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Autore: weareendgame    20/03/2014    0 recensioni
Direttamente dal primo capitolo:
"- Vai alla NYADA?- esclamò il ragazzo entusiasta. - Lì ci entrano solo i migliori.-
- Bè, modestamente.- scherzò Rachel nascondendo il rossore alle guance. -Tu dove vai invece?- chiese la ragazza incuriosita.
- Alla Actors Studio. E' tosta.- rispose lui pensieroso.
-Anche lì entrano solo i migliori.- disse Rachel, sincera.
- Modestamente.- rispose Finn, imitando la risposta di Rachel."
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rachel aveva dormito poco quella notte. O meglio, non aveva dormito affatto.
Si sentiva strana, quasi felice, e contemporaneamente stupida. Come poteva essere interessata ad un ragazzo conosciuto solo poche ore prima? Certo, era carino e simpatico, e al contrario di Brody, l'aveva sentire speciale anche solo in quelle poche ore di conoscenza.
Brody era, come lei, alunno della NYADA. Rachel inizialmente era molto presa da lui: bello, attraente, sapeva cantare e recitare. Sembrava il ragazzo perfetto. Ma l'apparenza inganna, e infatti.
Stava pensando di lasciarlo già una settimana prima dell'incontro con Finn, e ora che le sembrava di aver conosciuto il ragazzo ideale aveva le idee chiare: avrebbe rotto con lui definitivamente.
Forse stava affrettando troppo le cose, ma se fosse andata male con Finn preferiva in ogni caso avere una scusa per lasciarlo se il solito "io non sono abbastanza per te, ti meriti di meglio" non fosse bastato.
Ad ogni modo era alquanto speranzosa. Aveva sempre sognato "l'amore a prima vista" e Hudson l'aveva colpita dal primo momento.
La sveglia suonò all'improvviso, la voce di Barbra Streisand in "My man" risuonava in tutta la stanza.
- Rachel spegni quella maledetta sveglia!- le urla di Santana di prima mattina non erano la cosa migliore, perciò si affrettò a spegnerla prima di risvegliare la sua ira da "Lima Heights".
Dato che la sera prima se l'era scampata grossa, aveva deciso che anche quella mattina avrebbe fatto il   possibile per evitare gli sguardi inquisitori dei suoi amici che la notte precedente aveva tenuto lontano con la scusa "sono stanca, corro a letto". E infatti era corsa a letto. Letteralmente.
Ma la furbizia di Santana l'aveva colpita ancora una volta, e il suo "Berry ti ho vista, ora non mi scampi" l'aveva fregata. Non sapeva che fare. Si immaginava già tutte le domande che solo da menti come quelle di Kurt e Santana sarebbero potute uscire.
- Little Barbra.- cominciò Santana con fare inquisitorio. Rachel non era mai stata così in ansia.
- Ieri sera io Lady Hummel abbiamo notato la tua strana euforia. Euforia un po' improbabile per una che aveva appena finito di studiare. Quindi, a meno che Shakespeare non ti entusiasmi così tanto, ci dev'essere sicuramente qualcos'altro.- continuò la latina più seria che mai. 
- Ebbene, raccontaci cara.- finì Santana in attesa.
- Secondo me, ragazzi, vi state facendo troppi filmini mentali. Sapete perfettamente che New York fa questo effetto, non dovreste stupirvi se torno a casa contenta.- Rachel è sempre stata convinta di essere una grande attrice, ma a quanto pare neanche le sue doti recitative la stavano aiutando. Le espressioni dei due ragazzi difronte a lei erano quasi indecifrabili.
- Rachel, noi ti vogliamo tanto bene, siamo tuoi amici, e come tali vorremmo sapere il motivo della tua inaspettata euforia. Sei uscita di casa furiosa, e ci dispiace, ma l'aria di NY non può centrare qualcosa con la tua felicità. Non sei mai ritornata a casa da Central Park con gli occhi lucidi e con un grande sorriso, e da quando le cose con Brody non stanno andando al meglio non ti vediamo più allegra come prima. E questa tua allegria, adesso, ci ha stupiti.- 
- Sono d'accordo con Lady Hummel.- aggiunse Santana.
- Bene, perfetto. Ieri ero tranquillamente seduta su una panchina di Central Park, una delle tante; c'era molta gente. Ad un certo punto vedo accanto a me un ragazzo, moro e molto carino, e con la scusa che non c'era molto posto e che gli sembravo una ragazza più normale degli altri è rimasto seduto accanto a me. Poi si è presentato e abbiamo iniziato a parlare. Mi ha dato appuntamento per stasera, stesso posto e stessa ora, e ho deciso di andarci. Fine della storia.- concluse Rachel in attesa di sentire la risposta dei due ragazzi.
Il discorso, lo strano discorso, fu interrotto dal suono del campanello.
Alla porta c'era un Blaine euforico quasi quanto lo era Rachel la sera prima.
- Ragazzi, mi scuso immensamente per l'intrusione, ma ho assoluto bisogno di voi. Devo organizzare una festa enorme per un amico che è arrivato ieri mattina da Lima e vorrei davvero farvelo conoscere-
- Blaine, tesoro, calmati.- Kurt cercò di calmare il suo ragazzo mantenendo la voce ferma. "Ma che razza di giornata sarà questa" pensò tra sé e sé.
- Sì certo, hai ragione, scusa. Dicevo, ho assolutamente bisogno del vostro aiuto per organizzare questa festa. Non dovete fare molto, solo... Possiamo farla nel locale in cui lavorate voi? Vi prego, prenotatelo,  fate qualcosa ma vi prego! Fatelo per me!-
- Parlerò io con il capo, basta che stai zitto.- disse Santana leggermente irritata. Sarebbe stata una giornata lunga per tutti.
- Quando sarà questa festa?- si affrettò a dire Rachel prima che scoppiasse qualche discussione.
- Stasera.- rispose Blaine.
- Stasera?! - le voci dei tre ragazzi risuonarono per tutta la stanza.
- Impossibile! Neanche Beyoncé riuscirebbe a convincere il capo a lasciarci libero il locale. Okay, forse lei sì, ma io no di sicuro. Arrangiatevi.- concluse Santana avviandosi verso camera sua.
- Allora facciamola qui!- Blaine era ufficialmente fuori di sé.
- Anderson sei pazzo?! Ti rendi conto di cosa stai dicendo?! Una festa in questa topaia?! È già troppo se riusciamo a viverci quasi serenamente io, Kurt e Rachel.-
- Allora facciamo così: niente festa. Una pizza tra amici, solo io, voi tre e il mio amico.
- Se la mettete così allora ci sto.- si intromise Santana facendo marcia indietro dal corridoio.
- Affare fatto.- continuò Kurt.
- In realtà io avrei un appuntamento.-
- L'appuntamento salterà Berry, mi spiace.- concluse Santana.

