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Autore: Ca22oCheBelNick    03/07/2008    13 recensioni
“Oggi, ore 21:08, inizia ufficialmente l'operazione ROC”
“Rock?”
“Ma che rock e rock! Roc: R-O-C”
“E che vuol dire?”
“Rubber of chocolate, naturalmente!”
(By Betta90 & Strana90)
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!
Siamo Betta90 e Strana90: unendo le nostre geniali (si fa per dire) menti, abbiamo creato la presente fanfict.

*Buona lettura!*

La lunga notte dell'investigatore Mello

Matt, canticchiando sottovoce, si frugò in tasca, alla ricerca della chiave della stanza che divideva con Mello, felicemente ignaro della lunga serie di disgrazie imminenti che erano in agguato al di là della porta di legno.

Beata ingenuità.

"Dov'è? Dov'è? TU! Dov'è?!?”

La mascella di Matt quasi toccò terra.

Mello, gli occhi sgranati in modo inumano, la bocca spalancata, e i capelli arruffati, lo fissava con lo sguardo tipico dei pazzi.

Il comodino ribaltato spiccava al centro della stanza, quasi invocando vendetta, con i quattro cassetti brutalmente estratti gettati sul pavimento.

Una miriade di oggetti – penne, quaderni, cartacce, rosari, giochi per la PSP, fazzoletti (anche usati)... - formavano un alone attorno al povero mobile.

Mello, inginocchiato nel bel mezzo di tutto quel caos, sembrava quasi partecipare a qualche strano rito satanico.

Insomma, sembrava più sciroccato del solito.

Matt, ancora shockato per una simile visione, fissò prima Mello, poi il pavimento, poi Mello, poi il comodino, per poi decidere che, forse, era meglio concentrare la sua attenzione sul biondo.

"Dov'è cosa, Mello?” Si arrischiò, infine, a sussurrare, preoccupato.

"La.Mia.Cioccolata”

"L'hai finita?”

"No, giammai! Io... L'ho persa”

Matt alzò un sopracciglio, perplesso.

"Hai perso tutte, ma proprio tutte, le tavolette di cioccolata che avevi nel comodino?”

"Ehm...Ecco...Più o meno”

Era un sì.

"Non è che le hai infilate da qualche altra parte, Mel?” Chiese Matt, memore di quella volta che il biondo le aveva ritrovate nella scarpiera.

"Potrei...” Mello aggrottò la fronte, valutando attentamente le possibilità.

Matt si pentì quasi istantaneamente di quella proposta.

Mello, in preda a qualche furia pseudo-omicida, si fiondò sull'armadio, gettando tutti i vestiti sul pavimento.

Matt, decidendo che, forse, era meglio lasciarlo fare, raccolse la sua PSP, e, sedutosi sul divano invaso da libri, iniziò a giocare.

Immerso completamente nel gioco, non si accorse minimamente dell'apocalisse che stava avendo atto proprio nella sua camera, e persino le urla di Mello gli arrivavano stranamente ovattate.

Game Over.

Per la terza volta la scritta lampeggiò sul bianco dello schermo.

Matt lo spense: doveva essere piuttosto tardi.

Alzò gli occhi.

La PSP gli scivolò di mano, ma neppure se ne accorse.

Il Giorno del Giudizio si era manifestato in tutto il suo temibile caos.

Matt già sentiva i Cavalieri dell'Apocalisse galoppare in corridoio.

I cassetti spalancati vomitavano gli oggetti più disparati, il pavimento si intravedeva appena sotto montagne di vestiti neri o a righe – c'erano persino un paio di boxer a righe sul lampadario- , libri, quaderni, giocattoli erano gettati alla rinfusa ovunque.

E Mello, seduto nell'occhio del ciclone, - i capelli arruffati, le labbra ansimanti, gli occhi spalancati e lucidi- sembrava aver preso parte ad un sabba.

"Mel... Cosa è successo, qui?”

"Io...Non la trovo. Capisci, Matt? L'hanno rapita...!” Mello sembrava sul punto di piangere.

"Dai, domani è sabato, ti accompagno a comprarla”

"SABATO?!? Tu pensi che sarò ancora vivo sabato?”

Mello, scoppiando in lacrime, si lasciò abbracciare da Matt, che arrossì.

"Voglio la mia cioccolata, e la voglio ora!”

Matt sussultò quando sentì qualcuno bussare alla porta.

"Avanti” Disse, mentre cercava di calmare Mello.

"La cena è pronta” La voce incolore di Near attraversò il caos della stanza.

Near, una mano tra i capelli bianchi, l'altra ancora sulla maniglia, gettò un'occhiata ai vestiti sparsi sul pavimento (i boxer sul lampadario sembravano dover cadere da un momento all'altro, e Near esitò a passarci sotto), gli oggetti rovesciati un po' ovunque, per poi fissare quei due, abbracciati.

