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Autore: _EveEfp_    18/03/2014    0 recensioni
Come può farmi star bene, una cosa che può farmi soffrire da un momento all'altro?
Non lo so, e non lo capirò mai, ma devo continuare su questa strada perché non posso abbandonarti.
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Estate 2012 

Due anni. M che dico? Sono quasi tre.

Sono due anni che sono innamorata di un ragazzo otto anni più grande di me. Ma come dice il proverbio: 'L'amore non ha età!' 
Ed è così per davvero. L'ho conosciuto giocando a pallavolo, è il fratello di un dottore che lavora con mia mamma, ma alla fine ho scoperto che anche lui è un collega di mia mamma.

A primo impatto mi è sempre sembrato un ragazzo divertente, solare, simpatico e anche giocarellone. Quando l'ho conosciuto ero uscita da due mesi da una relazione importante, sapete, il primo amore, quello che non si dimentica, quello per cui perdi la testa, quello per il quale fai tutte le cazzate più possibili. Ho sofferto per quella storia, ma con l'aiuto dei miei migliori amici, sono riuscita ad andare avanti ed affrontare ciò che mi si prensentava dinnanzi ai miei occhi. 

Poi però è arrivato questo ragazzo misterioso. Di cui sapevo solo il nome, e il quale vedevo una volta a settimana, il giovedì con precisione, per giocare a pallavolo in un campionato estivo della mia società di pallavolo. 

Lui era lì ogni giovedì, con i suoi capelli sempre scombussolti, la sua solita maglietta nera e con i suoi pantaloncini, per non dimenticare il suo bellissimo sorriso, denti bianchi e perfetti.

Mi salutò con un abbraccio e chiedendomi come stavo, gli risposi e tornai a riscaldarmi per la partita. Iniziai ad attaccare contro il muro per riscaldare il braccio, ma poi lui si avvicinò e mi chiese: ' Ti va una partita all'asino?' Sorrisi e annuii... è il solito gioco che si fa alla parete con una palla attacando contro di esso senza fermare la palla. Vinsi, e a quel punto lui iniziò a scherzarci su. Era divertente. Stavo bene.

Era arrivata la finale di quel torneo, e per colpa delle vacanze mancavano i componenti della mia squadra. Dovevo risolvere la faccenda, o la mia squadra, o meglio la squadra di mia madre, avrebbe perso a tavolino. L'unica soluzione era quella di chiamare alcuni componenti e chiedere se potevano aiutarmi. Mia madre mi lasciò il suo numero ed io incerta, ed insicura composi il suo numero, e quando mi rispose rimase sorpreso, si perché non si aspettava la chiamata, poi da me! 

Quella sera facemmo una scommessa. Se avremmo vinto, lui doveva offrirmi un panzerotto. Amo i panzerotti, potre mangialri all'infinito. Vincemmo, scommessa vinta. Ma come potevo mettermi d'accordo con lui per avere quel panzerotto? Era impossinile, ero troppo timida per chiederlo.
La sera tornai a casa, ma verso il tardi mi arrivò un messaggio sul cellulare: 'Allora a quando il panzerotto?' 
Sul mio viso comparve uno stupido sorriso, il sorrido degli ebeti! 

Da quel momento la nostra relazione, la nostra amicizia iniziò a crescere man mano nel tempo. Più passava il tempo, e più io mi affezionavo. Però lui non poteva mai provare qualcosa per me come io facevo per lui. Era più grande, viveva in un mondo completamente diverso. Ed è per questo che mi sono rimboccata le maniche e per non soffrire ancora decisi di trascorrere la mia vita tranquillamente. Lui non mi cercava, non vedevo il perché io dovevo cercare lui. Mi sembrava di invadere la sua privacy, credevo di dargli fastidio.

Ma i nostri incontri settimanali non erano terminati, perché lui continuava a far parte della squadra di mia mamma che ancora tutt'ora si riunisce una volta a settimana e si diverte giocando a pallavolo. Lo vedevo, ma il nostro rapporto era cambiato decisamente. Amici, conoscenti, nient'altro. Però ogni volta che lo vedevo io provavo qualcosa che non riuscivo a spiegare nemmeno a me stessa.

Febbraio 2013

'Ehi ma che fine hai fatto non ti fai sentire più! Io ti devo ancora un panzerotto!' 

Sorrisi come sempre ricevendo un suo messaggio, era ritornato. Ma io non ero convinta di tutto questo, avevo paura di ferirmi ancora perché in quel momento stavo bene. Non volevo soffrire, volevo godermi la vita ed essere felice con i miei amici. Ma comunque continuai a rispondere hai suoi messaggi a sentirlo.  

Il mio problema è che mi affeziono troppo presto alle persone.  E ci sono ricascata. Mi piaceva, lui mi faceva credere che provava interesse per me, fin quando è sparito di nuovo ed io ho sofferto ancora. Ero testarda. 

