23/03/2014
3 recensioniCaldo
Caldo.
Era quello l'unico pensiero che attraversava la mente di Kise in quel momento. L'estate giapponese era qualcosa di terribile, e non lasciava scampo a nessuno.
Più di una volta Kise ha invidiato Murasakibaracchi, situato in una scuola al nord di Honshu. Inutile dire che l'invidia lo punzecchia spesso anche adesso, facendogli prendere in considerazione l'idea di trasferirsi in Hokkaido in pianta stabile.
Contando poi che il sudore lo rendeva meno affascinante... E poco importava che l'Autrice - e lo stuolo delle sue fan girls - non fosse pienamente d'accordo!
- Ohi, Kise! - ed ecco, l'immancabile capitano che non mancava mai di riprendere lui. Nel sentire la sua voce Kise mise su la sua migliore espressione da cagnolino bastonato.
- Senpai! - quasi piagnucolò. - Fa caldo!
Con un'irritazione non indifferente Kasamatsu gli sferrò un lieve pugno nelle costole.
- Lo so anch'io, è inutile che me lo dica tu! - esclamò. Il caldo influiva molto sui suoi nervi, e sarebbe stato un bene se Kise se ne fosse accorto. Peccato che quest'ultimo avesse deciso di provocarlo ulteriormente.
- Senpai! - un'altra vena pulsante comparve sulla tempia di Yukio.
- Sarebbe meglio che tu lasciassi stare Kasamatsu. - Yukio osservò Moriyama. Era raro - no, anzi, era la prima volta - che questi impediva a Kise di iniziare uno dei suoi atti di masochismo. Kasamatsu allungò l'orecchio.
- E' estate, piuttosto. - disse questi, con tono di voce basso. Kise non si dimostrò subito interessato, ancora fintamente offeso per il comportamento del senpai.
- Quindi?
- Sì, insomma. Con il caldo i vestiti diminuiscono. Le ragazze vanno in spiaggia. Sai cosa significa questo? - Kise continuò a guardarlo piuttosto distrattamente.
- No. - rispose semplicemente. Moriyama lo guardò preoccupato.
- Kise. Estate significa spiaggia, mare e ragazze da rimorchiare! - esclamò come se fosse una grande verità. - Visto che abbiamo perso l'Inter High, almeno consoliamoci con delle ragazze! Ne avrai qualcuna che conosci! - Ryota sorrise leggermente.
- Moriyama-senpai, non credi che forse, e dico forse, Kasamatsu-senpai non vorrà saperne? - chiese, alzando un po' le sopracciglia con espressione perplessa. Questi sospirò.
- Non essere così pessimista, Kise. Anche a Kasamatsu piace rimorchiare. - disse convinto. Ryota si dovette trattenere dal ridere. Aveva già visto quanto fosse imbranato Kasamatsu con il sesso opposto.
- Se lo dici tu, senpai. - Moriyama non sembrò tanto felice.
- Nessuna distrazione! Abbiamo perso quest'estate, perciò quest'inverno dovremo sicuramente vincere. - la squadra si lasciò andare a qualche sbuffo di disapprovazione. Il loro capitano sembrava volerli morti, altroché.
- E' davvero un aguzzino... - mormorò Yoshitaka tra i denti, i piani che si era già costruito che andavano in fumo. Hayakawa, invece, si agitò ulteriormente riprendendo ad allenarsi.
Kise, dal canto suo, sorrise. Il senpai era davvero unico. Tutto quell'allenamento gli serviva a riparare il suo orgoglio, gravemente danneggiato dalla partita contro la Too. Era determinato a lottare nuovamente, quell'inverno.
Lui non sarebbe stato da meno, la sconfitta contro Aominecchi bruciava ancora enormemente. I suoi ex compagni avrebbero visto il suo meglio tra pochi mesi, era solo questione di tempo.
- Senpai~. - cantilecchiò Kise all'indirizzo del suo capitano. - Uno dei kanji del mio nome significa "rinfrescante". Vuoi provare? - chiese, esibendo uno di quei sorrisi da modello con cui faceva sciogliere tante ragazze e allargando le braccia. In tutta risposta, ricevette una pallonata in faccia.
Era quello l'unico pensiero che attraversava la mente di Kise in quel momento. L'estate giapponese era qualcosa di terribile, e non lasciava scampo a nessuno.
Più di una volta Kise ha invidiato Murasakibaracchi, situato in una scuola al nord di Honshu. Inutile dire che l'invidia lo punzecchia spesso anche adesso, facendogli prendere in considerazione l'idea di trasferirsi in Hokkaido in pianta stabile.
