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Autore: RainAndFire    23/03/2014    1 recensioni
Era bravo e sapeva suonare in maniera eccellente, ma un giorno dovette smettere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il suo nome era Michael Gauthier, un ragazzotto ricciolino francese da parte di madre, da cui aveva preso il cognome, e inglese da parte di padre.

Da piccolo era un bimbetto paffutello ed allegro con i capelli biondi e degli enormi occhi marroni con pagliuzze verdi, molto espressivi.

Crescendo era diventato un adolescente tormentato, alto e magro, troppo magro. Sembrava che i suoi ricci capelli castani non piacessero a nessuno, pareva che lui stesso fosse un fallito.

Questo non perché non si applicasse, anzi, studiava con entusiasmo, era sempre pronto ad imparare nuove materie.

L'unico problema che aveva era la sua dislessia: quel mostro che non gli permetteva di leggere. Le lettere si muovevano da sole e le note, quelle palline birichine, si assomigliavano troppo tra di loro.

Nonostante questo, all'età di diciannove anni lo avevano preso per un provino in cui doveva cantare e suonare il pianoforte, che suonava ormai da tredici anni.

Alla fine, nonostante il suo modo di cantare non entrasse nei canoni della musica di allora, o forse proprio per questo, lo presero.

A vent'anni pubblicò il suo primo album, che arrivò primo in tutte le classifiche internazionali.

Aveva inventato un nuovo sotto-genere musicale del pop.

Però, nonostante fosse bravo e sapesse suonare in maniera eccellente il pianoforte, la chitarra ed altri strumenti, un giorno dovette smettere.

Era successo tutto troppo in fretta.

Il suo ragazzo, con cui stava insieme da ben dieci anni, lo aveva lasciato dopo una lite violenta.

Finì sui giornali di tutta Europa e per la prima volta la sua omosessualità, che, grazie a musicisti come Freddie Mercury e Mika, non gli era mai pesata, gli sembrò una condanna.

Non riusciva più né a scrivere, né a suonare, passava ore ed ore sdraiato sul letto a piangere, piangeva per l'uomo che prima era per lui la luce e che poi era diventato un lontano ed oscuri ricordo.

Soffriva come non mai e nemmeno l'affetto della sua numerosa famiglia lo aiutava a riprendersi.

Non passò molto prima che iniziasse a fare uso di droghe e alcool.

Passava le sue serate nei pub ad ubriacarsi e portava a casa un ragazzo diverso ogni volta, ma nulla di questo servì a fargli dimenticare il ragazzo che aveva illuminato la sua vita. Continuava a chiedersi perché lo avesse lasciato nonostante -lo sapeva- lo amasse ancora.

Un giorno sentì il suono del campanello e, pensando che fosse sua made che, come al solito, aveva perso le chiavi, aprì.

Si trovò davanti il suo ragazzo in tutto il suo splendore.

"James." fu tutto quello che riuscì a dire.

Il ragazzo biondo gli disse che non aveva smesso di pensare a lui per tutto quel tempo, che lo amava ancora e che avrebbe voluto stare ancora con lui.

James disse a Michael che il problema era la carriera del cantante che era sempre in giro per il mondo e non passavano abbastanza tempo insieme.

"Riproviamoci." disse Michael.

Detto questo si scambiarono un lungo bacio pieno di passione.

Michael lasciò da parte la carriera per un mese, due, poi diventarono anni. Ancora oggi rimane nell'ombra a vivere la sua vita felice con James.

E chissà che prima o poi non decida di tornare a condividere con l'umanità le canzoni che scrive per il suo ragazzo.

NOTA DELL’AUTRICE:

Buongiorno :)

Volevo solo dire che questa storia è un mio vecchio tema, spero solo che vi sia piaciuta.

Bye-bye :)

  
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