Rachel uscì di nascosto di casa alle 3:45pm in punto.
Non voleva mancare all'appuntamento per nessuna ragione al mondo. Si diresse verso la panchina, si sedette e aspettò. Dieci minuti, venti minuti, trenta.
Erano le 4:30pm ormai, e di Finn neanche l'ombra.

- Oh Ms. Rachel Berry è tornata prima del previsto. E con un faccino che urla una grande buca! Kurt, dammi i miei venti dollari.-
Rachel si diresse in camera, distrutta. Quel ragazzo le piaceva davvero. Si maledisse di non avergli dato il numero, magari era successo un imprevisto e ovviamente lui non aveva i mezzi per contattarla.
Ma cosa poteva succedergli? E poi era stato proprio lui a proporle di vedersi.
E perché Santana e Kurt non si erano arrabbiati? Si aspettavano la sua fuga?
"Magari ci rivado domani", cercò di convincersi miseramente.
Il campanello suonò poche ore dopo.
Rachel era ancora in camera sua, mentre in salotto un Kurt e una Santana presi dall'entusiasmo pre pizza cantavano a squarciagola qualunque canzone gli venisse in mente.
Alla porta era sicuramente Blaine, poi sentì una seconda voce che pareva familiare.
Dopo sentì un nome tra una presentazione e l'altra.
Stava per entrare in salotto quando lo vide.
- Piacere, io sono Finn. Finn Hudson.- disse il ragazzo mostrando ai ragazzi il suo miglior sorriso.

⭐️⭐️⭐️

In loving memory of Cory Monteith.
Forever in my heart.

*Angolo autrice*
Hola!
Qualcuno su ask mi aveva chiesto quando avrei pubblicato il secondo capitolo e ho risposto che l'avrei fatto sicuramente non questa settimana.
E invece eccolo qua! Un vero miracolo, ma eccolo qua.
Lo so che questi due capitoli sono stati un po' frettolosi, ma solo per il fatto che è meglio avere una specie di idea riguardo i personaggi della storia e su come si conosceranno, poi è tutto da approfondire.
Tranquilli, questo è solo l'inizio muahahah.
Torniamo seri. Per ora voglio approfondire al massimo i pensieri di Rachel, questo... Amore, le sue paure, insicurezze. Ovviamente verrà anche il momento di Finn, ma dovrete aspettare.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e mi auguro di riuscire a pubblicare un capitolo a settimana. 
Un abbraccio.
  
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