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a song that I’m not sure about.
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Quante cose
possono accadere in un solo istante? Quanti cuori si spezzano dopo aver
battuto
più forte del previsto, esattamente come il mio?
Sì, insomma, prima sei lì a
dare il tuo primo bacio al ragazzo di cui dannatamente innamorata e poi
arriva
una meravigliosa bellezza più alta di te, più
intelligente di te, più simpatica
di te e urla “Sì, Austin, voglio essere la tua
ragazza!” abbracciandolo come se
io non fossi stata presente. Il solo pensiero di quei due avvinghiati
mi fa
venire la nausea.
Inutile dire
che ho letteralmente liquidato l’intera situazione, scappando
con una scusa
banale e inventata al momento che nemmeno ricordo, tanto era stupida.
Sono
scappata nel negozio di musica di papà e mi sono chiusa
nella stanza col
pianoforte. Era la prima volta, dopo un paio d’anni, che in
quella stanza ero
davvero sola. In genere c’era Austin con me, con quel sorriso
bianco sempre
presente sulle sue labbra carnose. Quelle labbra che, nemmeno
un’ora fa, erano
incollate alle mie. Non mi stupisco quando capisco d’aver
cominciato a piangere
e mi siedo subito sullo sgabello, improvvisando una melodia qualsiasi.
Le mie dita
scorrono da sole sui tasti, decidendo loro la canzone da suonare che,
alle mie
orecchie, sembra un reale capolavoro. Mi ritrovo a non apportare
modifiche nel
bel mezzo che la compongo e, più guardo quel foglio,
più capisco la sua
diversità da me. Le note sono ordinate, dritte, disegnate
perfettamente. Così
diverse da me, che sono un casino. È come se fossi io stessa
una canzone che mi
piace ma non mi convince, apportandomi modifiche su modifiche arrivando
così a
rovinare la decenza iniziale. Che forse sarebbe stata anche una
meraviglia, se
solo le avessi dato una possibilità.
Mi prendo la
testa fra le mani e, silenziosamente, piango ancora. Piango per la mia
vita,
per la poca stima che ho di me, per Austin, per la smisurata bellezza
della mia
rivale che ormai rivale non è nemmeno più.
Passo una
buona quintina di minuti a commiserarmi, odiandomi per ogni singolo difetto,
finché non
mi asciugo le lacrime, capendo che non è così che
devo comportarmi. Mi sono
sempre dichiarata una ragazza intelligente – anche se la mia
fobia spesso mi ha
fatto fare la figura della svampita – e devo cominciare a
comportarmi come
tale. Non è così che conquisterò
Austin, in fondo come posso piacergli se non
riesco a piacere a me stessa?
L’unica
cosa
che devo fare è eliminare tutte le
mie
modifiche ed essere ufficialmente Ally Dawson.
Always.
Buonasera, gente.
È la prima storia che scrivo su Austin & Ally, serie
tv con cui è nato un
vero e proprio amore da poco tempo. Prima guardavo tutte le puntate,
poi, per
non so quale motivo, ho smesso. Forse per i vari impegni,
chissà! Fatto sta che
due giorni fa girando su Tumblr ho trovato una gif sugli Auslly e mi
sono
letteralmente innamorata di loro, così ho cominciato a
recuperare tutti gli
episodi in streaming, arrivando proprio alla puntata da cui inizia la
mia
storia. Spero che vi piaccia e mi farebbe tanto piacere ricevere delle
recensioni. Grazie per l’attenzione. <3