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Autore: Aitiusa    23/03/2014    1 recensioni
Una ragazza, che nella sua vita ha passato mille difficoltà. Abbandonata dai genitori sin da piccola e lasciata agli zii, che persero la vita in un incidenti anni prima. Stanca delle continue litigate con i cugini e della sua vita, decide di andare via di casa, di abbandonare la scuola e gli amici. Comincia una nuova vita in una nuova città. Riesci a riprendersi, a ricominciare tutto da capo. Si innamora, e sarà proprio questo amore a cambiarle la vita. Un amore sincero, vero e leale. Che l'aiuterà a sconfiggere i fantasmi del passato, ma che sarà decisivo per molte sue scelte future.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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~~Eccomi, su questo aereo. Con la valigia e tanti sogni spezzati e tante speranze perdute. Perché sono su questo aereo vi chiederete, una lunga storia e quello che direi a chi me lo chiedesse, ma in realtà sto fuggendo, come al solito, direbbero le persone che mi conoscono.
 Ma non sto fuggendo per immaturità o che so io, me ne sto andando dalla mia città perché sono stanca, tanto stanca.
Vivo da anni con i miei cugini, perché appena nata i miei genitori mi lasciarono in affidamento ai miei zii, che persero la vita in un incidente cinque anni fa.
Ero riuscita a riprendermi, studiavo e lavoravo per mantenermi, ma si sa con i famigliari si litiga sempre a volte per cose stupide.
Io litigavo spesso con mio cugino Sam eravamo molto diversi l’una dall’altro, li volevo bene ma a volte sapeva essere insopportabile.
Come questa sera, anzi no, questa sera è stata diversa lo sentivo era nell’aria, eravamo a cena quando scoppiò la lite.
Vi giuro che non avrei voluto dirgli quelle cose,  non le pensavo realmente. Ma quella sera Sam aveva veramente esagerato, pretendeva che lasciassi li studi per fare lo stesso lavoro dello zio. Così dalla rabbia gli urali che era lui la causa della loro morte, il suo sguardo…in quel momento, è impresso ancora nella mia mente, credo che non lo scorderò mai. Piansi molto quella sera, così presi la decisone di andarmene.
Quella non era più casa mia, quella non era più la mia famiglia, quella non era più la mia città! Feci la valigia, presi l’essenziale e andai di corsa all’aeroporto, lasciando ai miei cugini un biglietto di scuse senza dire dove sarei andata e semmai sarei tornata.
 La mia direzione fu causale scelsi quella città, forse, perché lì conoscevo qualcuno ma non ero sicura. Ma presi lo stesso l’aereo, la direzione era Torino, Italia.
 Speravo in una nuova vita, in un nuovo inizio. Non volevo smettere di studiare, anche perché ero ancora iscritta alla mia vecchia scuola, ma ero decisa a diplomarmi. Così mi ritrovo, senza un soldo in tasca con pochi vestiti e il morale a terra.
Ma sapevo che le cose si sarebbero aggiustate, che la fortuna sarebbe girata dalla mia parte e che qualcosa di belle prima o poi mi sarebbe accaduto, magari proprio in Italia potrei trovare la svolta delle mia vita.
Il volo durò parecchio, anche se la maggior parte delle ore le passai o guardare fuori dal finestrino o a dormire.
 Sapete non ho mai viaggiato nella mia vita, mi sono sempre spostata in macchina, si ho vissuto in città diverse ma non sono mai uscita dal confine Americano.


*Ecco, non mi sono ancora presentata. Il mio nome è Alyssa, sono nata a Vancouver e ho 23 anni, sono una ragazza abbastanza alta ma non troppo, ho i capelli mori, lunghi e mossi e ho gli occhi color ghiaccio. Sono molto testarda quando decido una cosa è quella, amo innamorami e vivere storie d’amore intese, non sono mai stanca di cercare l’amore anche se ho sofferto molto per essa. Sono un tipo divertente, amo scherzare ma sono anche molto sensibile. Ma ho tanta voglia di vivere, l’ho sempre avuta, anche dopo tutto quelle che mi è successo. Ero pronta a  vivere e a vivermi.* 


Penso a l’Italia, a come la mia vita cambierà e a come finalmente potrò essere indipendente senza dover pensare a niente e nessuno. Sono pronta! *pensai*.
Feci un grande sorriso, infilai le cuffie alle orecchie e mi addormentai. Mancava poco all’atterraggio, ancora qualche ora di volo e poi sarei atterrata all’aeroporto di Torino.
Sembrano passare pochi minuti, quando sento l’hostess chiamarmi dicendomi: signorina, l’aereo è atterrato!
Mi alzo velocemente ancora assonnata, prendo la mia borsa e ringrazio la signora e corro velocemente fuori dall’aereo, mentre attendo le mie valige guardo fuori dalle finestre, Torino era davvero bellissima, una città spettacolare.
Non vedevo l’ora di visitarla, di conoscere gente nuova e di cambiare in modo radicale la mia vita. Lì in quelle città, c’era qualcosa di magico, ed ero sicura che avrei vissuto “un’avventura” indimenticabile.
 
  
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