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Autore: 24maggio2011    23/03/2014    3 recensioni
Questa è la storia di Thomas Hale-Stilinski. E' il figlio di un avvocato, Derek Hale e di un dottore Stiles Stilinski, suo nonno è lo sceriffo della città e lui, oggi, si farà scoprire, proprio dal nonno che viaggia a tutta velocità a bordo di una Kawasaki Z750, alla sola età di 16 anni, senza patente e con un passeggero dietro, dall'aspetto, pure più piccolo di lui. Che cosa farà il nonno? Come tenterà di difendersi Thomas? Siete pronti per l'avventura? Buona lettura .
Genere: Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Sceriffo Stilinski, Stiles Stilinski
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Piccole avvertenze: I personaggi non mi appartengono ma sono di proprità di Jeff Davis.
Tutto quello che leggerete è solo frutto della mia mente un pò fuori di testa.

*Salve a tutti. Evidentemente stare lontano dallo scrivere per più di qualche giorno, per me, è davvero troppo. Non resistevo più e così sono tornata, ancora una volta con un altra storia. 24maggio2011 sta per lasciarvi a qualcosa di comico, almeno secondo il mio punto di vista. 
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Questa è la storia di Thomas Hale-Stilinski. E' il figlio di un avvocato, Derek Hale e di un dottore Stiles Stilinski, suo nonno è lo sceriffo della città e lui, oggi, si farà scoprire, proprio dal nonno che viaggia a tutta velocità a bordo di una Kawasaki Z750, alla sola età di 16 anni, senza patente e con un passeggero dietro, dall'aspetto, pure più piccolo di lui. Che cosa farà il nonno? Come tenterà di difendersi Thomas? Siete pronti per l'avventura? Buona lettura :-*
 
Un giro in moto per Thomas.

