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Autore: cecchino_2028    19/03/2014    1 recensioni
Una festa di diciotto anni con gente ubriaca, un bagno e del rossetto su una camicia nera.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
- Questa storia fa parte della serie '365 stories'
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Aleida a questa festa dei diciotto anni non voleva neanche andare, anche perché lei e Giacomo non hanno proprio nulla in comune, se non la classe del liceo. Aleida è comunista da almeno due generazioni, ed in fondo si comprende già dal suo nome, i suoi – rivoluzionari – le hanno dato lo stesso nome della moglie e della figlia di Ernesto Guevara. Giacomo, invece, è l’emblema del nazifascismo, suo padre è anche tesserato con Forza Nuova. Si è rifugiata in bagno, così da sfuggire all’alcool che scorre nelle vene della metà dei maschi arrapati della sua classe; anche a lei piace bere, ma certe volte non sopporta quella stupida idea di passare il limite e divenire ubriachi in modo molesto. Giacomo è brillo, non ha bevuto abbastanza da potersi definire ubriaco, e sorride quando trova Aleida in bagno. La comunista dagli occhi azzurri e le labbra rosse odia Giacomo con tutte le sue forze, ma non può negare di amare la linea delle spalle o l’incavo del collo, quello a cui si appoggia per sentire il suo odore di One Million e nicotina. Quando Giacomo, dopo mezz’ora, esce dal bagno ha un bel sorriso sul volto ed una macchia sulla camicia nera, rossa come una bandiera rivoluzionaria.
 

   
 
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