Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: Out_Ofocus    20/03/2014    2 recensioni
Si chinò e prese il coltello che teneva nello stivale destro. Si concentrò sull’albero, prendendo la mira, nel momento in cui stava per lanciarlo, un rumore di foglie schiacciate la fece prima bloccare per un millesimo di secondo e poi, velocemente, si girò tenendo il coltello saldamente in mano, pronta a lanciarlo.
- Ooh, Jo, sono io! – il ragazzo a pochi metri da lei, alzò le mani in segno di arresa, sperando che non lanciasse l’arma prima di collegare che era semplicemente lui.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Isaac Lahey, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Contiene spoiler 3x23 se non avete visto la puntata NON leggete
 

Please, Stay! 


Jo estrasse l’ennesimo coltello dalla cintura e lo lanciò contro l’albero davanti a lei, come con quelli precedenti. Era buio, qualsiasi altra persona sarebbe stata terrorizzata di trovarsi da sola in mezzo al bosco, in notte inoltrata, ma Jo era tutto tranne che come le altre persone. Guardò il coltello volare verso l’albero e conficcarsi nella corteccia a pochi centimetri da quello precedente. Sorrise soddisfatta. Si chinò e prese il coltello che teneva nello stivale destro. Si concentrò sull’albero, prendendo la mira, nel momento in cui stava per lanciarlo, un rumore di foglie schiacciate la fece prima bloccare per un millesimo di secondo e poi, velocemente, si girò tenendo il coltello saldamente in mano, pronta a lanciarlo.
- Ooh, Jo, sono io! – il ragazzo a pochi metri da lei, alzò le mani in segno di arresa, sperando che non lanciasse l’arma prima di collegare che era semplicemente lui.
- Non ti hanno insegnato a non arrivare alle spalle di una donna armata? – chiese voltandosi nuovamente su se stessa e lanciando l’arma verso l’albero, con ottima precisione. – Come mi hai trovata? – gli dava sempre le spalle, come a fargli capire di non volerlo lì.
- Sono andato a casa tua, tuo padre ha detto che eri uscita senza dare tante spiegazioni, ed eccoti qua. -
- E come facevi a sapere che ero qua? – chiese finalmente voltandosi verso il ragazzo. La luce della luna filtrava tra gli alberi sopra di loro, e illuminava il volto del ragazzo, Jo, come sempre non poté fare a meno di notare quanto fosse bello.
- Beh, ho pensato ai posti dove vai sempre … - si avviò lentamente verso l’albero, dove la ragazza aveva lanciato i coltelli, e li estrasse, per poi tornare da lei e porgerglieli. – Solitamente vai o sul tetto della scuola oppure vieni qua …  - la guardò, sistemare i coltelli al loro posto nella cintura e nello stivale. – Sei l’unica che conosco che viene nel bosco di notte, dopo tutto quello che è successo ultimamente. -
- Isaac, vorrei farti notare che anche tu sei qua!
– sorrise leggermente guardandolo.
- Ma io sono un lupo mannaro, i boschi non mi spaventano. -
- E io sono una cacciatrice, e dopo tutto quello che abbiamo vissuto negli ultimi anni, niente mi spaventa. -

Isaac la guardò, portandosi le mani nelle tasche del cappotto blu, non aveva freddo ma non poteva nemmeno dire che quella notte facesse caldo, Jo era ancora in piedi davanti a lui, le mani incrociate sul petto, che si stringeva nella sua giacchetta di pelle nera. Isaac la osservò velocemente, era vestita leggera, un paio di pantaloni neri con delle macchie bianche, una canottiera nera, la giacca di pelle, i suoi amati stivali e la sciarpa arancione, l'unica cosa che le dava un po' di colore (Outfits)– Hai freddo, non è vero? –
- No, sto bene. -

