Spring
La
finestra leggermente aperta lascia entrare una brezza fresca che
mi fa rabbrividire all’istante. La sera prima avrò
dimenticato di chiuderla per
bene.
Cerco di coprirmi con il piumone e ritorno a dormire ignorandola
nonostante sia totalmente spalancata: non ho proprio voglia di alzarmi
e chiuderla, sto fin troppo bene steso sul letto.
“Hyung...
la finestra...” sbiascica
il bruno steso affianco a me con la voce impastata dal sonno e con la
faccia
schiacciata sul cuscino.
Lui
è un’altra motivazione per la quale non ho nessuna
intenzione di
alzarmi.
“Mh...”
Mugolo io di tutta risposta tirandomi fin sopra alla testa il
piumone.
Temo
che sia mattina e lo evinco dai raggi che filtrano dalle tende
scosse dalla folata di vento fresco, illuminando un po’ la
stanza.
Guardo la sveglia e segna le sei del mattino: fantastico tra mezz'ora
dovremmo
essere più che svegli. Nonostante questo ancora non voglio
alzarmi sono troppo
attratto dal profumo della pelle del mio compagno.
Amo il profumo della sua pelle al mattino, sa tanto di noi.
“Hyung
se non chiudi quella finestra puoi dire addio al mio fantastico
fondoschiena.”
Ma
perché deve essere sempre così esplicito?
Quel cretino non ha peli sulla lingua... ha ben altro invece... di mio ovvio.
Ridacchio
divertito ripensando alla notte trascorsa e, a malincuore,
decido di alzarmi stiracchiandomi. Ancora assonnato mi avvicino alla
finestra e
ispiro forte l’aria fresca e profumata di ciliegi.
Il sole sta sorgendo e il cielo è leggermente
rosato mentre l’orizzonte si colora di un
celeste cristallino.
Sul
davanzale si posa una foglia secca e subito dopo seguita dal
petalo di un fiore e ricordo che è il ventuno marzo:
primavera.
Quindi più allergia per me.
Che bello.
Però,
quando arriva la primavera, sembra tutto più bello:
l’aria
diventa piacevole e ti senti felice anche per le piccole cose, come una
farfalla che svolazza qua e là, oppure come il sole che
splende frapponendosi
tra le nuvole.
Istintivamente penso a quel ragazzo steso a pancia in giù
con la schiena, quella dannata schiena,
ricoperta di
miei graffi, che ancora sonnecchia placidamente come la mia primavera.
Stare con lui mi fa sentire felice, anche solo vederlo per un
attimo mi
rende la persona più contenta del mondo.
“Kyuhyun
lo sai che giorno è oggi?” Chiedo senza
distogliere lo sguardo dalla
strada che a poco a poco si sta animando.
“Il
giorno che dirai addio al mio cul-...”
“No
cretino che non sei altro!”
L’ho
già detto che è fin troppo esplicito quel ragazzo?
Lo fa per farmi innervosire, lo so. Gli piace vedere le mie guance
gonfiarsi e
arrossarsi, si diverte tantissimo.
Non nego che la mia visione oltremodo irritata sia piuttosto divertente
dal suo
punto di vista, anche io mi divertirei a farmi innervosire.
Kyuhyun
si volta verso di me e sorride sghembo quel sorriso che credo
che mi faccia scogliere ogni sacrosanta volta. Rabbrividisco quando
intravedo
il suo petto nudo squarciato da il solco della cicatrice di
quell’incidente in
cui avrei potuto perdere la mia ragione di vita.
Si,
perché quel nerd secchione maknae dalla voce che potrebbe
farmi
raggiungere l’orgasmo anche cantando una delle canzoni per
bambini, è diventata
la mia unica ragione.
“Inizia
la primavera, lo so.” Risponde
lui stiracchiandosi e stendendosi
nuovamente sul letto appoggiando la nuca sulle mani.
Vorrei
poterlo guardare per ore, osservando ogni spasmo del suo
corpo, ogni piccolo movimento, il petto che si alza e si abbassa per il
respiro
regolare e i capelli scompigliati gli ricadono sulla fronte.
Potrei guardarlo per ore per quanto sia bello.
“Lo
so che sono stupendo, ma perché invece di fissarmi non
ritorni vicino a me?”
Verrei
sempre da te Kyuhyun non c’è bisogno nemmeno di
chiedermelo e
nemmeno di guardarmi con quegli occhi che nonostante cerchi di
nasconderli con
quell’aria di strafottenza, sono dannatamente dolci.
