Eroe.
 

L’abitazione della famiglia Odair era situata in un posto del Distretto 4 chiamato “villaggio dei vincitori”. A Finnick risultava incomprensibile quel nome. Si chiedeva spesso perché viveva in un posto con un nome così. Tuttavia, anche solo saperlo lo faceva sentire orgoglioso. La mamma gli aveva spiegato che “vincitore” era una bella parola. Significava che lui era forte, che aveva fatto qualcosa di bello, anche se non gli aveva detto precisamente cos’aveva fatto di tanto importante.
Si avvicinò alla mensola, che si trovava nel salotto di casa sua. Vi era appoggiata una cornice, contenente una foto. Raffigurava un giovane uomo. Capelli color bronzo, occhi verdemare, pelle abbronzata. Gli assomigliava proprio tanto! Il ragazzo guardava nell’obiettivo sorridendo felice e spensierato.
«Chi sei tu?», domandò il piccolo all’immagine, come se si potesse muovere da un momento all’altro. Eppure, quella rimase ferma. «Rispondi!», esclamò.
«Cosa fai, Finn?»
Sua madre si avvicinò e lo prese in braccio. Finnick la guardò corrucciato. «Chi è?», chiese indicando l’immagine. Guardò il volto di sua madre. Per un attimo, esso si rabbuiò. Il bambino temette che fosse successo qualcosa per colpa sua. Forse non poteva guardare quella foto perché alla mamma dava fastidio.
«Quel ragazzo si chiama Finnick», rispose. Il piccolo fece una faccia stupita. Aveva il suo stesso nome, quel ragazzo. Non aveva mai conosciuto nessuno che si chiamasse Finnick, come lui.
«Finnick? Come me?»
Sua madre rise. «Sì, Finnick come te!»
«E perché si chiama come me?». Iniziava ad infastidirsi per davvero. Tutti quei misteri non gli piacevano.
«Lui era tuo padre. Si chiamava Finnick ed era un vincitore. Anzi, ti dirò di più. Lui era un eroe».
Il bambino si tranquillizzò. Quindi, quello era il suo papà. E il suo papà era un eroe. Quindi, se avevano lo stesso nome, anche lui era un eroe? Un eroe come i protagonisti delle storie che gli raccontava la mamma?
«Se lui si chiamava come me ed era un eroe, allora lo sono anche io», affermò. Sua madre lo posò a terra, carezzandogli la testa.
«Lo sei, infatti. Sei il mio piccolo eroe». 

Partecipante alla - Un anno colmo di prompt - challenge.

Paola's corner

Un giorno la smetterò di scrivere storie su Finnick, Annie, loro figlio e il Distretto 4. MA NON E' QUESTO IL GIORNO, dico bene, Aragorn? 
Insomma, è un altro tentativo di fluff. In questi giorni sono tenera. Non chiedetemi perché. Fatto sta che ora devo studiare, recensire e vattelapesca, non ho voglia di far niente. 
Direi che scappo, perché il buon Francesco Petrarca mi attende. 
Grazie davvero a chi leggerà/recensirà/vomiterà dopo aver letto. Che gggggioia ♥
Baci, abbracci e tante gocciole a voi!
Paola. :)

THIS IS SPAAAAM. 
Schiuma di mare { Doppia drabble ♥ Odesta }: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2504386&i=1
Di amori, amicizie e altri affetti { Raccolta di one-shot}: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2468717&i=1
Hurricane of fire { Long ♥ Settantatreesimi Hunger Games }: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2416360&i=1