- Jo, stai tremando … -
- Sto bene Isaac.
– disse quasi in modo scontroso.
- Sai cosa? Devi smetterla di chiudermi fuori … capisco che tu stia soffrendo, davvero, lo stiamo facendo tutti, e tu ne hai decisamente tutto il diritto, ma non mi allontanare, per favore, sto solo cercando di aiutarti. -
- Lo so, ma non so cosa fare con il tuo aiuto ora come ora, non so cosa fare per sentirmi meno … inutile, Isaac
. – lo osservò, sapeva che cercava di aiutarla, sapeva che voleva rendersi utile, ma come tutti, anche lui non capiva che nemmeno lei sapeva come gestire la cosa. Erano morte così tante persone a cui teneva negli ultimi anni, prima la zia, uccisa da Peter, poi la madre, che aveva commesso suicidio dopo che Derek l’aveva morsa, solo in seguito era venuto fuori che l’aveva fatto per proteggere Scott, e adesso nemmeno una settimana prima, sua sorella, Allison, l’unica persona con cui sentiva di poter condividere tutto. – Mi sento terribilmente in colpa per non aver fatto di più per salvarla Isaac. – ammise, forse per la prima volta, mettendosi a sedere su una delle rocce che li circondava.
- Stavamo lottando tutti per la nostra vita, Jo, e devo ricordarti che non eri messa benissimo nemmeno te. – le guardò il cerotto, che le copriva quasi tutta la parte destra del collo, sorridendo leggermente. Odiava ammetterlo, ma anche lui come la ragazza si sentiva in colpa, Allison aveva scoccato l’ultima freccia per salvare Isaac, e poi era stata colpita dalla spada di uno degli Oni. Ricordava tutto, come era calato improvvisamente il silenzio, quasi da brividi, solo Scott che urlava il nome della ragazza lo aveva interrotto. Ricordava di aver guardato automaticamente verso la direzione dove Jo, poco distante da lui, tirando quasi un sospiro di sollievo vedendola viva. Aveva una mano sul collo, dove un taglio, non troppo profondo le aveva macchiato la mano di un rosso scarlatto. Ricordava l’espressione di lei, rivolta verso la sorella, era paralizzata, gli occhi piedi di panico e dolore. Il coltello che teneva in mano, con la lama ormai spezzata, cadde a terra con un rumore assordate, e prima che se ne rendesse conto, la vide estrarre l’ultimo coltello che le era rimasto, e scagliarlo contro Stiles, Nogitsune, mancandolo di poco, e una risata riempì l’aria, una risata carica d’odio, che lo vece rabbrividire.
- Questo non mi fa sentire meno male … - disse guardandolo direttamente negli occhi. Era cambiato così tanto nel giro di una settimana, la fiducia che nel conoscersi Isaac era riuscito a guadagnare sembrava essere andata persa, Jo era tornata la ragazzina chiusa in se stessa di qualche anno prima, quando si erano trasferiti a Beacon Hill. Lo aveva completamente chiuso fuori, come aveva fatto con il padre, e con il resto dei ragazzi. Ma Isaac odiava vederla così, era tutto per lui e gli spezzava il cuore vederla così. Le si avvicinò, sfilandosi il capotto e posandoglielo sulle spalle, quando Jo non obbiettò capì che aveva davvero freddo. La guardò stringersi dentro e poi guardarlo sorridendo leggermente.
- Mi piace un sacco il tuo profumo. -
- Mi piace vederti con le mie cose addosso.
-  sorrise lui, sedendosi accanto a lei e scoccandole un bacio sulla guancia.
- Mio padre aveva pensato di andarsene sai? – appoggiò la testa alla spalla del ragazzo, chiudendo gli occhi. – Questo posto è pieno di ricordi e perdite per noi, non posso certo dargli torto, ma l’ho convinto che Allison non avrebbe voluto questo, scappare non era quello che avrebbe voluto lei. E poi gli ho detto che non me ne sarei andata anche per te … -
La guardò sentendosi quasi lusingato che non fosse scappata, lasciandosi tutto alle spalle, anche per lui. – Per me? – chiese automaticamente.
- Stiamo insieme da quasi un anno, pensavi davvero che se mio padre avesse deciso sul serio di andarsene lo avrei seguito lasciandoti? -
- No, ma c’è differenza dal pensarlo al sapere che effettivamente sono uno dei motivi per cui rimarrai. - Jo lo guardò sbadigliando. – Piccola quant’è che non dormi? -
- Non riesco a dormire molto da quando … è successo. -
- Andiamo, ti porto a casa. -
- Non voglio andare a casa. -
- Non obbiettare, hai bisogno di dormire andiamo.
– si alzò tendendole una mano, che lei esitando prese e lo seguì verso la macchina, che precedentemente aveva parcheggiato in uno slargo, tra gli alberi, poco distante.
 