Ma soprattutto quello sguardo lo regali solo a me e mi sento
l’uomo più
fortunato del mondo.
“Stupendo
come un punto nero.” Lo stuzzico ridacchiando
divertito mentre lui
schiocca la lingua fingendosi offeso per poi sorridere quando mi stendo
nuovamente al suo fianco. Mi cinge con un braccio ed io mi appoggio al
suo
pento, sentendo il suo cuore che accelera improvvisamente appena gli
sfioro la
pelle.
Stiamo
in silenzio per un po’, sentendo solo i nostri battiti dei
nostri cuori e le nostre dita che a vicenda sfiorano le nostre pelli.
Kyuhyun
ha un tocco leggero e quando sento che mi accarezza la schiena,
rabbrividisco
un po’.
Mi
piace il tocco di Kyuhyun, mi piace quando mi accarezza e mi piace
soprattutto che quando è con me, toglie la sua maschera da
bastardo, la quale è
liberamente costretto ad indossare
ogni giorno, per poi vestire i panni di un ragazzo che, bhé,
cerca di darmi
tutto l’amore che può dare.
Ed
io voglio riceverlo come voglio ricambiarlo.
“Kyuhyunnie~”
miagolo
quasi mentre struscio
il mio viso sul suo petto come se stessi facendo le fuse.
So
che a lui piace anche se non l’ammetterà mai e a
me va bene così.
A me va bene ogni cosa se c’è lui con me.
“Mh?”
mi risponde continuando ad accarezzarmi la schiena causando
l’aumento
dei miei battiti e dei brividi sulla mia pelle mentre
il mio cervello va per la tangente.
Amo le sensazioni che Kyuhyun mi regala, perché ci riesca
solo lui non ne ho la
più pallida idea; eppure credo che se le facesse qualcun
altro non credo che le
apprezzerei nello stesso modo.
Gli
bacio delicatamente il petto e gli sfioro il solco
sull’addome
con la punta delle dita.
Perfetto, tutto di lui è perfetto, come è quello
che abbiamo creato.
Come sono le notti passate a stare stretti.
Come le nostre labbra che si incontrano e si schiudono
all’unisono, spinte
dalla melodia dettata dai nostri corpi.
Come siamo noi.
Kyuhyun
mi alza il mento con due dita e avvicina le labbra alle mie
sfiorandole appena ma quasi subito annullando le distanze tra di esse.
Le sue
labbra sono più morbide del solito e quando le schiude,
senza perdere più altro
tempo cerco la sua lingua trovandola e intrecciandola in un vortice che
prego
non finisca mai, che continui a travolgermi per sempre.
“Ti
amo Sungmin.” Sussurra sulle mie labbra
staccandosi per
riprendere fiato. Mi guarda con intensità, forse troppa
mentre mi scosta dei
ciuffi che ricadano sui miei occhi.
Sorrido dolcemente e riavvicino di nuovo le nostre bocche, mentre le
mani istintivamente
corrono ai suoi capelli stringendoli con forza.
La
finestra è ancora aperta è una brezza primaverile
invade
nuovamente la stanza. Sul davanzale si adagia un secondo petalo di
ciliegio e
il sole è ormai sorto colorando il cielo di un azzurro
cristallino.
La primavera è arrivata, come ogni anno, ma la mia primavera
è sempre con me.
“Ti
amo anche io Kyuhyun.”
Angolo dell'autrice (aka la psicopatica)
Io credo di avere un problema.
Le mie shot fanno sempre schifo. Insomma questa specialmente.
E' orribilmente breve e non mi va bene ç_ç e nemmeno mi piace come è venuta fuori. Ovviamente nel mio cervello era megliore.
Ma sorvoliamo...
Tecnicamente dovevo pubblicarla ieri ma non l'avevo terminata quindi la pubblico oggi che poi per voi va bene comunque ù_ù
Mi piaceva l'idea di scrivere sulla KyuMin che non avesse passato qualche guaio (ogniriferimentoafanfictiondellasottoscrittaèpuramentecasuale) e poi è talmente fluff questa os che mi sta venendo il diabete. E l'ho pensata io.
Ma se non ti piace, perchè la pubblichi? cit-lettore medio
Perchè volevo scrivere qualcosa sulla KyuMin da tempo immemore e questa mi sembrava una bell'occasione.
Credo di aver detto tutto.
Chiedo venia per l' obrobrio postato.
Un bacio
Cri_Snix