"...Cos'è successo.”

Mello, abbandonando la spalla di Matt per cercare una sorta di contegno (perso tra i mucchi di oggetti sparsi per la stanza), si alzò di scatto, e, voltandosi verso la finestra, disse:

"La mia cioccolata è sparita. Tu non sei stato visto per tutto il giorno. Near, dove l'hai messa?!?”

Near osservò l'indice che Mello gli aveva puntato contro, senza smettere di attorcigliarsi i capelli.

"La tua cioccolata è stata rubata”

Non suonava come una domanda, proprio no.

"Bene”

Prima che Matt e Mello potessero dire ah, Near aveva richiuso la porta dietro di sé.

"Bene?!?” Commentò Mello, gli occhi fuori dalle orbite.

Matt avrebbe giurato di aver visto l'ombra di un ghigno sul viso incolore di Near.

"Andiamo a cena?”

"...Non ho fame”

Grownnn...

Il suo stesso stomaco lo contraddisse.

"Dai vieni, poi cercheremo qualcosa di dolce”

Mello si lasciò trascinare dall'amico in sala mensa.

A cena, Matt notò, con un certo nervosismo, che Mello sembrava squadrare sospettosamente ogni singolo ragazzo della Wammy's House.

L'espressione accigliata del biondo si sciolse un po' solo in presenza di una generosa fetta di torta al cioccolato, che divorò in silenzio.

Una volta in camera, Matt si gettò di peso sul letto, frugando in tasca alla ricerca di una sigaretta per scaricare quella maledetta tensione.

Mello artigliando velocemente il primo quaderno che gli capitò a tiro, si sedette accanto all'amico, iniziando a sfogliarlo con gesti esageratamente plateali, per indurre il rosso a domandargli cosa stesse facendo.

"Cosa stai facendo, Mel?”

Il ghigno del biondo non prometteva nulla di buono, proprio no.

(Nicotina...Nicotina...)

"Oggi, ore 21:08, inizia ufficialmente l'operazione ROC

"Rock?”

"Ma che rock e rock! Roc: R-O-C”

"E che vuol dire?”

"Rubber of chocolate, naturalmente!”

"Naturalmente

"Stai attento, Matt: adesso scriverò l'elenco di tutti i possibili sospettati, per aiutarci nelle indagini”

"Indagini? Che indagini? E, soprattutto, perché hai usato il plurale?”

"Perché io e te indagheremo per scoprire il colpevole di questa indicibile nefandezza, questo orrendo delitto, questa mostruosa...”

"...Per scoprire chi ti ha fregato il cioccolato”

"Detto in modo nudo e crudo, ma sì, è sostanzialmente esatto”

"Chi comprende questo elenco?”

"Tutti tranne me, ovviamente”

"Anche io?”

"Bhè, sì; anche se, visto che sarai tu a spiare gli indiziati, e non credo tu possa indagare su te stesso, dovrò per forza escluderti dalla lista degli indiziati. Che imperdonabile leggerezza: spero che L non lo venga a sapere”

"...Lasciamo perdere, và. Scommetto che il primo nome è Near”

"Ovviamente”

"Scemo io che lo chiedo”

"Esamineremo ogni sua mossa, spieremo ogni suo movimento, catalogheremo ogni suo respiro...”

"In pratica lo guarderemo mentre si arrotola i capelli: appassionante”

"...E lo incastreremo grazie al mio intelletto superiore!”

"E se non fosse stato lui?”

"Bhè, abbiamo un'altra ventina di persone da spiare, Roger compreso”

"'Azzo! Ma sai quanto ci metteremo?”

"Inizieremo stanotte, Watson! Sarà la notte più lunga della nostra vita, ma darà i suoi frutti, vedrai”

Per fortuna Mello non si esibì nella classica risata malefica che avrebbe preteso il copione; altrimenti, i nervi di Matt non avrebbero potuto sopportarlo.

Fine 1a Parte.

N.B. La lunga notte dell'investigatore Merlo è uno speciale fumettistico di Leo Ortolani, pubblicato nel marzo 1997 dalle Edizioni Bande Dessinée e successivamente ristampato su Special Events n. 29 nel maggio 2001 dalla Panini Comics. (Wikipedia)

.o°O.Angolo delle Autrici.O°o.

Betta e Strana stanno leggendo il volume 13 di DN in inglese
Betta (leggendo il profilo di Matt): cosa vuol dire “side kick”?
Strana: Credo qualcosa come “guarda spalle”
Betta: giusto.
Strana (5 minuti dopo): guarda spalle: coprispalle! *Risata da pazza*
*Segue immagine mentale di Mello con un coprispalle a forma di Matt*
Betta (con tono scandalizzato): e questa come ti è venuta?!? ... Dobbiamo scriverci una fanfict.
Strana: Già.

  
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