Contando poi che il sudore lo rendeva meno affascinante... E poco importava che l'Autrice - e lo stuolo delle sue fan girls - non fosse pienamente d'accordo!
- Ohi, Kise! - ed ecco, l'immancabile capitano che non mancava mai di riprendere lui. Nel sentire la sua voce Kise mise su la sua migliore espressione da cagnolino bastonato.
- Senpai! - quasi piagnucolò. - Fa caldo!
Con un'irritazione non indifferente Kasamatsu gli sferrò un lieve pugno nelle costole.
- Lo so anch'io, è inutile che me lo dica tu! - esclamò. Il caldo influiva molto sui suoi nervi, e sarebbe stato un bene se Kise se ne fosse accorto. Peccato che quest'ultimo avesse deciso di provocarlo ulteriormente.
- Senpai! - un'altra vena pulsante comparve sulla tempia di Yukio.
- Sarebbe meglio che tu lasciassi stare Kasamatsu. - Yukio osservò Moriyama. Era raro - no, anzi, era la prima volta - che questi impediva a Kise di iniziare uno dei suoi atti di masochismo. Kasamatsu allungò l'orecchio.
- E' estate, piuttosto. - disse questi, con tono di voce basso. Kise non si dimostrò subito interessato, ancora fintamente offeso per il comportamento del senpai.
- Quindi?
- Sì, insomma. Con il caldo i vestiti diminuiscono. Le ragazze vanno in spiaggia. Sai cosa significa questo? - Kise continuò a guardarlo piuttosto distrattamente.
- No. - rispose semplicemente. Moriyama lo guardò preoccupato.
- Kise. Estate significa spiaggia, mare e ragazze da rimorchiare! - esclamò come se fosse una grande verità. - Visto che abbiamo perso l'Inter High, almeno consoliamoci con delle ragazze! Ne avrai qualcuna che conosci! - Ryota sorrise leggermente.
- Moriyama-senpai, non credi che forse, e dico forse, Kasamatsu-senpai non vorrà saperne? - chiese, alzando un po' le sopracciglia con espressione perplessa. Questi sospirò.
- Non essere così pessimista, Kise. Anche a Kasamatsu piace rimorchiare. - disse convinto. Ryota si dovette trattenere dal ridere. Aveva già visto quanto fosse imbranato Kasamatsu con il sesso opposto.
- Se lo dici tu, senpai. - Moriyama non sembrò tanto felice.
- Nessuna distrazione! Abbiamo perso quest'estate, perciò quest'inverno dovremo sicuramente vincere. - la squadra si lasciò andare a qualche sbuffo di disapprovazione. Il loro capitano sembrava volerli morti, altroché.
- E' davvero un aguzzino... - mormorò Yoshitaka tra i denti, i piani che si era già costruito che andavano in fumo. Hayakawa, invece, si agitò ulteriormente riprendendo ad allenarsi.
Kise, dal canto suo, sorrise. Il senpai era davvero unico. Tutto quell'allenamento gli serviva a riparare il suo orgoglio, gravemente danneggiato dalla partita contro la Too. Era determinato a lottare nuovamente, quell'inverno.
Lui non sarebbe stato da meno, la sconfitta contro Aominecchi bruciava ancora enormemente. I suoi ex compagni avrebbero visto il suo meglio tra pochi mesi, era solo questione di tempo.
- Senpai~. - cantilecchiò Kise all'indirizzo del suo capitano. - Uno dei kanji del mio nome significa "rinfrescante". Vuoi provare? - chiese, esibendo uno di quei sorrisi da modello con cui faceva sciogliere tante ragazze e allargando le braccia. In tutta risposta, ricevette una pallonata in faccia.
Il
Giardino Pseudo Estivo:
Né!
...Oh, non ci crederete mai come ho concepito questa shot. Strano ma vero, ma è nata proprio durante i tremendi "giorni della merla", praticamente i più freddi di tutto l'anno. Si nota che avevo freddo, eh?
E' una cosuccia semplice semplice su una famiglia
Devo anche dire che mi fa strano postarla (l'ho completata giusto adesso), perché era da un pezzo che non aprivo NVU per buttare giù due righe. Spero che questo mi incentivi a scrivere nuovamente.
Per il resto, non credo che ci sia molto da dire. Ringrazio già chi avrà il coraggio di aprire questa cosa e leggere fino alla fine.