Era Venerdì ed erano le 16 e 45 del pomeriggio ormai, in casa Hale-Stilinski. Stiles era ancora a lavoro e Derek anche. Laura, la sorella di Thomas, era nella sua stanza con le cuffie nelle orecchie intenta a messaggiare con il suo ragazzo, Lucas, fratello di Camilla, nonchè, ragazza di Thomas. Era un freddo 22 febbraio e Thomas aveva deciso bene di commettere forse l'errore più grande della sua vita essendo il figlio di un avvocato e il nipote di uno sceriffo. Era con un suo amico, il suo nome è James, ha 21 anni ed è il migliore amico di Lucas e la sua particolarità e che ha una moto, una bellissima moto che Thomas ama. Una Kawasaki Z750, troppo pericolosa per i gusti del suo papà Stiles e anche per quelli di Derek. Sa che se i suoi lo scopriranno daranno di matto, ma questo non lo ferma dal salire su quella moto e guidarla senza patente e senza permesso dei suoi genitori. Spera solo che suo nonno non sia in giro per la città e che sopratutto non sia in servizio. Indossa il casco e con James dietro, come passeggero, parte a tutta velocità per fare il giro della città. Mentre il loro figlio faceva il suo giro in moto realizzando così il suo sogno, Stiles e Derek si erano contattati per comunicarsi che entrambi, avrebbero fatto tardi e che sarebbero tornati solo in tardissima serata. Lasciare i figli in casa da soli, per loro era una cosa impossibile così Stiles chiamò il padre, sapendo che oggi era di riposo e gli porse una domanda.
- Stiles? - Dice lo sceriffo.
- Hei papà, ciao, scusa se ti disturbo, posso chiederti un favore? - Chiede Stiles.
- Certo amore, dimmi pure. - Dice lo sceriffo.
- Non è che staseresti con i bambini stasera perchè siamo entrambi occupati con il lavoro e torneremo tardi, sai che ho paura a lasciarli soli a casa. Non che non mi fidi di loro, anzi, però sono più tranquillo se c'è qualcuno di adulto con loro. - Dice Stiles.
- Stiles, tranquillo, vado subito. Sai che amo i miei nipotini. Ma una cosa, smettila di chiamarli bambini. Thomas ha 16 anni e Laura ne ha quasi 18. - Ironizza lo sceriffo.
- Poco importa. Saranno sempre i miei bambini. Grazie papà, ti voglio bene. Le chiavi ce l'hai. Non mangiate schifezze. - Dice Stiles.
- Ti voglio bene anche io amore mio, si tranquillo. Faremo solo una mega abbuffata di pizza, kebab e coca-cola. - Scherza lo sceriffo.
- Papààà. - Lo riprende Stiles.
- Dai dottore piantala. Scherzavo. A stasera. - Dice lo sceriffo prima di chiudere la telefonata. Beve l'ultimo sorso di birra, si alza dal divano, spegne la tv che stava trasmettendo una vecchia partita di basket, indossa il giubbotto e tutto sorridente, con la macchina della centrale, si dirige dai suoi amati nipotini. E' quasi arrivato a destinazione, mancano si e no, poco meno di 2 minuti, quando nota sfrecciare a tutta velocità, proprio di fianco a lui, una moto e un guidatore decisamente troppo piccolino per una moto così grande, ma sopratutto, è certo al mille per mille che quel guidatore, sia proprio il suo amato nipotino. Thomas non si è accorto di lui e continua nella sua malefatta come nulla fosse, passando anche con il rosso. Lo sceriffo ha il cuore in gola, si ritrova per un attimo sommerso dalla paura ma si rilassa quando nota che la moto, sta svoltando per entrare proprio nel vialetto di casa Hale-Stilinski. Lo sceriffo ha parcheggiato qualche metro prima e di corsa è entrato dal garage che conduceva in casa e non appena Thomas fa una super sgommata proprio davanti casa, lui esce dalla porta, braccia incrociate e rabbia che farebbe paura a chiunque e si fa vedere da Thomas, poggiandogli una mano sulla spalla. Thomas deglutisce a vuoto e non ha il coraggio di voltarsi, temendo che sia uno dei suoi papà. Tutto avrebbe pensato tranne che trovarsi proprio suo nonno, lo sceriffo della città che lo guardava in cagnesco.
- Nonno?! - Chiede Thomas, terrorizzato.
- Si, nonno. Hai intenzione di spiegarmi qualcosa? - Urla lo sceriffo.
- N, nonno per favore, sta calmo ok? Non è come sembra. - Tenta Thomas.
- No? Perchè a me sembra che mio nipote, minorenne e senza patente, stesse sfrecciando a tutta velocità a bordo di un enorme moto su cui non aveva nemmeno il permesso di salire e con il casco praticamente slacciato. Mi sei passato davanti e nemmeno ti sei accorto che ero io Thomas, sei passato con il rosso, andavi ad una velocità che era oltre i limiti permessi e.. e mi hai fatto prendere un infarto. Sono entrato dal garage per fare prima di te, esco dalla porta e vedo che fai questa bellissima sgommata. Dimmi, Thomas Hale-Stilinski, ti sei per caso impazzito? - Lo riprende, urlando sulle ultime parole, lo sceriffo. Thomas abbassa lo sguardo e si sorbe la giusta sgridata che il nonno li sta facendo. Stanno zitti qualche secondo, poi il nonno si rivolge a James.
