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Autore: ChibiNekoChan    21/03/2014    3 recensioni
Il balcone del castello di Canterlot era immerso nella notte e grazie alla sua smisurata altezza pareva di poter toccare le stelle, la luna e l'intensa coltre di nubi nere che prosperava nel cielo. La volta, in particolare, riluceva di bianco splendore dovuta all'imponenza del satellite, così enorme da sembrare quasi in procinto di precipitare.
Era una classica sera in cui si sarebbe potuto facilmente prendere la luna dal cielo per regalarla a chi di più caro si ha.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Rainbow Dash, Twilight Sparkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Twilight, cosa ti preoccupa?" Asserì con sommo interesse la puledra dal lungo crine arcobaleno.

Il balcone del castello di Canterlot era immerso nella notte e grazie alla sua smisurata altezza pareva di poter toccare le stelle, la luna e l'intensa coltre di nubi nere che prosperava nel cielo. La volta, in particolare, riluceva di bianco splendore dovuta all'imponenza del satellite, così enorme da sembrare quasi in procinto di precipitare.
Era una classica sera in cui si sarebbe potuto facilmente prendere la luna dal cielo per regalarla a chi di più caro si ha.
La neo-principessa teneva gli occhi fissi sull'impercettibile linea dell'orizzonte, mentre un suo lento e ponderato sospiro spezzava il silenzio.

"...Riuscirò ad essere una brava principessa?" Chiese come se si stesse rivolgendo al tappeto di astri celesti.

"Ma che domande sono? ...Sarai un'ottima regnante. Ne sono certa." I suoi occhi cremisi risplendevano valorizzati dalla candida luce lunare che irradiava le sagome delle due amiche.

Twilight, criniera ondeggiante alla fredda brezza serale, volse lo sguardo a Rainbow Dash "E se commettessi un errore e tutti i sudditi finissero per odiarmi? E se non fossi all'altezza delle loro aspettative?" domandò, più a sé stessa, tutto d'un fiato.
La pony dal talento per la velocità le si avvicinò, i loro fianchi quasi si sfioravano, i loro respiri sincronizzati riversandosi fuori dalle labbra formavano piccole nuvole di vapore, che subito scompariva lasciando spazio ad un lieve senso di tepore.

"Vedi loro come degli amici e vedrai che andrà tutto per il meglio. Sai, infondo tu sei un'amica fantastica." Senza aspettare risposta tirò fuori due bicchieri cristallini e raffinati traboccanti di vino rosso "Ti andrebbe di distrarti un po'? Capisco il grande peso. Dev'essere stata una giornata estenuante immagino." l'alicorno violetto annuì con tranquillità e con la magia afferrò uno dei trasparenti recipienti contenenti la bevanda, la quale sorseggiò in un singolo respiro tentando di annegarvi ogni preoccupazione.
Lo stesso fece la pegaso, avvalendosi di una delle sue ali.
Sentivano già l'alcool scorrergli intrepido lungo le vene, bruciandogliele con intensità ed ammaliando i sensi, trascinandoli in una classica morsa ovattata dove ogni cosa è bella e dove i ricordi e la capacità di pensiero razionale sbiadoscono in fretta, lasciando spazio ad un sorriso un po' ebete.
Un sorso dopo l'altro, le due amiche si ritrovarono a ridere per una ragione o per un'altra, mentre il satellite silenzioso e pallido pareva l'unico testimone.
La pegaso fissò con interesse l'alicorno, con occhi che lasciavano trapelare palesemente un pony già un po' brillo e privo di senso di coscienza.

"Hey... sai, hai davvero degli occhi da mozzare il fiato." Constatò scrutandoglieli mentre essi la catturavano grazie al loro tipico magnetismo. Si sentiva inglobare dal loro intenso e puro viola, il quale le ricordava un tipico cielo subito dopo un tramonto che aveva monopolizzato la volta coi suoi toni rossastri.
Nonostante le numerose stelle in cielo, per la pegaso, quelle più brillanti erano proprio gli occhi della principessa.

