L’AMORE
Due
fotografie sul letto.E tu sorridi.
Sei
partito.Per l’ennesima volta sei partito Georg.
In giro per
il mondo.Con la band:Tokio Hotel.
Sei
così
orgoglioso della tua vita,me ne parli sempre con tanta
felicità,che non sono
mai riuscita a dirti che lo
odio perché
ti porta lontano da me. E da quel bambino o bambina che
nascerà fra otto mesi.
E tu non ne
sai nulla.Ti ho lasciato partire tranquillo,così che tu non
ti preoccupassi di
me.Mi manchi.Sempre di più.Ogni minuto che passa avverto la
tua mancanza….
Ma tu
ami?Si.
E sei pronto
a prenderti questa responsabilità?Non lo so.
È per
questo
che non ti ho detto nulla…
Il tuo
lavoro ti porterebbe lontano,e un bambino non può crescere
senza un padre.
Ma non
perché tu saresti un cattivo padre,anzi.
Per il semplice
fatto,che il tuo lavoro non è normale:sei un musicista
famoso.
E ne sei
così orgoglioso…
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Nella stanza
383 il buio e le tenebre regnavano,quella mattina.Si sentiva solo il
russare di
Tom.
Toctoc
toctoc….
Tom
brontolò,e guardò la sveglia:le undici in punto.
“Chi
cazzo
è?”
Qualcuno
dall’altra parte della porta
sbuffò:”Devi cambiare repertorio Tom.Sei
ripetitivo….apri questa cazzo di porta!”
Tom
riconobbe la voce come quella di Georg:se lui doveva cambiare
repertorio,Georg
cosa doveva fare??
“Arrivo,arrivo…”bofonchiò
Tom.
Quando
aprì
la porta si trovò davanti un Georg spazientito,un Bill molto
incazzato e un
Gustav sull’orlo di una crisi isterica.Tutti e tre avevano la
faccia di chi ha
passato la notte in bianco.E non era per niente una buona notizia.E
l’altra
cattiva notizia era che tutti e tre lo guardavano con sguardo omicida.
“Ehm…ho
dimenticato il compleanno di qualcuno?No,non mi sembra.Ho combinato
qualcosa?Giuro,non ho fatto nessun scherzo!Ho passato la notte con un
ragazza!”
Alla parola
“ragazza” la loro espressione era diventata
un’incazzatura ben visibile sui
loro volti.
“Appunto!!HAI
PASSATO LA NOTTE CON UNA RAGAZZA A SCOPARE,TOM!Ti dice
niente??”
Bill lo
guardava.Era proprio incazzato.Tom si accorse che non era truccato.Un
preoccupante segno.Molto preoccupante.
“Veramen..”si
bloccò.
Ora si
rendeva conto del guaio che aveva combinato.Aveva fatto troppo
casino.Aveva
esagerato.Ed era nei pasticci.
“Oh…f-forse
stanotte ho fatto un po’ di casino con Marjorie?”
Georg,Gustav
e Bill si sorrisero malignamente a vicenda.
Un brutto
segno.
“Vedi
fratellone…noi siamo abituati a queste
cose….ma…”
La voce era
da killer…merda!
Tom lo
guardava terrorizzato.
“Ma??”
“Ma-continuò
Georg-nemmeno i tappi per le orecchie…”
Gustav,Bill
e Georg gli si avvicinarono e parlarono
all’unisono:”NON HANNO FUNZIONATO!!!E
DI CONSEGUENZA,NOI,NON ABBIAMO DORMITO!!NEMMENO 5 MINUTI!!TI RENDI
CONTO,COGLIONE???!!!!!OGGI ABBIAMO UN CONCERTO E UNA MAREA DI
INTERVISTE!!!”
Bill
continuò:”E noi,pensavamo,che tu potresti,anzi tu
DOVRAI spiegare a David che
alle interviste ci andrai da solo,mentre noi verremo solamente alle
prove del
concerto e al concerto!E tu,tutto questo lo farai,vero Tomi?”
La voce di
Bill era dolce come un quella di un bambino.Troppo dolce.
“Ma
io..”
Bill aveva
il soppraciglio alzato:”Ma tu??”
“Io…io
farò
tutte queste
cose…perché….perchè se no
sono nei pasticci.”
Tutti e tre
annuirono:”Si.Si esatto.Però
c’è un piccolo particolare che non ti abbiamo
detto.Vero,ragazzi?”
Mancavano
solo i cornetti,la coda e la forca da diavolo e poi sarebbe stato
perfetto.
Gustav prese
la parola,annuendo:”Esatto.Caro il nostro Tom…tu
dovrai studiare italiano.”
Tom li
guardò come se fossero impazziti.
Italiano??Io
dovrei studiare
italiano??No…non lo farò mai!Non esiste!
Ma Bill
interruppe i suoi pensieri su quella folle idea:”Oh si caro
fratellone!Tu
studierai italiano,e a partire da oggi,vero Georg?Vero
Gustav?”
I tre si
sorrisero compiaciuti,di quella perfida idea.
“C-come
hai
fatto??”
“Conosco
fin
troppo bene l’espressione “Non esiste,non lo
farò mai!”….La fai praticamente
ogni giorno!”
“Ma
almeno
studierò con una bella ragazza?Vero?”
Scoppiarono
in una sonora risata:”Bella ragazza!No signorino!Avrai un bel
macigno….”
Sulla faccia
di Tom apparve il terrore in persona.
E avrebbe
dovuto imparare l’italiano con un macigno che gli faceva da
insegnante….Povero
Tom!
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