Quello che abbiamo fatto è sbagliato. Ancora una volta sono stato egoista, ma come sempre mi sono fatto prendere dal momento. Non so perché ma con Elena è sempre così, quella ragazza mi fa perdere completamente la testa.
So che quello che il nostro rapporto non è sano, io la ferisco, la faccio soffrire. Io sono sbagliato per lei ma ancora una volta sono qui, a fissarla mentre dorme. Cerco di memorizzare ogni curva del suo viso, i suoi zigomi leggermente arrossati per il troppo sfregare della mia barba. Le labbra leggermente gonfie per i troppi baci e le sue lunghe ciglia che contornano gli occhi più belli che io abbia mai visto.
A dire la verità mi disgusto, a volte penso di aver preso il posto di Stefan. Insomma, io che sbavo dietro ad una ragazza? Non va bene, non sono io. L’eterno stallone che fine a fatto? Faccio una smorfia e torno a stendermi sulla schiena portandomi entrambe le mani dietro al capo, fisso il soffitto e mi mordo il labbro inferiore pensieroso. Continuo a pensare alle sue parole. “Perché io ti amo.” Nessuno mi ha mai fatto sentire come mi fa sentire lei. Mi sono sempre sentito un mostro, senza cuore. Colui che strappa la vita ad un essere umano senza pensarci due volte. Ma ora cerco di essere migliore per lei. Cerco di meritarmi la sua vicinanza, il suo amore.
Non riesco a starle lontano, proprio non ci riesco. Necessito di lei.
Ad un tratto sento la sua mano posarsi sul mio torace nudo, mi giro verso di lei e mi scappa un piccolo sorriso.
“Smettila di pensare.” Mi rimprovera la ragazza.
“Elena..” Inizio io con un sospiro.
“No, smettila. Non possiamo farci nulla. Non possiamo stare lontani e tu lo sai bene.” Si siede incrociando le gambe vicino al mio fianco.
“Ti devi per forza sedere così davanti a me? Ti sei dimenticata di essere mezza nuda? Dovrei cercare di starti lontano ma così non mi rendi le cose facili, signorina.” Sbuffo cercando di non guardarle l’intimo nero.
“Non voglio che tu mi stia lontano, con te mi sento me stessa. Mi sento protetta.” Fa spallucce dandomi un piccolo bacio a fior di labbra.
“No, io ti metto solamente nei casini. Con me i problemi sono inevitabili.” Scuoto il capo.
“Lo so, Damon. Lo so. Ma non posso farci nulla, ok? Io.. Io non posso. Ti amo e tu lo sai. Stando separati ci facciamo solamente del male e tu lo sai bene. Guardati, Katherine ci ha messo un nano secondo a spezzarti il cuore solamente per averti fatto credere che io volevo rompere con te definitivamente. Non voglio essere la tua rovina, ma la tua salvezza.” Cerca il mio sguardo con il proprio.
“Sono egoista, sapevo di doverti lasciare andare molto tempo fa, ma proprio come hai appena detto tu, sei la mia salvezza. Insieme a te riesco a trovare quel piccolo granello di buonsenso che ho dentro di me. Quello che mi fa ragionare o stare calmo.” Afferro la sua mano accarezzandole il dorso con il pollice.
“E allora perché vuoi finirla? Non lasciarmi Damon.” Mi guarda e noto i suoi occhi lucidi. Mi sollevo e mi siedo come lei, le sposto una ciocca di capelli castani dietro all’orecchio e sospiro.
“Lo sai anche tu che non funzionerà. Non sopporto che mi giustifichi sempre. Ho ucciso Aaron e tu sei qui. L’hai detto anche tu che io ti faccio impazzire. Non voglio rovinarti.” Faccio una smorfia abbassando lo sguardo.
“Hai ragione, ma questo non vuol dire che tutto deve finire. Damon, insieme siamo una coppia bellissima. Mi fai sentire viva, sei l’unico che mi ha accettato. No Stefan, No Caroline, tu.” Scuote il capo cercando di trattenere la sua mano.
“Elena..” Cerco di fermarla.
“No, Damon. Guardarmi e dimmi che non mi vuoi. Dimmi di andarmene e di non volermi vedere mai più. Fallo e io scomparirò dalla tua vita.” Dice seria.
Deglutisco sapendo che non è quello che voglio. Io voglio lei, i suoi baci, la sua sicurezza. Non posso lasciarla andare, è tutta la mia vita e mi sono ripromesso che non me l’avrei lasciata scappare. Devo proteggerla, l’ho promesso ad Alaric.
“Resta.” Sussurro e incontro i suoi occhi.
“Ti amo, Damon Salvatore.” Si avvicina a me e appoggia le labbra alle mie. In quel preciso momento la parte egoista di me prende il sopravvento, infilo le dita tra i suoi capelli e la bacio chiudendo gli occhi. Intreccio le labbra con le sue facendole diventare una cosa sola. Ed ecco la piacevole sensazione, l’adrenalina e l’eccitazione che crescono. La voglia di farla mia è insaziabile come sempre. Appoggio la mano al suo fianco spoglio e con una mossa repentina la faccio stendere sul letto, mi inoltro tra le sue cosce e mi perdo completamente in lei.