E' una settimana che sono esaltata per oggi e me ne scordo.
Mi faccio compatimento (?).
Non sono riuscita a tirare fuori di meglio in 20 minuti ma devo assolutamente andare.
Mi scuso per gli errori di fretta e spero vi piaccia questa cosa. AUGURI A TUTTI VOI oltre naturalmente a Felì e Lovi!








Romano sbuffò contrariato per l'ennesima volta. Perchè caspita si era lasciato convincere da Feliciano a scendere dal letto quella mattina?
I loro superiori gli avevano pure lasciato il giorno libero per il loro compleanno.
E la cena con le altre nazioni l'avrebbero avuta la sera.
E allora perchè andarsi ad umiliare pubblicamente in piazza mostrando il volto?
Tanto nessuno sapeva che giorno fosse oggi.
Veneziano per dimostrargli il contrario si avvicinò all'ennesimo pedone e con voce allegra gli chiese.
"Scusi, sa che giorno è oggi?"
E all'ennesima risposta "Il 17 marzo, basta guardare sul giornale." ritornò dal fratello.
"Vedrai che il prossimo se lo ricorderà!" ma non sembrava molto convinto neanche delle proprie parole.

Romano faceva finta che non gli importasse, ma non era vero.
Era orribile quando nessuno si ricordava il loro compleanno.
E proprio per questo sapeva esattamente come il settentrionale si stesse sentendo in quel momento.
"Vedrai che il prossimo se lo ricorderà."
Provò a consolare il fratellino con le stesse parole che aveva usato poco prima.

Veneziano però scosse la testa.
"Non è vero." e una lacrima solitaria gli solcò il viso.
A Romano si strinse il cuore.

E afferrando saldamente la mano a Feliciano lo riportò in strada.
Ma che cazzo andava pensando?
Ma che razza di disonore c'era in quel giorno?!

Era il loro fottutissimo compleanno.

"Ma Lovi, è tutto il giorno che giriamo e non cambierà nulla continuare."
Al maggiore parve di rivivere quel giorno lontano quando aveva detto quelle esatte parole al fratellino che gli aveva risposto semplicemente.
"Ma stare insieme ci rende felici."

E allora si diede una mossa. Si districarono tra i pedoni fino ad arrivare ad un semaforo.
Magari in centro sarebbe stato più facile.

Al verde scattarono in avanti  andando in contro ad un gruppo di ragazzi rumorosi.

Una sola persona, magari un vecchio con una bandiera sgualcita sul davanzale.
Una locanda isolata che doveva coprire un buco sul muro e aveva usato il tricolore...

Il gruppo di ragazzi si fece più vicino e i fratelli Vargas iniziarono a distinguere i loro discorsi.

"Giuro che se mi rispondi ancora 17 marzo alla domanda che giorno è oggi ti lancio qualcosa!"
Urlò una ragazza davanti agli altri.
"Ma non lo so ti ho detto."
"E' l'unità d'Italia coglione!"

Veneziano e Romano si bloccarono in mezzo alla strada.

Si girarono verso la ragazza che aveva parlato.

La videro indossare il tricolore a mo' di scialle.

Un clacson suonò risvegliandoli.
E Veneziano urlò "Se ne sono ricordati!"
Romano semplicemente sorrise.
Magari l'anno dopo non si sarebbe fatto così tanti problemi.
E forse a ricordarlo sarebbero stati di più.