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Autore: Mr Apricot    18/03/2014    2 recensioni
Ecco (come da accordo), la risposta alla storia pubblicata da musike, dove vediamo la strana relazione tra il mogano ad Effie dal punto di vista di quest'ultima! Spero che vi piaccia!!
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Effie Trinket
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GLI AMORI PROIBITI DI EFFIE
 
Finalmente soli, amore mio...Non sai da quanto ho atteso questo momento...Io...tu...Noi...
Sarai stupito di me. Lo so, lo sono anch'io...

Tu non hai idea di tutti i tormenti, le passioni represse, i turbamenti, che mi hanno afflitto...Da quando? Da quando ti ho visto per la prima volta, amore mio.
Tu non lo puoi sapere, nessuno lo può capire, cosa voglia dire, essere me.

Fin da quand'ero piccola, sono stata viziata, coccolata, protetta, da tutti coloro che mi volevano bene. Cresciuta in quello che poteva essere un autentico Paradiso Terrestre.
Ma nessuno, in realtà, mi ha mai capito veramente. Nessuno capiva veramente cosa voleva dire avere un vestito rosa, da uno arancione o verde.
Non mi capivano, perché non mi volevano veramente bene, altrimenti mi avrebbero capita di certo.
Avrebbero capito la poesia, la bellezza che si nascondeva dietro ad una gonna color liquirizia accostata ad un maglioncino in pizzo dorato, di pantaloni blu e giacca a pois! Per non parlare poi dei merletti...Oh! I merletti!...Meravigliosa e sublime invenzione del Creato! Al solo pensiero sentii un brivido di piacere lungo tutto il corpo.

Peccato che nessuno abbia mai potuto comprendermi.

È stata dura all'inizio, certo, vivevo nel lusso, ma chi può capire la frustrazione, l'ansia, la paura...di non riuscire a trovare qualcosa di adatto da indossare?
I Tributi, forse? No...quei poveri sempliciotti non potranno mai capire cosa sia il vero dolore, la vera sofferenza, la sensazione di poter cadere nell'oblio...quando vedi una persona vestita tutta di giallo.

Gli uomini che mi hanno fatto la corte poi, non né parliamo! Tutti ricchi, altolocati, importanti; uomini di grande fama, uomini con grande personalità...chi vorrebbe un uomo del genere?
Come quel Presidente Snow, quando mi mise gli occhi addosso al Ballo d'Inverno...

Come ogni dannato anno, era stato nominato Padrino della festa. Io, dal canto mio, c'ero andata solo per accompagnare la mia amica Lousy, anche se avrei preferito di gran lunga andare alla Festa Precarnevale nella villa della signora Keth, un'altra mia cara amica. In fondo, ripensandoci ora sarebbe stato più appropriato andare alla Festa della signora Keth...Ricordo che all'epoca si era appena lasciato col marito, dal quale aveva ottenuto un mantenimento di circa cinque fantastiliardi all'anno. Poverina! Era praticamente come essere più poveri dei poveri accattoni stessi. Per fortuna si era resa conto di che razza di schifoso essere fosse suo marito, e l'aveva lasciato appena in tempo! Brava Keth!

Comunque, tornando a quello che stavo raccontando prima, me ne stavo tutta tranquilla a pensare assorta ai miei vestiti dentro gli armadi, che aspettavano solo di essere indossati da me, quando d'un tratto mi ritrovai il Presidente Snow. C'era anche Lousy con lui, e in quel momento capii il perché mi trovavo lì. Tutto apparve chiaro, come quando chiaro e nitido nella testa si delinea l'immagine dell'accostamento perfetto con le scarpe appena comprate.
Mi trovavo lì, e in seguito ne ebbi la conferma, perché il Presidente Snow si era invaghito di me. Cominciò a parlarmi, a lusingarmi, a toccarmi...ma io non potevo proprio concedermi. Mi aveva pubblicamente fatto un affronto con la sua manovra di corteggiamento spavaldo. Ricordo che c'era un piccolo, quasi invisibile, ricciolo bianco che, ribelle e impertinente, spuntava dalla sua acconciatura (fuori moda da qualche ora, all'epoca) rovinando l'armonia della sua figura e di tutta la festa!
Questa cosa non sarebbe mai accaduta dalla signora Keth!
Con molta calma e diplomazia, cercai di spiegargli la difficile situazione in cui si trovava, ma lui non riusciva a capire.
Rideva, non rispondeva, cambiava argomento!
Feci altri tentativi, ma lui non mi ascoltò mai.

Per cui... quando poi, verso il termine della serata, mi confesso i suoi sentimenti per me...semplicemente...lo insultai pubblicamente!
Mai in vita mia ero stata così denigrata e offesa!

A nulla poi valsero le sue scuse, i suo regali, le sue suppliche.
Non ne volevo più sapere!

Né di lui, né del suo abominevole ricciolo bianco!

Ma perché sto parlando di questo adesso?
Adesso che ti ho finalmente trovato, finalmente posso sentirmi completa.
Ti guardo avvolto nella notte, dove anche senza luce riesco a vedere la tua figura nelle tenebre.
Vengo a stendermi accanto a te, desiderosa di un'altra notte d'amore.
Tu nel sonno, cominci ad accarezzare la mia pelle.
Io mi sento mossa da brividi, completamente dominata da te.
Sospiro affannata, mentre ripenso alle prime che ci vedevamo, durante qualche festa magari.
Ricordo che ansiosa e col cuore in gola, ogni volta ti cercavo nella speranza di trovarti.
E tu eri lì, in seguito ho capito che era solo per me.
Ma io facevo la stupida, non volevo dartelo a vedere.
Tu poi, nel mezzo della folla, mi toccavi la mano senza farti vedere...come eravamo stupidi...e innamorati.

Come adesso.

Io e te...Mogano.
 
  
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