Eva non risponde. Si passa ancora il dorso delle mani sulle faccia, si pulisce, anche se ormai non le servirebbe più, come a voler cancellare tutti gli accenni dell'esistenza dell'altra da se.
Non pare volerle parlare ancora, già il suo tono nelle ultime parole è suonato secco, aspro come una pianta morta e più sente lo sguardo dell'altra addosso, più pare farsi rigida, inquieta. Sarah la osserva, pensa che se avesse la testa chiusa in un sacchetto, a bloccarle il respiro, probabilmente potrebbe avere una faccia più serena di quella.
Fa male capirlo.
« Una volta non eri così. »
« Una volta ti amavo. »