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Autore: AliceFoster    18/03/2014    3 recensioni
Le mani tozze scivolavano frenetiche sulla pelle candida, lasciando scie nerastre e marce sulla schiena immacolata. Le dita prive delle ultime due falangi, ad eccezione del pollice, artigliavano il corpo caldo con cattiveria, scavando solchi brucianti e maligni.
Abbiate pietà. Molta, molta, molta pietà per questa povera anima in pena.
Genere: Angst, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notine piccine piccio: non so se il rating va bene... Avvertitemi se mi sono sbagliata.

peLLe
 
Le mani tozze scivolavano frenetiche sulla pelle candida, lasciando scie nerastre e marce sulla schiena immacolata. Le dita prive delle ultime due falangi, ad eccezione del pollice, artigliavano il corpo caldo con cattiveria, scavando solchi brucianti e maligni.
Le braccia sottili sembravano sul punto di spezzarsi, la pelle grinzosa e grigia tesa sopra il lavoro dei muscoli, attaccate al busto prosperoso di una donna giovane, cucito sul il bacino scuro di un adolescente retto dalle gambe tozze di un bambino che non poteva avere più di tre anni. 
La schiena calda si muoveva convulsa sotto le sferzate roventi, mugolando gemiti sconnessi dalla bocca cucita con un punto di stura malmesso, lucido di pus infiammato. L’occhio spalancato lacrimava terrorizzato, l’iride verde supplicante; l’altro era ormai una cavità di sangue raggrumato che colava lento disegnando spirali sul profilo della guancia sporca. 
La creatura ghignava, le labbra carnose e rosee schiuse sui denti bianchi e perfetti, sotto il naso adunco e sottile, il profilo di un corvo che attaccava una carcassa. Le guance butterate erano tese sugli zigomi sporgenti, gli occhi bicromatci che lo fissavano pazzi. Il destro, azzurro ghiaccio sotto le ciglia lunghe, restava immobile davanti al suo dolore, mente il sinistro roteava mostrando ora i lampi gialli dell’iride, ora il bianco grumoso di sangue rappreso. 
- Mi sserve la tua pelle, ssi... Ssai, la mia ssta diventando vecchia... – Sibilò l’essere, continuando il suo lavoro frenetico sulla schiena del giovane. Staccò sottili strisce di pelle bruciata, rovente tra le dita tozze, lasciando in vista i muscoli spasimanti del ragazzo e se le avvolse sulle braccia sottili. La nuova pelle aderiva con la vecchia, attanagliandosi alle ossa fragili, quasi stesse indossando un vestito cucito su misura.
Il ragazzo piangeva, dimenandosi tra le corde che lo tenevano stretto, cercando nell’oscurità qualcosa che lo potesse aiutare, ma alla fine si arrese. Abbandonò il capo esausto sul marmo freddo e sudicio e chiuse gli occhi. 

Non avrebbe più lottato.



noTe dEll'AutRice ScleRaTa
Ok. Premetto che ho 38,5 di febbre, che per me che di solito sono un cubetto di ghiaccio equivale ad un 39,5 circa. Sono abituata a sclerare, ma questo... Decisamente è la febbre, deve essere così. *Convinta* 
Me n'è venuta in mente anche un'altra che metto per iscritto proprio adesso, così me la levo dalla mente che se non scrivo i miei scleri poi non ci dormo la notte. 
Sì, sono completamente pazza. Il numero del Procione Rosso è 013398456, è il mio ospedale psichiatrico di fiducia ma ho finito il credito, quindi per chi volesse essere così gentile di chiamarlo al posto mio...
Se non lasciate una recensione, anche piccina picciò, faccio uscire quel coso che mi sommiglia tanto al figlio/a di un titano di SNK e la regina di Kuroshitsuji e vi faccio spellare che ho bisogno di materiale per la borsetta che mi volevo fare. Dovrebbe venire carina, il colore e la consistenza della pelle mi sono sempre piciuti...
 
Au revoire, minna!^^
Alicchan
  
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