L' Insignificante ciabattava lentamente per i suoi contorti corridoi
come in una splendente Londra.
Inchinandosi alle proprie vergogne , ne definì con esse gli
opposti, cercandolì oltre finestre polverose.
Con le mani e con i piedi ne fece ritratti di zucchero che
fagocitò senza mai pulirsi la bocca.
L'Insignificante saltellava deliziosamente scomposto su ripidi e rozzi
gradini di falso cristallo.
Congedati con fare ridanciano i pudori, indossò numeri
ripetitivi e brillanti, accecandosi inconsapevolmente.
L'Insignificante correva elegante verso uno specchio, ammirando i
propri occhiali a forma di sole.
Regalandosi un sorriso preconfezionato, si voltò senza
rimorsi, vuote le tasche, chiudendo per sempre l'uscio di casa.
Incede sicuro l'Insignificante, e quasi ignora una mosca che gli sfiora
l'orecchio muggendo.
La scaccia stizzito, e lei lacrimosa è ancora più
brutta.
La di lui madre Stranezza, colorata nelle sue ombre, lo saluta delusa:
- Ora che sei morto, goditi il mondo -
Lo so, sto scrivendo
troppo! Ma non riesco proprio a fermarmi!
Ringrazio Ego me stesso ed io per le recensioni. Accetto volentieri le
critiche, le ritengo fortemente costruttive, e prego chiunque di non
esitare a presentarmene poichè desidero ardentemente
migliorarmi. A presto ^^