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Autore: Kriss89    02/07/2008    1 recensioni
Storia di un ragazzo adolescente e della sua migliore amica e i loro problemi setimentali...un bacio dato all'improvviso in una discoteca...un amico lontano... ed una nuova insegnante... sono solo alcuni degli avvenimenti di questa storia... Leggere e commentare please...^-^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo capitolo della mia prima ff...spero vi piaccia!

KRISS89

CAPITOLO 1

 

Che palle pure oggi piove…ormai piove da due settimane… e io che amo il sole e le belle giornate soffro… ma credo che non sia questo a farmi soffrire di più, bensì la mia confusione interiore…

Ma andiamo per gradi innanzitutto mi chiamo Fabio e sono un diciottenne che ha appena cominciato il suo penultimo anno di scuola…purtroppo la mia scuola fa sei anni…ma non è questo a turbarmi, a turbarmi è stato quello che è successo l’altra sera…oddio non so come dirlo…

 

…sono stato baciato da… … … un ragazzo…

…che neanche conosco…

Ero ad una festa di compleanno che non mi ricordo manco di chi era …comunque… era in una discoteca, la musica era altissima, le luci basse e gli unici momenti in cui si vedeva chiaramente era quando risplendeva la luce fredda delle stroboscopiche, ‘nsomma  ero li a sorseggiare una bomba alcolica quando sento qualcuno che mi spinge mi giro e nel buio vedo solo la sagoma, era piuttosto alto muscoloso…credo… mi chiede scusa sta per prendere un bicchiere , io non lo vedo e vado per prenderne uno anch’io…

È stata una frazione di secondo le nostre mani si sono sfiorate…aveva le mano calda… io la tiro via ma la sua la segue l’afferra e mi trascina via… ci ritrovammo in un angolo ancora più buio …che palle tutti io i matti li vado a scovare… sento che mi cinge la vita con le sue braccia un po’ perché ero mezzo sbronzo e un po perché non capivo dove voleva arrivare non lo riuscii a scacciarlo…

penso “ Ma che vole sto scemo?” e poi lo sento… un bacio caldo come il sole si giugno, mi stampa un bacio sulle labbra…io d’altronde rimango spiazzato e non mi muovo, sento lui bisbigliare “ ci si vede bello!” si stacca da me e se ne va…

Io sono rimasto schiacciato contro il muro per non so quanto… credo che il tempo si sia cristallizzato intorno a me non sentivo più la musica non percepivo più nulla tranne quel bacio rubato… secondo voi mi sarei dovuto schifare…bè in un certo senso di primo impatto non mi a fatto piacere ma neanche schifo… l’unica cosa che ricordo di lui erano le sue mani aveva degli anelli e dei bracciali, molti bracciali, di quelli di palline di legno e alcuni di metallo sentivo il loro tocco freddo sui fianchi, e il suo profumo, non lo scorderò mai era così buono e dolce.

Dopo la serata tornai a casa con il mio gruppo di amici e la mia migliore amica Katia, non proferii parola per tutto il tragitto anche quando qualcuno mi chiedeva qualcosa, io rispondevo …se mi accorgevo della domanda… con un semplice gesto della testa o della mano; salutati tutti io e Katia, che mi abitava vicino, ci incamminammo verso casa…

“ Cos’hai non hai parlato per tutto il tempo che ti è successo stasera… non ti ho visto granchè…” disse lei con un tono preoccupato

“ No non ho nulla è che mi è success…” cosa stavo facendo stavo per spifferare tutto alla mia migliore amica e se non lo avesse accettato, non che fosse colpa mia, però mi poteva sempre dire che potevo respingerlo dargli un pugno… dovevo inventarmi una scusa…

“ Allora che ti è successo?” mi incalzò lei

“ no è che mi sono tirato addosso quella roba che stavo bevendo e allora sono stato in bagno per un po’ cercando di pulirlo”

che cretino che sono stato non avevo addosso nessuna macchia…scemo…scemo… però per fortuna lei non se ne accorse, davanti alle porte di casa ci salutammo lei mi diede un bacio sulla guancia… stranamente quel bacio che fino al giorno prima mi faceva sentire bene ora non mi faceva alcun effetto mi tornò in mente il bacio di quella sera, un brivido mi percorse la schiena fino alla radice dei capelli, cosa mi stava succedendo?

La risposta non ce l’ho ancora oggi so soltanto che mi ritrovo in un casino assurdo oltretutto  devo anche scapicollarmi a casa con lo studio, poi devo correre al corso di pallavolo e poi quando ho tempo riesco pure ad andare in palestra,  bè non è questo a crearmi casino è il fatto che da quella stamaledettissima sera non riesco più a farne una giusta, non riesco a concentrarmi sui libri, no riesco più a prendere una palla senza buttarla fuori dal campo, e in palestra sembro un fantasma sul tapisroulant ieri ho rischiato anche di cadere… uffa sono stufo di tutti questi problemi perché non riesco a guardare in faccia la verità…

…sono stato baciato…

…da un ragazzo…

…sconosciuto per giunta…

….ma la cosa più spaventosa e credo sia proprio quella a turbarmi è che…

 

…NON MI E’ DISPIACIUTO AFFATTO…ANZI…POTREI DIRE CHE MI E’ PIACIUTO…

 

Ecco ora l’ho detto, dovrei farmi schifo, e invece no  sono solo un po’ turbato, tutto qua, ho deciso riprenderò le redini della mia vita e le darò una svolta memorabile.

 

Erano le quattro e mezza quando Katia suonò alla porta, andai ad aprire, afferrai alcuni libri che stavano precipitando al suolo…

“ Come sempre sei esagerata i libri ce l’ho anch’io…” risi

Anche lei rise ma con una leggera nota di amarezza “Fabio lo sai che io sottolineo e sottolineare su i tuoi libri credo sia un po’ inutile per me…”

“ Katia cos’ai ti vedo fredda, cosa è successo?” le chiesi

Katia non rispose abbassando gli occhi e si diresse in camera mia…

Io le corsi dietro e la tovai sdariata sul mio letto con il viso affogato nel mio cuscino, piangeva, mi sedetti vicino a lei

“ Cos…cioè…Perché piangi?”

Lei alzò il viso i suoi occhi che fino a qualche secondo prima erano inondati di lacrime ora mi fissavano con una freddezza e un …odio?... che non avevo mai visto in lei…

“ A si vuoi sapere che mi è successo… lo dovresti sapere benissimo…non mi ha dato fastidio il fatto in se ma da chi lo sono venuta a sapere…” mi urlò contro

“ Ma di cosa stai par…” In quel momento mi paralizzai, come se qualcuno mi avesse dato una scarica elettrica mi venne in mente un pensiero orribile… non è che qualcuno quella sera aveva visto, visto tutto, oddio sono rovinato.

Cercai di riprendere il controllo ma la voce mi tremava “ S-su dimmi cosa h-hai saputo… ti prego non mi tenere sulle spine…”

“ Fabio” gli occhi le erano cambiati ancora un'altra volta ora erano pietosi “ Tu sei gay?”

  
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