Buio netto per quattro interi mesi. Non si faveva sentire, non lo facevo io. Ma a breve sarebbero iniziati di nuovo i campionati estivi. Non volevo iscrivermi per non vederlo, per non cascare di nuovo sul suo bellissimo sorriso, ma al mio migliore amico venne l'idea di creare una squadra tutta nostra. 
Ed ecco che tutto iniziava di nuovo. Però il problema è che questa volta sono cascata più delle altre. Abbiamo preso più confidenza, ho vinto altre scommesse, il che vuol dire più panzerotti, che ancora però tutt'ora non ha pagato, le uscite insieme, i divertimenti insieme. Fino ad una sera, credo la prima settimana di Settembre. Ero sulla panchina della palestra con mio cugino e mia cugina, e fremevo perché a breve sarebbe arrivato.  

Sento mia sorella che dice: 'E' arrivato.. solo che c'è una bionda con lui!'

Ricordo benissimo che gli risposi: 'Dai smettila so che è da solo!'

E lei: 'Mai stata più seria!'

Ed eccolo che entra con una ragazza bionda, davvero bella. E sorridono. E il mio cuore si spezzò in mille pezzi quando me la presentò e lei per tutta la sera non faceva altro che stargli addosso, perché lui per poterci stare insieme finse di farsi male la caviglia. 
Da quel momento era uscito uffuicialmente dalla mia vita. Basta, mi aveva ferito troppo. Andava tutto bene, perché rovinare di nuovo tutto? Da quel momento ero fredda, non potevo essere più la ragazza di prima con lui.

Era arrivato il giorno del mio compleanno. Lui una sera mi promise che del mio compeanno mi avrebbe fatto gli auguri , ma invece nulla. Ho aspettato fino alla mezzanotte, ma niente. 

 A Novembre  iniziamo a sentirci di nuovo, e allora a quel punto non c'è la faccio, ed essendo che mi da buca, perché doveva venire a casa ad aggiustare il mio pc, decido di dirgli ciò che provo per lui. Non lo vedo, so che dire di persone è meglio, ma dovevo togliermi questo groppo dalla gola, così con una scusa banalissima, cerco di farli capire ciò che provo per lui, e che lui è il ragazzo che voglio avere al mio fianco. Ma lui che fa?? O fa finta di non capire o non capisce sul serio. Ed io li mi arrabbio!

La settimana seguente lo incontro e sono talmente arrabbiata che non avevo nemmeo voglia di salutarlo. Lui mi chiede cos'avevo e io gli risposi dicendo che ero incazzata nera con lui. Insistette per sapere il perché ma dopo tanti giri di parole ci arrivò, e non mi diede nessuna risposta. 

Ma a notte fonda mi scrisse un messaggio dicendomi che aveva capito ma che non poteva farci nulla perché era fidanzato. Io a quel punto decisi di chiudere definitivamente. Avevo intenzione di farlo uscire dalla mia vita una volta per tutte. Ci scrivemmo solo per gli auguri di Natale, e di Capodanno e poi niente più. 

Però in questo tempo di ''pausa'' lui continuava a chidere a mia mamma se stessi uscendo con qualche ragazzo, se parlavo di lui.  Ed io non capivo il perché di tutto questo. Fino ad un mese fa.

Febbraio 2014

Un numero sconosciuto mi manda un messaggio su WhatsApp dicendomi 'Devi mangiare la carne'. Capisco che è lui dall'immagine di profilo. Scherzando gli dico di no, e lui a quel punto mi disse che questo numero non dovevo darlo a nessuno, perché nemmeno la sua bellissima ragazza bionda, odiosa da morire, sapeva di questo numero.

Iniziò a parlarmi dei loro problemi, iniziammo a vederci, fino al giorno di San Valentino, quando per la prima volta le sue labbra sfiorarono le mie e io mi sentii mancare la terra da sotto i piedi. 

Da quel momento ci sono stati altri baci, uno più appassionato dell'altro, altri divertimenti, altri scherzi, altri sguardi rubati. Ma nonostate tutto lui è ancora fidanzato con la bionda.

Ho paura, paura di soffrire. Se è tornato un motivo ci sarà. Ho sofferto troppe volte per lui, so che una parte di lui prova qualcosa per me, altrimenti non starebbe qui. So anche che se io faccio tutto questo è perché c'è un forte sentimento che mi lega a lui. A volte penso a quella sera d'estate dove mi invitò a ballare il lento insieme, e se chiudo gli occhi immagino di essere circondata dalle sue braccia e questo mi rilassa. 

Lui sa che c'è qualcosa da parte mia, ma io ho davvero bisogno di sapere se c'è qualcosa da parte sua perché ho bisogno di certezze che forse so che non arriveranno mai. 
Delle volte le persone tornanto in dietro quando sanno di aver perso qualcosa di importante, e se lui è tornato vuol dire che io per lui sono qualcosa.
Ho bisogno di sapere cosa. Ho bisogno di stare bene, ed anche se so che lui è il mio male, so per certa che dentro di lui c'è anche il mio bene. C'è anche la parte che può rendermi felice.
  
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