I tuoi occhi sono azzurri e limpidi come il cielo in estate.

L'ho sempre sospettato, ma ora lo vedo con chiarezza.

E fanno anche lo stesso effetto, portano buon umore e allegria.

Sei un bel pomeriggio di metà Luglio,

caldo, limpido, profumato e tranquillo.

Hai il profumo dei fiori, quelli appena sbocciati accanto al fiume, e l'odore tenue e caldo del sole sulla pelle e sui vestiti, 

e il tuo sorriso, che mi da pace, è così bello,  

come la brezza leggera, come l'acqua fresca, come il cinguettio degli uccelli, il tramonto imminente e il panorama.

L'erba verde di questo prato è morbida, si piega sotto i nostri piedi e traccia il nostro passaggio come una strada. E tu mi tieni la mano, e cammini davanti a me, mi aiuti, a modo tuo, a trovare la strada, tracciandola tu prima, per me.

Mentre mi tieni per mano e mi guidi, io mi lascio guidare, perchè so cosa c'è alla fine della strada.

Il tuo profilo, la tua schiena perfetta, le tue gambe, la tua pelle liscia, la barba del giorno prima, il collo, le labbra e i tuoi occhi, così simili a questa giornata.

Sei tu, e mai ho desiderato altro in questo modo così intenso, vero, impulsivo, urgente.

Affretto il passo e ti sono dietro, ti cingo le spalle e il petto, inciampiamo, tu ridi piano, quasi sospirando.

Mi accogli come fai sempre, e mi chiedo come possa mai esistere una dolcezza pari alla tua; 

respiro intensamente nel tuo collo, e l'estate mi travolge.

Tu mi travolgi.

Con le tue braccia mi avvolgi come una morbida coperta, e ridi ancora piano e divertito al tocco leggero delle mie mani sulla tua pancia, perchè hai sempre sofferto il solletico.

Mi baci, mi regali il tuo sapore, mi chiedi il mio.

Non sento vergogna, non sento colpe, non sento alcuna paura.

in questa sera d'estate, siamo come due fiori, nient'altro che due foglie che si sfiorano nella brezza, o due nuvole che si uniscono, due scoiattoli nella loro tana, due acquile che volano libere nel cielo...