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Autore: mychemicalfrnk    23/03/2014    2 recensioni
A volte uno sguardo può essere più importante di mille parole, e può dare il coraggio necessario per vincere la timidezza.
Due ragazzi si vedono ogni mattina in metropolitana, ma nessuno dei due sa nulla dell'altro. Sanno solo che devono far parte l'uno nella vita dell'altra, ad ogni costo.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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“E’ ancora quella ragazza” pensò mentre scendeva le scale della metropolitana.
La aveva notata alcuni giorni prima, mentre andava a scuola, e da quel momento non era più riuscito a togliersela dalla testa.
Sperava vivamente che lei non si fosse accorta di tutte le volte che lui la guardava da lontano, nascosto dalle altre persone sulla banchina della metropolitana.
Probabilmente però, lo aveva notato, e altrettanto probabilmente pensava che fosse un pazzo, uno stalker o qualcosa di simile, ma non poteva farci nulla.
Lei era bellissima. Aveva i capelli biondi, lisci e lunghi, che le ricadevano dolcemente lungo la schiena. I suoi occhi erano grandi e verdi, dolci, e guardavano il mondo con curiosità. In quel momento aveva lo sguardo fisso verso la banchina. Era di poco più bassa di lui e magra.
Era perfetta.
Qualche volta gli era capitato di sentire la sua voce mentre parlava con le sue amiche. Era perfetta anche quella.
Quella mattina però, le sue amiche non c’erano, e lei era appoggiata alla banchina della metropolitana con le cuffie nelle orecchie e lo sguardo nel vuoto.
La ragazza posò gli occhi su di lui, che però abbassò lo sguardo sorridendo. “Chissà cosa pensa di me” pensò.
La metropolitana arrivò e lui la vide salire, sedersi e sbloccare il cellulare. Salì anche lui e si sedette di fronte a lei.
Di colpo voleva sapere tutto di lei: il suo nome, dove abitava, la sua famiglia, che tipo di musica ascoltava, che cosa faceva nel suo tempo libero, tutto.
E soprattutto voleva fare parte della sua vita.
Fu l’annuncio della fermata a riportarlo alla realtà. Vide la ragazza alzarsi e lo fece anche lui. Andavano alla stessa scuola.
Uscì dalla metropolitana e non smise di seguirla con lo sguardo nemmeno per un secondo.

 
“E’ ancora quel ragazzo” pensò mentre scendeva le scale della metropolitana.
Lo aveva visto pochi giorni prima e da allora non riusciva a pensare ad altro.
Sperava che non si fosse accorto di tutte le volte che lo guardava di soppiatto, nascosta da tutte le persone sulla banchina.
A volte lo scopriva persino a guardarla, allora abbassava velocemente la testa. Probabilmente la credeva una matta.
Non poteva fare a meno di guardarlo però.
Lui era bellissimo. Aveva i capelli scuri, quasi neri, e corti, gli occhi grandi e castani, profondi, che spesso fissavano il vuoto, pensando a chissà cosa.
Era perfetto.
Era sempre solo, non lo aveva mai visto con degli amici, magari un giorno avrebbe potuto avvicinarsi e parlare con lui… non avrebbe mai trovato il coraggio.
Spostò lo sguardo verso di lui, e lo scoprì a guardarla di nuovo, ma lui abbassò subito lo sguardo.
“Chissà cosa pensa di me” pensò lei.
La metropolitana arrivò, e lei salì, si sedette e sbloccò il telefono. Quando alzò ancora gli occhi il ragazzo era davanti a lei.
Voleva conoscerlo. Voleva far parte della sua vita ad ogni costo, ma era troppo timida per provarci.
La voce meccanica della metropolitana annunciò la sua fermata. Lo vide alzarsi e così fece anche lei. Andavano nella stessa scuola.
Uscì dalla metropolitana e non smise di cercarlo con gli occhi un momento.

 
 
“Dovrei parlarci” pensò il ragazzo alcuni giorni dopo, vedendola scendere le scale della metropolitana.
“Dovrei alzarmi e dirle semplicemente “hei”. Non può essere così difficile”. Non pensava che ci sarebbe riuscito, era troppo timido e lei era troppo bella per non essere fidanzata. La guardò ancora e notò che lei lo stava guardando.
“Posso farcela” disse alzandosi e andando verso di lei.

 
“Magari potrei parlaci” Pensò la ragazza, vedendolo seduto sulla panchina della banchina mentre scendeva le scale.
“Potrei semplicemente dirgli “ciao” e poi il resto verrà naturale”. Ma non ci sarebbe mai riuscita.
Era troppo timida, e lui sembrava così siuro di se.. di sicuro l’avrebbe rifiutata.
Alzò lo sguardo e lo guardò. Dopo pochi secondi anche lui ricambiò il suo sguardo.
“Posso farcela” sussurrò alzandosi e andando verso di lui.

 
 
I due ragazzi si incontrarono a metà strada.
“Hei” disse lui.
“Ciao” disse lei.
 
Questa è una mini os che ho scritto alcuni mesi fa, ora l'ho ritrovata e ho pensato di pubblicarla qui :)
Spero vi piaccia c:
-Alice 
  
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