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Autore: Nina36    20/03/2014    1 recensioni
Non lo saprà mai. Ingoi l’ultimo dei centinaia di giorni vissuti: i martedì…quel mercoledì…ed ognuno dei giorni infiniti dopo di esso.
Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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a/n: altra traduzione di una flashfic originariamente scritta in Inglese. Punto di vista di Sam Winchester. Wincest if you squint 


You won’t tell him

Non lo saprà mai. Ingoi l’ultimo dei centinaia di giorni vissuti: i martedì…quel mercoledì…ed ognuno dei giorni infiniti dopo di esso.
Non saprà mai che l’hai stretto a te, dopo. Lo hai stretto a te fino all’arrivo degli sbirri. Non saprà mai che non riuscivi a capire le loro parole all’inizio, che una vita di addestramento, di sangue e morte si erano come eclissati, non importavano.
Non saprà mai che hai guardato il suo corpo bruciare; gli occhi, dolorosamente asciutti, a fissare le fiamme, mentre il tuo cuore batteva in modo innaturalmente calmo e regolare nel tuo petto. Non saprà mai che per i primi giorni, dopo, non riuscivi a sentire niente, ti limitavi a fissare il vuoto, avvertendo ancora il peso del suo corpo tra le tue braccia e l’odore acre di fuoco e carne bruciata nelle tue narici.  
Non saprà mai. Non puoi dirglielo. Non gli dirai che hai passato settimane con gli occhi sbarrati nel buio, senza pensare davvero, limitandosi a respirare…ed esistere…e che faceva male. Maledettamente male.
 Non gli dirai che ti sei alzato dal letto una mattina ed hai cominciato a cacciare, a cercare il Trickster, guidando l’Impala, gettando occhiate al posto di fianco al tuo. Non gli dirai che hai tenuto la sua giacca nel tuo borsone ed il suo amuleto nelle tasche dei jeans dopo che un figlio di puttana di demone ti aveva artigliato il petto,  spezzando il laccio.
Forse a Dean piacerebbe sapere cosa ne è stato di quel demone…di come ti abbia implorato, alla fine, di rispedirlo all’inferno, una volta finito con lui. 0
 Non gli dirai che respirare ed esistere era relativamente facile quando cacciavi, che ti spingevi al limite, superandolo di continuo, perché i guai cominciavano quando ti ritrovavi solo, in una camera di motel, con letti gemelli ed un silenzio tanto soffocante da annichilirti…ed ogni giorno era come quello precedente. Ogni giorno avevi la sensazione di star soffocando, di annaspare contro un qualcosa di troppo grande, inaccettabile.  
Non gli dirai che ascoltavi le sue musicassette, ogni giorno, ma non cantavi…perché se ti fossi concesso di abbassare la guardia, avresti quasi potuto sentire la sua voce…e sapevi che saresti impazzito – o diventato più pazzo – se ciò fosse accaduto.  
Non gli dirai che hai trascorso il suo compleanno ubriaco fradicio, giocando a biliardo e rifiutando di scoparti la biondina che aveva cominciato a succhiarti il lobo dell’orecchio e ti aveva infilato una mano nei pantaloni non appena rimasti soli.
 Non gli dirai che hai smesso di pregare ed hai cominciato ad odiare Dio.
 Schiacci le immagini, i suoni, le lacrime che non hai versato, gli incubi ed il vuoto che ti si era creato dentro. Dean è qui, adesso. Dean è vivo. Il trickster ha ragione: lui è il tuo punto debole, lui è il tuo sangue…lui è il tuo tutto.
 E tu lo salverai…a qualsiasi costo. E non puoi dirglielo.
 
 
 
  
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