 
 
- Si è addormenta … - uscì da camera della ragazza, chiudendosi la porta alle spalle. Dopo che Jo gli aveva confessato che erano giorni che non riusciva a dormire, Isaac l’aveva convinta a tornare a casa, farsi una bella doccia calda e poi provare a prendere sonno, cosa che nel giro di poco era successa.
- Ti ringrazio per tutto quello che stai facendo. – il padre della ragazza lo guardò, cercando di sorridere. – Con me è sempre scontrosa e anche se dice di no, so che mi sta evitando. -
- Lo è anche con me, se la consola. –
sorrise Isaac. – Credo che sia semplicemente il suo modo di affrontare la cosa. -
- Già, lo penso anche io. -
- Credo sia meglio che vada adesso. -
- Perché non rimani qua? Sei riuscito a farla calmare tanto da farle prendere sonno, e so che si sveglia per gli incubi tutte le notti, solo che si chiude in bagno e non mi lascia fare niente, penso che se dovesse succedere potresti esserle d’aiuto. -
- Se non è un problema. -
- No affatto.
– chiuse un attimo gli occhi. – Isaac so che non vi approvavo, che non l’ho mai fatto nemmeno con Allison e Scott, ma … Jordan è innamorata di te, e penso che adesso sei l’unica persona che le può dare una mano. – si passò una mano sul viso, cercando di trattenere le lacrime. – Ti preparo il divano. -
- E’ un problema se dormo in camera di Jo?
– chiese indicando con un cenno della testa la porta alle sue spalle. – Dormirò sulla poltrona ai piedi del letto. -
- Nessun problema, ti serve qualcosa? -
- No sono a posto così grazie
. – sorrise, guardando il padre della ragazza avviarsi verso la propria camera, fermandosi per qualche secondo davanti all’unica porta chiusa, che Isaac sapeva essere camera di Allison.
 
Isaac fu svegliato improvvisamente da delle urla, inizialmente pensò di sognare, ma quando aprì gli occhi si rese conto, che Jo nel letto si stava dimenando e urlando quello che sembrava essere il nome della sorella e quello del ragazzo. Si alzò di scatto, avvicinandosi al letto e la prese fra le sue braccia, facendole automaticamente aprire gli occhi.
- Sssh, piccola va tutto bene. – la strinse a se mettendosi a sedere sul materasso accanto a lei. – Sono qua con te, va tutto bene. – in quel momento, guardandola Isaac la vide per la prima volta vulnerabile, e scoccandole un bacio sulla fronte la strinse ancora un po’ a se lasciandola piangere, sentendo il proprio cuore spezzarsi, si sentiva inutile davanti al dolore della ragazza.
- Non c’è più … se n’è andata. – le parole uscirono a scatti, colpa dei singhiozzi che le impedivano di parlare, e Jo lasciandosi stringere pianse tutte le lacrime che aveva trattenuto da quando era successo, in camera sua, alle tre di notte, fra le braccia del ragazzo che amava aveva finalmente accettato il fatto che la sorella se ne fosse andata, per sempre. – Resta ti prego! – disse poi guardando il ragazzo, con gli occhi appannati dalle lacrime.
- Non vado da nessuna parte. – si stese, facendo stendere a sua volta anche Jo e fra le braccia l’uno dell’altro si addormentarono piangendo Allison. 





 

*My Space* 
Salve bella gente! 
Mi scuso se la storia vi ha messo tristessa o vi ha fatto deprimere, ma dopo l'episodio di questa settimana ho dovuto scrivere qualcosa su tutto quello che è successo e ne è uscito questo, spero che vi piaccia. Oh si ovviamente nella mia immaginazione Isaac non ha una storia con Allison. :D
Comunque mi farebbe davvero piacere sapere che ne pensate, magari con una recensione.

Beh se recensite grazie mille davvero. 
Oh e questa è sempre una mia  OS con Aiden come protagonista. 

#RIPAllisonArgent





Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

     

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Out_Ofocus