Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: telesette    20/03/2014    0 recensioni
Chi assisterà Ryo/Hunter, mentre Kaori si gode una settimana di vacanza nel sud del Pacifico?
Una bella assistente formosa... o piuttosto una versione in miniatura della focosa Makimura?
Scopriamolo assieme...
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Ryo Saeba/Hunter, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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- Dai Ryo, non vorrai negarmi un favore? Proprio oggi, che avevo deciso di saldare qualche debito...
- La capra canta - ribatté Ryo furioso. - Avrò sentito questa solfa almeno ventimila volte, e non ho visto ancora l'ombra di un solo mokkori, SONO STUFO !!!

Saeko fu costretta a tappare la cornetta del telefono con la mano, per non correre il rischio di diventare sorda.
Non che non fosse abituata a quel genere di sceneggiate, anzi, la divertiva mandare avanti quell'interminabile "gioco" con Ryo. Oltretutto sapeva bene come addolcire il carattere di un uomo, semplicemente con il tono suadente e sensuale della voce.

- Ryo, tesoro - mormorò seducente. - Sei anche troppo paziente, me ne rendo conto, per questo ti meriti un premio: che ne dici di una cenetta, stasera? Ho giusto un tavolo prenotato per due al ristorante, ti prego, non dirmi di no... E dopocena, ti prometto, potrai avermi tutta per te!

L'espressione ebete sul volto, Ryo stava già fantasticando su chissà quale notte di follìe con la bella poliziotta.
Purtroppo per lui, prima ancora che potesse rispondere affermativamente, qualcuno gli sfilò il telefono dalle mani e si prese la briga di mandare Saeko a quel paese.

- La smetta di farci perdere tempo - esclamò aspramente la piccola Giulia, in tono molto chiaro e perentorio. - Questo è un ufficio investigativo, non una casa di appuntamenti, perciò non insista!
- Giulia ma... ma che dici, sei pazza ?!?

Sia Ryo che Saeko sgranarono tanto d'occhi.
Saeko era addirittura convinta di aver avuto un'allucinazione, quasi come se Kaori si fosse rimpicciolita, e a stento riuscì invece  realizzare la presenza di una bambina a casa di Hunter.

- R... Ryo - mormorò. - Pe... Per caso, Kaori ha una cuginetta?
- Macché "cuginetta" - scattò Giulia stizzìta. - Sono l'assistente di Hunter, sostituisco Kaori per tutta la settimana, e non permetto a nessuno di importunare il mio datore di lavoro!
- "Datore di lavoro" - ripeté Saeko allibìta.
- Giulia, adesso basta, dammi quel telefono!

Strappandosi vicendevolmente la cornetta, in un tira e molla a dir poco ridicolo, Ryo e Giulia presero ad accapigliarsi peggio che in un incontro di wrestling. Nessuno dei due intendeva mollare, strattonando e stringendo con la forza della disperazione, fino a che Giulia non pensò bene di mordere l'altro proprio sul braccio.

- AHIAAAAAAAAAAAAA !!!

Il povero Ryo fece un salto di mezzo metro, impazzendo per il dolore atroce, mentre Giulia conquistò finalmente l'oggetto della discordia e riattaccò l'apparecchio con fredda noncuranza.

- Oh no, no... NO - gemette Ryo tra i singhiozzi. - Proprio stavolta, no... Saeko... Non mi capiterà più un'occasione del genere!

Questa volta Giulia aveva davvero passato il segno.
Corsa la mattina, bevande bollenti, centosessantanove milioni di yen sfumati... e adesso si permetteva anche di interferire con la sua vita privata e i suoi appuntamenti.
D'istinto Ryo fece per sgridarla ma, prima che potesse dirle qualcosa, Giulia si fece estremamente seria in volto e lo spiazzò con un'occhiata colma di disapprovazione.

- Ma non ti vergogni - esclamò severa. - Lo dice anche Kaori che quella lì non fa altro che prenderti in giro, e tu le dai ancora corda... Ma quando ti deciderai a crescere, insomma?
- Ma... come ti permetti, mocciosa? Quella era una telefonata di importanza vitale!
- Raccontala a un altro - ribatté Giulia. - Kaori mi ha spiegato molto chiaramente che quando fai lo scemo al telefono, sopratutto con quelle bave gocciolanti alla bocca, vuol dire che c'è di mezzo Saeko... Kaori dice che di quella donna non ci si può fidare, e che pretende sempre di farti lavorare gratis, perciò non devi accettare gli incarichi che ti propone!
- Questi sono fatti miei, piccola ficcanaso - ruggì Ryo furibondo. - Stai seriamente mettendo a dura prova la mia pazienza, ti avverto!

Come a voler sottolineare la questione, Ryo serrò i pugni e si parò dinanzi a Giulia quasi volesse sculacciarla a dovere.
Tuttavia la bambina cambiò subito espressione e, con gli occhi lucidi di lacrime, scoppiò in un pianto a dirotto che lasciò Ryo completamente di stucco.

- E... Ehi, dico... Adesso che cosa ti prende? - gemette. - Andiamo, smettila di piangere, non ti ho fatto nien...
- Sei... Sei cattivo... BUAAAHHH !!!

Nel mentre che la bambina si buttò con le ginocchia sul pavimento, dando libero sfogo a quella specie di sirena che Madre Natura le aveva impiantato in gola, il povero Ryo si immaginò con terrore le possibili reazioni del vicinato.
Bastava una sola malelingua pettegola ( oppure una lettrice di fanfiction sufficientemente cretina! ), capace di additarlo come seviziatore di minori, e nessuno ci avrebbe pensato due volte ad arrestarlo e a buttar via la chiave della cella.

- Ehi... Ehi, non fare così, dai... Ti chiedo scusa, non volevo... facciamo la pace, dai, non piangere...
- No, sei cattivo - insistette Giulia. - Io cerco di aiutarti e tu mi rispondi male... UAAAHHH !!!
- Basta, ti prego - fece Ryo, profondendosi in ripetute genuflessioni, per implorarla di smetterla. - Farò tutto quello che vuoi: cinema, luna park, dolciumi... ma smetti di piangere, ti supplico!

La piccola strinse gli occhi sospettosa, interrompendo tosto il fiume di lacrime, dopodiché prese a dettare le condizioni.
Ryo realizzò che la piccola peste stava facendo solo scena, diabolicamente astuta com'era, ma non poteva certo correre rischi col vicinato.
E così, non solo costretto a rinunciare ad una cena intima con Saeko, lo sventurato si ritrovò suo malgrado costretto a sorbirsi una carrellàta intera di cartoni animati della Disney per tutta la sera. Giulia lo costrinse sul divano, prendendo saldamente possesso del telecomando, obbligandolo a reggere il cartoccio gigante dei pop-corn.

- Ti piacciono Paperino e Pippo? - domandò Giulia, attingendo manciate e sgranocchiando beatamente.
- Da morire - rispose Ryo cadaverico.
- Ho anche una cassetta dei Puffi, dopo magari ce la guardiamo!
- Non vedo l'ora...

 

( continua )

   
 
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