Robbie e cinse i fianchi del cantante con le gambe riprendendo a baciarlo. Robbie si chiuse la porta alle spalle e brancolò verso la camera da letto, non vedendo dove andava, ogni tanto sbattendo contro i muri, preso dalla frenesia della passione.

Finalmente arrivarono alla camera e Robbie depose la ragazza sul letto, mettendosi sopra di lei.

 

NOTA DELL’AUTRICE:

I’m back! Mi scuso per il ritardo, visto che avevo promesso di pubblicare il giorno dopo, ma non è stato un bel periodo. Mi scuso per eventuali errori ortografici o di contenuto, ma alla fin fine è solo una FF, no? XD Bene, ditemi se secondo voi è troppo presto. Bye-bye.

  
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