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Autore: lu_lucy    17/03/2014    3 recensioni
Un incontro che segnerà il destino di Christian Grey ed Anastasia Steele.
Lei ha già un ragazzo, lui ha già una donna!
Ma quando in mezzo ci si mette il destino, insieme a tante complicazioni, niente può fermare il nascere di una storia d'amore ...
"E mi persi, mi persi nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nella tua anima, mi persi in te per ritrovare me, le mie emozioni, il mio cuore, la mia vita."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHRISTIAN

Sono distrutto…Mia moglie è distrutta.
Mi odia. Non mi vuole più. Ed è tutta colpa mia.
Sono passati 10 giorni dal mio viaggio a New York. Dieci giorni da quando mia moglie non mi guarda in faccia, dieci giorni da quando non mi bacia, dieci giorni da quando pensa che io l’abbia tradita con Elena.
La sera del party con degli azionisti a New York mi sono stupito nel vedere Elena. Insomma, non la vedevo da mesi. Mi ha chiesto di fare due chiacchiere ed io ero un po’ provato dalla notizia appena ricevuta da parte di Ana. Così abbiamo iniziato a un po’ a bere e quando Elena, molto sfacciatamente ha iniziato ad abbassare la zip del suo volgarissimo abito, subito ho rimesso le distanze tra di noi. Ho capito a che gioco sta giocando: vuole, di nuovo, farmi lasciare con la mia Ana. Ho spiegato ad Elena che deve starmi lontano e che io ci tengo a mia moglie più della mia vita. L’ho lasciata sola, seminuda, ed ho fatto preparare Charlie Tango per tornare a casa da mia moglie.
Sono stato un coglione ad essere così freddo con lei quando mi ha detto di essere incinta. Certo, è stato uno shock. Anche se Gioia è praticamente mia figlia, è diverso. Questa volta dovrò veder nascere un bambino, dovrò stargli accanto fin dai primi attimi. Ed è per questo che ho paura, non so se sarò un buon padre. L’interfono del mio ufficio squillo. Rispondo bruscamente “Andrea, cosa c’è?”
“mi scusi signor Grey, c’è qui la signora Lincoln che vuole vederla”
Sbuffo.
“Falla entrare”.
Quando Elena entra nel mio ufficio non mi scompongo nemmeno dalla mia scrivania.    
“Christian, non mi saluti nemmeno?”
“Ciao Elena. Che vuoi?”
“Ma come siamo acidi stamattina”
Le lancio un occhiataccia.
“Ripeto. Cosa vuoi?”
“Sta calmo Christian” dice accomodandosi sulla poltrona “Volevo solo vedere come stavi.”
“Ti avevo detto di starmi lontano. Cosa non ti è chiaro?”
“Io non riesco a starti lontano”
“E a me non importa un accidente. Fatti una vita. Migliore di quella che hai. Io me la sono rifatta, e non ringrazierò mai abbastanza Dio per avermi fatto incontrare Ana, mia moglie!” scandisco bene le ultime parole.
Lei non sa cosa dire.
“ora ,per cortesia, Elena. Ho da fare”.
Lei, come se non mi avesse per niente ascoltato si avvicina a me e cerca di baciarmi.
La respingo in malo modo.
“Elena…và via!!!”
“Christian, non finisce qui”
Mi avvicino con aria di sfida.
“Oh si..invece finisce e come. È finita già tanto tempo fa, nel momento in cui ho conosciuto Ana.”
Mi guarda per qualche secondo e poi finalmente se ne va.
 
Quando entro nella nostra bellissima villa mi accorgo che Ana e Gioia non ci sono.
“Gail, dove sono Ana e Gioia?”
“Mr Grey, dovevano passare dalla cioccolateria per dare una mano ad Elisabeth e poi dovevano recarsi a fare la spesa. Mrs Grey voleva farla lei oggi. Ho cercato di convincerla ma…”
“Non preoccuparti Gail. Taylor, io vado al supermercato da Ana.”
“Vuole che venga con lei signore?”
“No, grazie. Non preoccuparti”.
 
