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Autore: TastemyMarsBar    17/03/2014    3 recensioni
A farla piangere erano i mille modi in cui sarebbero potuti essere felici. Rose piangeva le possibilità che le erano sfuggite di mano.
Rose Tyler immagina un futuro per lei e il Dottore, un futuro impossibile...forse.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Rimpianto.

 

 

 Pensò: ora vado a salutarla di nuovo. Poi subito si corresse: no, gli addii non si ripetono, la prima volta sono romantici, la seconda noiosi, la terza ridicoli o tragici. (S. Benni)

Tutto il tempo e lo spazio di questo e mille altri mondi ruotavano attorno a loro, li tenevano distanti e destinati ad esserlo.
Eppure Rose non piangeva la lontananza, non piangeva l’assenza: molto più di quell’addio, molto più delle sue mani che scivolavano e lasciavano la leva, molto più di quel muro tra i mondi, a farla piangere erano i mille modi in cui sarebbero potuti essere felici. Rose piangeva le possibilità che le erano sfuggite di mano, come mille gocce di pioggia assorbite dall’arido deserto.
Un sorriso eterno nell’erba di Nuova New York, rotolare abbracciati sulla azzurra spiaggia di un pianeta lontano, un bosco.
Avrebbe voluto passare un giorno con il Dottore in un bosco, immersi nel verde e nel silenzio degli alberi, per una volta solo loro due: niente alieni, niente spiriti o fantasmi o strani robot, niente cavalli o uomini immortali. Per una volta!
Aveva già immaginato con precisione la scena: l’avrebbe fatto salire in auto e lo avrebbe bendato. “Oggi ti porto io all’avventura!”. Poi avrebbe guidato per chilometri e chilometri, facendo giri e involuzioni nella speranza di fargli perdere l’orientamento. Fermata l’auto, gli avrebbe aperto lo sportello e l’avrebbe preso per mano. “Allons-y!”, e poi vedeva con chiarezza la terra morbida sotto i piedi, forse umida per la pioggia di un giorno prima, ne sentiva l’odore mischiato a quello di legno e di erba. Avrebbe steso un telo per terra e l’avrebbe fatto sedere, e lui avrebbe chiesto cosa stesse succedendo.
Allora si sarebbe seduta accanto a lui e gli avrebbe sciolto la benda, per poi baciarlo.

L’opportunità di un bacio, questo è ciò che voleva.
Questo è ciò che non avrebbe mai avuto, ciò per cui continuava a piangere ogni notte sperando che il Dottore le comparisse in sogno un’altra volta – sperando che questa volta tornasse per restare.
Notte dopo notte sognava quel bosco verde e quel bacio impossibile, notte dopo notte sentiva la sua anima piegarsi, sentiva il suo sogno infrangersi sotto i duri colpi dei secondi che passavano formando mesi di pianto.

 Poi, un giorno, si svegliò con un’immagine in mente, con una nuova speranza, una possibilità, un piano. C’era ancora l’occasione di vederlo, c’era ancora l’occasione di dargli quel bacio e non vivere di rimpianti: iniziò ad urlare. Giorno dopo giorno parlava dentro la sua videocamera, mandando i suoi segnali alla cabina telefonica blu che sognava ogni notte. Non è vero nulla, Dottore! Muoio dal giorno in cui sei andato via dalla mia vita, non va tutto bene, anche se tutto dovrebbe andare bene. Sono andata via dal mondo rimanendo in vita, e questo è il prezzo da pagare – questa è la mia morte.
Riportami in vita con un bacio.


Ritorno dopo un millennio di inattività e spero di potervi deliziare (?) presto con qualcos'altro, work in progress!

 

lezLililth

   
 
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