// La prima One Shot che posto qui. Sono trecento parole, ispirate a The Black Parade Is Dead! E’ un testo piuttosto introspettivo
ed è scritto alle nove e mezzo di mattina dopo una notte insonne, abbiate pieta XDDDDDD
Linguaggio volgare.
Mexico, in un
fottuto cimitero.
«E chi l’avrebbe detto che se ne sarebbe andato così
in fretta? » Commentò,
indifferente, uno dei becchini, elegante completo scuro, indulgente nel
mostrare i suoi chili di troppo.
« Era solo un fottuto umano, da loro non si può
pretendere molto » Replicò l’altro,
smilzo, più alto e dai capelli più scuri – un aspetto più funereo del compagno,
comunque, che in quell’ambiente così lugubre sfigurava con i suoi capelli
biondo grano e le sue gote piene, felici.
Nel
frattempo, tra la tranquilla quiete di
quel loco, un numero limitato di persone versava un pianto moderato al defunto,
se lo aspettava, non c’era dubbio. Era stato un terribile bastardo e se lo meritava, aveva voltato le spalle a
tutto e a tutti ed ora non poteva più cambiare le cose.
Riversare le sue colpe sul cancro non serviva a
nulla.
Eppure era sicuro
di avere avuto una bella vita. L’amore. Il Successo. I soldi.
Ma davanti a Nostra Signora Dei Dispiaceri nulla si
può, ma chi cazzo si crede di essere quella puttanella?
Nel frattempo un uomo alto, dai capelli ricci color
fango e l’aria particolarmente affranta spargeva nell’aria whiskey benedicendo
la salma, chiusa in un elegante bara. Di quelle costose, sì, ma talmente banali
da far capire al mondo che a nessuno interessava realmente di lui. Sembrava
ubriaco, tutti in quella sala lo sembravano.
Non era un
funerale?
Era forse una
festa, quella?
Eppure,
inesorabilmente lui fu gettato in una lurida buca, e fu dimenticato da tutti.
Eppure in fondo alla sala c’era qualcuno che, in
mezzo alla tetra gioia generale, sembrava assumere di tanto in tanto una
smorfia di profonda preoccupazione.
Eppure, dopo tutto quello che avevi fatto qualcuno
ti amava. Anche se eri solo un lurido, orribile umano.
Non è vero, Gerard?