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Autore: hikaru83    24/03/2014    3 recensioni
Capita, a volte di sentire frasi senza volerlo che sembrano qualcosa che forse non sono, ma chissà, forse quelle frasi ascoltate per caso non sono poi così lontane dalla verità.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ayako, Hanamichi Sakuragi, Hisashi Mitsui, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo so sono ancora qui, un avvertimento solo per Slanif, non preoccuparti ok? Basta ho detto tutto, buona lettura a tutti.


L’equivoco

 

Palestra dello Shohoku un quarto d’ora prima degli allenamenti.
 

“Ayako mi spieghi cosa stai facendo davanti alla porta degli spogliatoi...”

“Shhhh, Mitsui stai zitto.”

“Ma...” la voce soffocata di Sakuragi dietro questa porta mi interrompe.

“Ru fai piano...”

“Aspetta un attimo ci sono Rukawa e Sakuragi nello spogliatoio?” Chiedo per conferma alla nostra manager.

“Vuoi stare zitto che non sento nulla.” Mi  zittisce, giuro fa paura.

“Ru per favore è enorme.” È enorme? Ma di cosa sta parlando? Non sarà... no non è possibile.

“Ma cosa stanno combinando quei due?” Provo a chiedere.

“Mitsui o stai zitto o te ne vai, chiaro?” Non sapevo di avere una maniaca come manager.

“Esagerato io non farei tutta questa tragedia.” Continua la voce di Rukawa.

“Non sei tu che l’hai dentro però.” E invece è possibile, quei due, negli spogliatoi... io mi ci devo cambiare lì dentro.

“Ma ma ma” balbetto.

“Shhhh.” Gli occhi assassini di Ayako, mi fanno capire che è meglio soprassedere.

“Ecco fatto, allora va meglio?” Vi sembrano domande da fare?

“Grazie kit.” Certo che sono tutti strani ‘sti due, Ayako si sposta, probabilmente sente che si stanno avvicinando alla porta degli spogliatoi e mi trascina vicino alle scale giusto in tempo per non essere scoperti. La capigliatura rossa di Sakuragi fa capolino, seguita a ruota da quella nera di Rukawa che fino a pochi istanti fa credevo il suo nemico naturale, quanto mi sbagliavo.

“Ehi Mitchi arrivato in anticipo per una volta.”

“Anche voi.” Riesco a balbettare.

“Io e la kitsune ci alleniamo sempre prima, ordini di Anzai.” Certo, sono sicuro che Anzai sa perfettamente cosa fate voi prima degli allenamenti, vorrei dirgli, ma mi trattengo, insomma chi sono io per giudicare? E poi ultimamente in campo fanno faville, quindi chi se ne frega, contenti loro.

L’allenamento procede come sempre, qualche scazzottata, proclami di genialità, una partitella, tutto come al solito insomma, anche se solo ora noto le nostre due matricole. Che si insultano come tutti i giorni, certo, ma che sono sempre legati l’uno all’altro, non si separano mai che di pochi passi, chissà perché non me ne ero accorto fin’ora? Quando Akagi decreta la fine degli allenamenti loro rimangono per un’altra sessione supplementare, Miyagi si avvicina.

“Io non li invidio proprio quei due, insomma va bene prepararsi per i campionati, ma qui si esagera, non credi?”

“Non credo sia molto pesante per loro, anzi direi che si divertono.” Gli dico.

“Divertirsi? Quei due insieme? Ma se non fanno altro che saltarsi addosso ogni istante?”

“Appunto Miyagi, appunto.” Non credo mi possa capire, ma sono certo che ci penserà Ayako a spiegargli come stanno le cose. Per tutto l’allenamento non ha fatto altro che guardare quei due con un  sorriso,  non ha neanche colpito una volta Hanamichi con il suo ventaglio, persino Akagi l’ha notato. Quando sono pronto a tornare a casa la vedo osservarli di nascosto.

“Non credi che un po’ di intimità gliela dovresti lasciare?”

“Lo so, ma sono così carini...”

“Andiamo Ayako, lasciamoli in pace e poi  Miyagi ci sta aspettando.”

“Ok ok.” Usciamo allo scoperto e salutiamo le due matricole che tirano ancora a canestro.

“Andate già?”

“Sì, vi lasciamo un po’ da soli.” Gli risponde Ayako con un sorriso.

“...da soli?” ci dice Hanamichi sorpreso, sollevando il sopracciglio. Ma guarda hanno anche le stesse espressioni.

“Certo scimmia, sappiamo quando siamo di troppo sai?”

“Di troppo?” Le loro espressioni sono identiche ora.

“Già, mi raccomando però certe cose è meglio che le facciate a casa, se vi beccava Akagi...” non finisco la frase, li saluto con la mano e mi avvicino a Miyagi che ci aspetta per andare a bere qualcosa insieme. Devo assolutamente superare il test di domani, e Ayako è l’unica a cui chiedere una mano, anche se è un anno più piccola è un genio e sono certo che mi possa aiutare, e se voglio aiuto da Ayako mi tocca sopportare il tappetto, non mi permetterebbe mai di stare con la sua Ayakuccia senza essere presente.
 

In palestra intanto
 

“Kit? Secondo te cosa volevano dire quei due?”

“Non ne ho idea do’aho, a volte sono più strani di te.”

“Grazie, sempre gentile tu. Piuttosto, non è che hanno capito qualcosa?”

“Se fosse così sarebbe tutto a posto, no? Infondo non mi pare che ci siano stati problemi.”

“Già, è vero. Comunque sono strani.”

“E te ne sei accorto solo ora? In ogni modo do’aho tu mi devi un favore.” Risponde la kitsune con un sorriso sornione.

“Per prima negli spogliatoi?”

“Certo.”

“E immagino che vuoi che ti ripaghi ora.” Si avvicina Hanamichi al compagno.

“Posso aspettare fino a casa.”

“In ogni caso, guarda il dito kit, c’è ancora il segno, te l’avevo detto che era enorme.”

“Era una normalissima scheggia di legno do’aho, neanche fossi un bambino.”

“Però faceva male.”

“Andiamo a casa do’aho.” Dice Kaede trascinando il compagno verso lo spogliatoio, chissà se arriveranno a casa? Io credo di no, e voi?
 

Fine
 

Ok non chiedetemi come sia uscita sta roba, non ne ho idea, fatto sta che si è scritta da sola e quindi non potevo non pubblicarla, no?  Grazie come sempre a Pandora86, Slanif, Arcadia_SPH e MaryS per le belle recensioni a Il principe azzurro e voi che siete rimaste illese a questa pazzia, spero. Alla prossima.
 
 
 
 
  
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