Nel parcheggio del supermercato vedo la sua auto. Faccio un sospiro di sollievo, per fortuna è qui.
Con Elena in città non si sa mai.
Sto per scendere dall’auto quando vedo Elena avvicinarsi alla mia bambina. Immediatamente apro lo sportello. Dopo qualche secondo vedo Ana, bellissima anche con un semplice jeans, correre verso  nostra figlia e la vedo bloccarsi nel momento in cui vede Elena. Così decido di andarle incontro.
 
ANA
Quasi mi viene un colpo quando vedo la mia bambina parlare con….ELENA!!!
“Oh… Miss Steele, ops… mrs Grey. Da quanto tempo”
“Gioia, perchè ti sei allontanata?”Dico abbracciandola “Non farlo mai più”
“Scusa mammina. Ma quetta tignola mi ha detto che è un’amica di papy”
“Amore…ma tu non la conosci e non devi avvicinarti agli sconosciuti.ok?”
“Va bene mammina. Scusa” le lascio un bacio sulla testolina.
“Signora Lincoln dovrei pensare che sia una casualità aver incontrato prima Jack Hyde nel supermercato e poi lei qui fuori?”
“Oh” fa la finta stupita “Hyde  è in città?”.
La guardo in malo modo. Sono certa che i due sono qui insieme.
“Come sta Christian? L ‘ho trovato più bello che mai, non trovi anche tu?”
La rabbia mi esce dai capelli e mi inizio ad agitare.
Sto per rispondere quando ho un leggero mancamento.
“Mammina cos’hai?”
“Niente tesoro, andiamo a casa”
Sto per incamminarmi ma un altro mancamento mi colpisce in pieno. La nausea sale e la testa mi gira. Il mio puntino mi fa questo effetto.
“Mrs  Grey… ci rivedremo presto. Molto presto.” Mi sembra una minaccia.
Mi sto per incamminare verso la mia auto quando vedo mio marito venirmi incontro.
“Papyyyyyyy” Gioia gli corre incontro.
Inizio a vedere tutto appannato.
“Christian”riesco solo a dire e svengo.

Quando apro gli occhi sono su un lettino di ospedale. Oddio. Metto una mano sulla mia pancia ancora piatta. Il mio bambino.
“Ana” mio marito, tutto trafelato e preoccupato mi stringe a sé.
Mi hai fatto prendere un colpo.
“Cosa è successo?”
“Sei svenuta. Il nostro bambino per fortuna sta bene. Il dottore dice che non devi agitarti e non devi fare assolutamente sforzi. E….avremo un maschietto”.
Rimando a bocca aperta. Christian ha detto “il nostro bambino per fortuna sta bene. È un maschietto”. Allora vuol dire che anche lui lo vuole questo bambino.
Scoppio a piangere.
Lui mi afferra il viso tra le mani.
“Shhh… andrà tutto bene amore. Perdonami per il mio comportamento, ma avevo paura. Paura di non essere pronto ad essere un buon padre. “
“Christian, cosa dici. Tu sei un ottimo padre per Gioia. E lo sarai anche per nostro figlio. Un maschietto!”
A proposito… dov’è mia figlia?
“Dov’è Gioia?”
“Non preoccuparti. È con mia madre”.
Tiro un sospiro di sollievo.
“Christian, oltre ad Elena ho incontrato anche Hyde nel supermercato.”
“Stai tranquilla amore. Non ci pensare più. Mi occuperò io di loro.”
“Ma tu …?”
Come se mi avesse letto in mente mi risponde.
“Ana, non ti ho tradita. Non potrei mai. Tu sei la mia vita.”
E detto questo finalmente mi bacia. Dopo dieci giorni di oscurità vedo di nuovo la luce nella mia vita.

 
  
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