Senza prestarci troppa attenzione aveva avvicinato pericolosamente il muso ed ora i due volti stavano a pochi centimetri di distanza.
Ridendo impacciatamente Rainbow Dash appoggiò la sua fronte contro quella dell'alicorno, che per risposta sorrise mentre le gote le divenivano sempre più fiammeggianti, di un vivido rosso.
Quasi per errore i loro due sguardi si incrociarono seriamente per la prima volta, mentre in testa il turbinio di pensieri era stato rimpiazzato da una dolce confusione che rendeva la situazione più elettrizzante ed unica.
Le loro labbra si congiunsero altrettranto presto, le lingue danzavano fra di loro in armonia provocando nelle due pony un livello di eccitazione che andava via via crescendo sempre più, un onda di emozioni impossibile da controllare e dalla quale entrambe si lasciarono sottomettere.
In balia di questo marasma di sensazioni, i loro respiri si facevano sempre più affannosi ed i loro zoccoli ricercavano rispettivamente il corpo dell'altro.
Ad un tratto, quasi di sorpresa, una zampa troppo allungata fece ruzzolare le due puledre sul suolo, la pony dal crine arcobaleno sopra l'alicorno, con uno zoccolo posto esattamente fra gli splendidi capelli dell'amica, i quali brillavano sotto la luce della luna che, come una spettatrice interessata, era ora posta perpendicolare a loro, segnando la mezzanotte.
Risero nascondendo un po' di imbarazzo.
I loro visi divenivano sempre più arrossati e lentamente le due si rassegnarono con una punta di divertimento al fatto che fosse anche dovuto al vino bevuto.
Avevano perso il conto dei bicchieri sorseggiati. Cinque? Sei? Non aveva molta importanza mentre gli animi delle puledre sembravano congiungersi sempre più, come a creare un solo essere consapevole della fiamma che le stava avvolgendo, indecisa fra semplice attrazione carnale o altro.
E intanto che questi meri dubbi tentavano di intaccare le loro menti ormai soggiogate al divertimento senza pensieri, la pegaso dal manto ceruleo si leccò le labbra in cerca di qualcosa di più. Nel profondo una parte di loro urlava di fermarsi, ma i corpi danzavano al ritmo della melodia di quella notte surreale e priva di regole, e nulla potevano se non stare a guardare e lasciarsi trasportare.
Lentamente i loro corpi divennero uno, i loro crini così come le loro lingue si intrecciarono formando colori estasianti. La pegaso cominciò a sbattere le ali incondizionatamente, mentre l'affanno l'aveva catturata, così come per l'amica.
Entrambe chiusero per qualche istante gli occhi lasciandosi inebriare dalla loro passione, e quando li riaprirono essa era volata via, lasciando spazio ad uno scambio di sguardi esausti ma bonaccioni e sorridenti.
Un piccolo ultimo bacio da parte della velocista, sulla guancia di Twilight, ed un flebile sussurro che si perse nella notte così come farebbe la fiamma di una qualsiasi candela spenta in fretta da un soffio di vento.

"Ti amo, Twily. Sarai una principessa unica e perfetta, lo so per certo. Infondo hai sempre governato con una certa prudenza e conscia delicatezza sul mio cuore."

Con questa piccola dichiarazione la pegaso avvolse l'amica con la morbida stretta donata dalle sue ali ed entrambe chiusero dolcemente le palpebre, lasciandosi abbracciare e cullare da Morfeo, consapevoli del fatto che non sarebbe rimasto che un mal di testa di quella sera, nessun ricordo, se non la sensazione di affetto e disagio che sarebbe stallata nei loro cuori ogni qual volta i loro sguardi si fossero incrociati nuovamente.
Una gelida brezza intanto aveva cominciato impavida a farsi spazio, scuotendo crini, fronde di alberi centenari e trasportando via le nubi tetre e le incertezze, lontano dalla mente e dal cuore, rischiarando il cielo grazie ad una piena visione dello splendido astro celeste che, delicato, posava la sua pallida luce di luna sui corpi inermi delle puledre distese sul suolo freddo ed estraneo di quel balcone.
Un sorriso stanco ma vittorioso era lentamente comparso sui loro volti ormai dormienti.

 

  
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