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Autore: AThousandSuns    22/03/2014    1 recensioni
Julie Kyle, (OC),figlia adottiva di Selina Kyle, ha cercato di voltare pagina dopo la morte di Jason Todd, Robin II, nonchè suo migliore amico e ragazzo. Ora che è un poliziotto, si trova a dover assistere, impotente, all'opera di un nuovo vigilante, Red Hood... Ambientata nell'universo del film animato DCU Batman:Under The Red Hood. Prima fanfic per me, siate buoni! recensite, consigliate, criticate ecc. Il titolo è tratto da Walk Away dei The Script. I titoli dei capitoli saranno titoli di canzoni, perchè mi andava :)
Genere: Angst, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Todd, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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NOTE: titolo del capitolo: Brighter - Paramore. Il titolo del capitolo percedente è 21 Guns dei Green Day, ho dimenticato di scriverlo. Questo è il penultimo capitolo, le recensioni sono sempre ben accette, di qualsiasi tipo siano. Buona lettura!

* Julie *

Mi stavo stufando di perdere conoscenza. Rinvenni la mattina dopo in una camera d'ospedale. Mi dissero che Mark stava bene, e anche io non avevo nulla di rotto, solo una bella botta in testa.

Selina fu la prima a farmi visita, ma non la fecero trattenere molto.

Bruce era ancora fuori città, sarebbe tornato quella sera. Non che ci fosse fretta, sarei rimasta lì almeno un altro giorno.

I medici non permisero a nessuno dei due di alzarsi, e io mi annoiavo a morte, più che altro. Volevo sapere cosa fosse successo... e lo seppi quando Gordon in persona venne a farmi visita.

-Signore...-cercai di mettermi seduta, non era certo così che avrei voluto incontrarlo.

-Agente Kyle... Julie. Non sforzarti- ormai mi ero sistemata.

-Ho già parlato con l'agente Ackles, vorrei sentire anche la tua versione. Ma prima, come ti senti.

-Sto bene, grazie signore. Ah, prima che me ne dimentichi, c'è una registrazione...

-Sì, l'ho ricevuta in centrale oggi, anche se vorrei sapere come hai fatto a mandarla- rise.

Non l'avevo mandata: era accanto a me, nel cassetto del mobile di fianco al letto. Portavo sempre con me quel coso, non si poteva mai sapere... Stava parlando di un'altra registrazione? Lasciai stare, me ne sarei occupata più tardi.

Saltò fuori che Mark non aveva accennato al coinvolgimento di Red Hood: tutti quelli che avrebbero potuto smentirli erano saltati in aria... Aveva detto che era andata via la luce, e perciò eravamo riusciti a liberarci, ma invece di affrontare quegli uomini, ci eravamo accorti del timer ed eravamo corsi fuori.

-Perciò non è stato uno di loro a piazzare la bomba.

-No signore, speravo lo scopriste voi.

Lui mi guardò e rise:-Hai ragione, abbiamo lasciato tutto il lavoro a voi.

-Oh, non intendevo questo! Io...

-Lo so. Anzi, credo proprio che ti debba delle scuse, in un'altra città una cosa del genere non sarebbe mai successa. Posso solo prometterti che farò tutto il possibile per individuare i responsabili, esterni e... interni. Devi essere cosciente del fatto che avete scoperchiato un vaso di Pandora, quello che potrebbe venir fuori durante le indagini potrebbe infastidire molte persone.

L'avevo immaginato, ma la situazione era davvero così pericolosa?

-Per qualsiasi cosa, qui fuori ci sono due agenti della mia squadra. Puoi fidarti di loro- oh sì, era davvero pericolosa. Lo ringraziai e lo osservai uscire dalla stanza. Ero sola.

 

Era notte fonda -mattina presto?- quando sentii la finestra aprirsi. Ero già sveglia, non ero riuscita a dormire bene, troppi pensieri. Trattenni il fiato, prendendo la pistola dal mobiletto accanto a me. Aveva piovuto ad intermittenza tutta la notte, e le luci della città non riuscivano a vincere l'oscurità di quella notte. La stanza perciò era quasi buia, mi accorsi solo di una figura che sgusciava dentro e... si sedeva nella poltroncina alla mia destra, ai piedi del letto? Aveva un respiro affannato, come se avesse corso. Tenevo la pistola puntata su di lui, accesi di scatto la luce accanto a me. L'uomo sussultò, tirandosi indietro, la luce gli illuminava solo le gambe, il petto a malapena. Fu comunque abbastanza per permettermi di riconoscerlo.

-Hood?- sussurrai, rilassandomi un po'. Misi via la pistola. Si mosse, senza dire nulla. Cercai di metterlo a fuoco, senza successo, ma nel chiuso della camera mi accorsi dell'odore:-Cos'è questa puzza di bruciato?

Non rispose subito:-Ormai dovresti saperlo quanto mi piacciono le esplosioni.

Riflettei un attimo:-Non sei stato tu ieri alla fabbrica, vero?

Rise appena:-No- aveva un tono strano, sembrava... stanco.

-Che ti è successo?- nonostante non fosse ben illuminato, vedevo i pantaloni quasi a brandelli.

Non rispose, e io sospirai, frustrata.

-Riunione di famiglia.

-Ah, adesso mi è tutto chiaro- alzai gli occhi al cielo. Con la luce ad illuminarmi il viso poteva vedermi chiaramente. Rise di nuovo. Ecco cosa c'era di strano! La voce era chiara, significava che...

-Non indossi il casco- non era una domanda.

Un'altra pausa:-Lunga storia.

Era così strano che desiderassi vederlo in viso? In fondo mi aveva salvato la vita -per qualche motivo. A proposito...

-Dì un po', ci sei capitato per caso ieri sera alla fabbrica?

-No. Indagavo, proprio come te- lo guardai di sbieco.

-E come mai sei qui ora?

-Aspetto che mi ringrazi- ero sicura che stesse sorridendo.

-Mm, giusto... Grazie. Davvero- cercai di fargli capire quanto gli fossi grata.

-Non hai detto nulla del mio coinvolgimento.

-Dovevo sdebitarmi... Ehi, sei stato tu a mandare la registrazione a Gordon?

Ora sì che stava sorridendo!

-Ti credi tanto furbo?

-Solo un po'- sorridevo anche io. Ero ad un metro da qualcuno che stava velocemente diventando uno dei signori del crimine più potenti della città a suon di omicidi ed esplosioni. Qualcuno che aveva un senso della giustizia alquanto discutibile. Qualcuno che si era buttato in un gruppo di uomini armati per salvare due sbirri...

Dissi senza pensare:-Non sei così cattivo come vuoi far credere...

Tergiversò:-Dovresti riposare- fece per andar via, provai ad alzarmi per fermarlo, ma mi tenne per le spalle, facendo attenzione a non essere colpito dalla luce. Aveva i capelli scuri...

Fece un passo indietro, e disse soltanto, con voce tremante:-Non sai quanto mi dispiace, Julie...

Che intendeva?? Prima che potessi replicare, era già sparito, inghiottito dal buio di una notte piovosa.

 

   
 
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