- Tu, chiunque tu sia, hai un minuto per sparire di qui o giuro che ti farò una di quelle multe che ricorderai per tutta la vita. 
- Me ne vado subito sceriffo. Ciao Thomas. - Dice James.
- Ciao, James grazie. - Dice Thomas sorridendo e battendo il cinque all'amico.
- Grazie? Gli hai pure detto grazie? - Chiede furioso lo sceriffo. La paura che ha avuto nel vedere il suo nipotino su quella pericolosissima moto, è stata troppa.
- Dai nonno per favore.. - Tenta di scusarsi Thomas.
- Cosa? Fila in casa e vai a chiamare tua sorella, oppure devo aspettarmi che anche lei faccia una bravata del genere? - Chiede lo sceriffo.
- E' in casa credo. E io che gli avevo pure chiesto di coprirmi. - Si lascia sfuggire Thomas mentre entra in casa e sale le scale per raggiungere la sorella, al piano di sopra. Lo sceriffo ha sentito tutto e si sta arrabbiando ancora di più.
- Laura e Thomas Hale-Stilinski. Vi voglio immediatamente qui di sotto in meno di un minuto. Noi tre dobbiamo fare un bel discorsetto. - Urla lo sceriffo dal fondo delle scale. I nipoti non rispondo, ma un minuto dopo, sono davanti a lui, in cucina. 
- Posso sapere a cosa devo questa riunione? - Chiede Laura schioccandogli un bacio nella guancia.
- Non fare la spiritosa signorina. Sedetevi. - La riprende lo sceriffo.
- Ok, tu hai fatto qualcosa e adesso il nonno è arrabbiato anche con me, grandioso. Tho, ti odio. - Dice Laura, con fare scherzoso in direzione del fratello.
- Si, un giro in moto La. Dai nonno, mi dispiace, ma non farla così lunga. Ok, ho sbagliato. Avevo il casco slacciato, ero senza patente, sono passato con il rosso e tutto quel che vuoi..
- Sei un idiota.. - Lo interrompe ridendo Laura.
- Tu non ridere perchè ce n'è pure per te signorina. Dovevi coprirlo, addirittura! Laura, sei la sorella maggiore, dovresti dare il buon esempio. - Dice lo sceriffo.
- Dai nonno, che sarà mai, l'ho fatto anche io. E la moto era pure più grande. Era quella di Lucas. Come mai non l'hai ancora vista? La colpa è di tuo figlio ok? Non vuole che ci prendiamo la patente e a noi la moto piace. - Dice Laura. 
- NO, è troppo pericolosa. Ha ragione vostro padre. E ringrazia che sono stato io a scoprirti perchè a quest'ora ti eri appena preso una di quelle punizioni che un mese non sarebbe bastato, credimi. - Dice lo sceriffo a Thomas.
- Lo so nonno, dai per favore, scusami, non lo faccio più, te lo giuro. - Dice Thomas mentre finalmente, va ad abbracciare il suo nonnino e a dargli il bacio nella guancia che è d'obbligo con lui. E' un nonno eccezionale.
- Ti rendi conto della paura che ho avuto? - Chiede lo sceriffo facendolo sedere sulle sue gambe e facendo segno a Laura di imitare il gesto e sedersi anche lei fra le gambe del nonno. Laura lo raggiunge subito e come Thomas, lo abbraccia forte.
- Lo so. Scusami nonno, non volevo. - Si scusa Thomas.
- Cos'hai intenzione di fare adesso, nonno? - Chiede Laura.
- Farò finta di non aver visto niente, ma voi due, signorini, da questo momento siete in punizione fino all'ora di cena, chiaro? - Li riprende lo sceriffo, per poi baciare entrambi.
- Ci sto. - Dice Laura.
- Anche io. Mi sembra giusto! - Dice Thomas.
- Certo che lo è, filate di sopra su, che ora preparo la cena. - Dice lo sceriffo.
Decidono che per cena, è meglio una pizza e dopo un pò di risate, i ragazzi lo baciano un ultima volta e si allontanano. 
- Nonno? - Dice Thomas, fermo ai lati della porta.
- Dimmi amore. - Dice lo sceriffo.
- Ti vogliamo bene. - Dice Laura.
- Anche io amori miei. Anche io. - Termina lo sceriffo.

Piccolo spazio autrice:

Ragazzi, eccoci qui. Ci terrei particolarmente ad un giudizio su questa storia perchè ci tengo molto. Come avrete capito, i personaggi, sono li stessi della mia prima storia. Laura Hale Stilinski. Scrivere questo pezzo di vita di quella bellissima famiglia, per me è stato un immenso piacere e vorrei sapere, se per voi è stato un piacere leggerlo. Grazie a chi è arrivato fin qui e a risentirci alla prossima :)
  
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