- Seduta 1 -

Il paziente 7961 sembra soffrire di una acuta forma di insonnia. La patologia è probabilmente dovuta a una qualche forma di stress. Da una prima valutazione, si evince anche un inizio di distaccamento dalla realtà, connesso evidentemente con la mancanza di sonno. Il paziente inoltre reprime un probabile evento traumatico, forse concausa della patologia. Si prescrive un lungo perdiodo di riposo ed una dieta bilanciata priva di carboidrati.

- Seduta 2 -

Il paziente 7961 manifesta qualche sintomo di miglioramento. Durante la settimana trascorsa è stato in grado di dormire, anche se in maniera molto discontinua e frammentaria. Il paziente ricorda di aver sognato, e questo è un segno positivo. Si prescrive una dose blanda di ramelteon per favorire la regolazione del ciclo sonno-veglia.

- Seduta 3 -

Il paziente 7961 riporta una insolita agitazione, benché la fase di insonnia sembra essersi attenuata grazie alla terapia, il soggetto lamenta incubi che non gli consentono un riposo regolare. Il trauma represso potrebbe essere riportato alla luce ed affrontato proprio per mezzo del sogno.

Vorrei tentare con una terapia sperimentale. Il "sogno lucido", ovvero la capacità di mantenere una sorta di pseudo-coscienza durante la fase di sogno, potrebbe aiutare il paziente a trovare la vera causa della sua patologia.

Ho comunicato al soggetto le modalità tecniche per indurre il sogno lucido, ovvero la lettura ripetitiva di una pagina scritta poco prima di coricarsi, accompagnata da una piccola luce led intermittente, che poi verrà regolata per accendersi di nuovo e lampeggiare a distanza di un'ora dall'inizio della fase rem.

- Seduta 4 -

La terapia del sogno lucido sembra aver funzionato. Il paziente 7961 è in grado di padroneggiare la tecnica, e questo gli consente di dormire per periodi più lunghi potendo controllare in uno stato di semi-coscienza lo svolgersi dei sogni.

Tuttavia, durante la fase interlocutoria della seduta, si evince una potenziale alterazione della personalità del soggetto.

In particolare, durante la descrizione di uno dei sogni, il paziente racconta di aver "perso il controllo" dello stesso trasformatosi quindi in un incubo.

Durante l'incubo il paziente si è trovato a dover affrontare una situazione particolarmente truculenta.

Trovtosi a dover assistere alla scena di un incidente, il soggetto nell'intenzione di assisterlo, racconta di aver provato un senso di repulsione inspiegabile ad avvicinarsi al ferito, poi confermato dalla innaturale quantità di sangue che, come egli riporta, ha completamente inondato la strada circostante.

Conservando uno stato di semi-coscienza, il soggetto inoltre racconta di essersi sentito "osservato da esseri scuri nascosti dietro i lampioni e gli angoli delle abitazioni".

Probabilmente il suo subconscio sta cominciando a rievocare il trauma causa primario dell'insonnia secondo l'anamnesi.

- Seduta 5 -

Il paziente 7961 mostra evidenti segni di ripresa. Ha proseguito la terapia del sogno lucido che ha dato entusiasmanti risultati. Nella seduta odierna sembra aver riacquistato la sua totale serenità ed il sonno ora risulta regolare.

Vorrei tuttavia tentare nella prossima seduta una sessione di ipnosi per accertarmi che tutti i vincoli siano stati rimossi.

Che Dio mi perdoni ed abbia pietà della mia anima per quel che ho fatto. Qualunque cosa 7961 si sia portato dietro dal mondo dei sogni non fa parte di questo mondo. Spero che qualcuno rinvenga questo breve resoconto che spiegherà il motivo della mia scomparsa. Utilizzo queste pagine poiché è l'unica cosa che ho a disposizione per scrivere, essendo rinchiuso nel mio studio, assediato da 7961 che sta furiosamente tentando di abbattere la porta. Troverete i suoi dati anagrafici nello schedario. Uccidetelo vi prego, eliminate quella cosa immonda.

Questo è ciò che è accaduto.

Durante l'ultima seduta, sebbene fosse riluttante, ho convinto 7961 a sottoporsi ad una sessione di ipnosi. Abbiamo ripercorso insieme alcuni dei sogni che il paziente ha fatto in queste settimane di terapia.

In ognuno di essi il soggetto era dapprima in grado di controllarne lo svolgimento, riuscendo, in uno stato di semi-coscienza, a modificare il percorso del sogno nel modo che più egli gradiva.

Tuttavia i sogni, sfociavano sempre da ultimo in una sorta di incubo cosciente, con la costante presenza di una enorme quantità di sangue, sempre più copiosa. Oltre al sangue vi erano degli esseri, forse uomini, che il soggetto non sapeva identificare. Completamente neri, con tratti del volto indefiniti, ma percettibilmente sarcastici, osservavano le sue reazioni durante gli incubi dapprima a distanza per poi avvicinarsi di volta in volta sempre più al soggetto.

Nell'ultimo sogno gli esseri erano talmente vicini da poter intercettare alcune parole, o versi sarebbe piu' opportuno dire, qualcosa di incomprensibile in ogni caso. Li descrive come esseri umanoidi, alti e longilinei, completamente neri. Le mani hanno unghie innaturalmente lunghe, come artigli, gli occhi sono maligni e rossi, la bocca disposta in una sorta di smorfia sorridente, tradisce la presenza di denti paradossalmente grossi ed aguzzi e bianchissimi.

Nel resoconto finale, uno di questi esseri si e' finalmente rivelato ed avvicinatosi al soggetto, atterrito dalla paura e dall'angoscia, deve aver pronunciato qualcuno dei suoi versi gutturali al suo orecchio.

A questo punto la faccenda assume delle connotazioni innaturali ed orribili. Il paziente completamente paralizzato dal terrore, era in grado di proferire qualche sussurro appena percettibile, con minuscoli movimenti della bocca. Avvicinandomi allo stesso e chiedendo con chi stesse parlando, dopo un breve istante di silenzio ho udito chiaramente un terrificante lamento gutturale, emesso da una voce evidentemente estranea al soggetto.

Incredulo mi sono allontanato di scatto cadendo rovinosamente a terra, dopo aver inciampato sul tavolino di legno.

Cosa sia accaduto nel frattempo non saprei dire. Devo essermi distratto per un secondo, poiche' quando ho di nuovo rivolto lo sguardo verso il paziente egli non era piu' adagiato nel lettuccio ma in piedi di fronte a me, fissandomi. Apparentemente il tutto deve essere avvenuto in una frazione di secondo, impossibile per un qualsiasi essere vivente, per questo ritengo di essermi distratto in qualche misura.

Completamente terrorizzato non potevo far altro che osservare il volto sarcastico e maligno del paziente che si avvicinava lentamente al mio, mostrando i denti.

Incapace di proferire qualsiasi parola o di muovere un singolo muscolo, osservavo quell'uomo venirmi incontro, con l'intenzione di sussurrarmi qualcosa all'orecchio. L'espressione non era certamente la sua, ne' tantomeno umana. Anche la voce era estranea. Poi quel verso orribile. Un gorgoglio gutturale malamente modulato in un'unica parola comprensibile - "Grazie" -

Vi prego, fermatelo! Per me ormai e' la fine.