Anime & Manga > Soul Eater
Ricorda la storia  |      
Autore: _MakaAlbarn_    20/03/2014    0 recensioni
Ecco una nuova One-Shot! Sta sera avevo l'ispirazione al massimo ed ho buttato giù una lettera che indirizzo a mia madre! U_U ....sarà una cosa straziante (?) e ricca di emozioni! ^^ spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans, Spirit Albarn | Coppie: Soul/Maka
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Melancony:  childwood’s memories-
È da un po’ di tempo che me lo sto chiedendo: cosa succede quando mi parlano di mia madre?
Sostanzialmente nulla di particolare: non so, né ricordo molto di lei dopotutto, solo quello che mi ha raccontato Spirit. Già, Spirit
Mio padre ha sempre avuto i suoi difetti, è vero. La mamma invece era una donna intelligente, raffinata, elegante, colta, leale … non ho mai sentito nessuno obbiettare su questa descrizione di lei, ma allora perché non mi ha portato con sé?
 
-Perché non mi hai portata via con te, quando te ne sei andata via da papà?
Mamma, non mi bastano più le tue cartoline di tanto in tanto: voglio vederti, voglio conoscere chi è la persona che in tutti questi anni si è nascosta dietro una maschera di aggettivi e di foto ingiallite, voglio sapere chi tu sia veramente e di chi sono figlia io.
Eppure io lo vedevo prima: lo vedevo papà la sera, quando tornava a casa tardi, dopo le 2 di notte ed entrava in casa, sbattendo la porta. Si metteva sul letto, mezzo ubriaco, stringeva un cuscino, perché non aveva di meglio, e chiamava il tuo nome. Chiamava te, mamma. E io non facevo niente: cosa poteva fare una bambina di sei anni, in quelle circostanze, se non rimanere dietro all’angolino del muro ad aspettare che il papà si addormentasse e che arrivasse anche per lui la giornata successiva, quando non avrebbe ricordato più nulla della sera prima e fosse tornato ad ingannare il tempo nei locali?
Allora, forse, ero ancora ingenua, però io lo speravo sempre: dedicavo sempre qualche minuto della giornata a pensare ai mesi prima, quando ancora eravate insieme, e anche se papà si era comportato male speravo comunque che un giorno vi avrei rivisti insieme, perché io lo sapevo, infondo, sapevo bene che papà ti amava ancora, eppure non riusciva a dimostrartelo.
È così che sono trascorsi gli anni, ma il risultato è stato che tu hai cominciato a scrivermi dopo circa 3 anni dall’ultima volta in cui ti avevo vista e, per qualche motivo, ho cominciato ad accrescere l’intolleranza verso mio padre, no … il tuo ex marito.
Non lo consideravo più mio padre, e questo mi faceva paura: avevo paura perché sapevo che il risentimento nei suoi confronti ci avrebbe distaccati, e se io non avessi più avuto nemmeno lui allora … sarei rimasta sola … perché non c’eri nemmeno tu.
Ma poi ho intrapreso la tua stessa strada: sono entrata in punta di piedi alla Shibusen, strisciando sulle pareti per non farmi notare dagli altri. Era un mondo diverso dal restante che avevo conosciuto. Ed è stato in quel momento che ho capito che quello in cui avevo vissuto fino ad allora era solo un angolino, un frammento di vita disperso chissà dove.
Volevo fare la maestra d’armi. Volevo essere come te, mamma. Ero convinta che se avessi seguito le tue orme mi sarei avvicinata a te. E credevo che ti avrei rivista … però …
Tu non c’eri, quando ho incontrato per la prima volta la mia arma, quando l’ho impugnata per la prima volta: non c’eri quando, guardando quel ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi rubino mi sono detta: “Un altro di quegli esseri senza cuore: un altro uomo che mi farà soffrire”
Non c’eri quando, in varie occasioni, sfinita dalla rabbia e dalla tristezza, ho urlato in faccia al mio partner che lui era come gli altri, che “gli uomini sono tutti uguali, che sanno solo fare soffrire”.
Non c’eri quando quel giorno ho guardato in faccia Soul e gli ho detto “Sì, lo voglio”.
Non c’eri allora e non ci sei adesso.
Deduco che non ci sarai né ora né mai. È così che devo pensarla, mamma? È così che continua la mia vita? Senza di te?
Mamma … io so che ci incontreremo, un giorno …
Spero avrai il tempo di rispondermi presto … ora devo lasciarti, tua nipote mi chiama.
Scrivimi presto.                                Ti voglio bene, mamma …
                                                                                                             Maka A. Evans   -
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Soul Eater / Vai alla pagina dell'autore: _MakaAlbarn_