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Autore: SilverKiria    24/03/2014    2 recensioni
Questa sarà una raccolta di one-shot e occasionalmente flash-fic sul tema del Coraggio. Un argomento che mi affascina molto e che presente mille e più volti: ci sono vari tipi di coraggio e Once Upon a Time ce ne può dare molti esempi. Prenderò in esame più coppie quindi spero che vi possa interessare! ;)
1. Il Coraggio di dire la Verità | Rumbelle (628 Parole)
2. Il Coraggio di dire Addio | Emma (523 Parole)
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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| Il coraggio di dire la verità |

 

Non era mai stata Belle il problema nella loro relazione.
Non era mai stata lei; come lui invece aveva voluto credere per molto tempo, quella da affrontare.

 
«Guardati allo specchio Rumple. »
 
E’ un ordine? Nessuno può dare a lui degli ordini. Da quando veste quella pelle, comanda con quella voce sibilante e vive in mezzo al terrore di chi lo affronta, nessuno ha mai osato dargli ordini.
E se anche l’avessero fatto avrebbero rischiato molto di più della vita.
L’anima.
La dignità.
La libertà.
Li avrebbe fatti inchinare come quel rozzo sempliciotto aveva fatto inchinare lui nella vita passata.
Però…
Però con lei non riesce ad urlare, ad arrabbiarsi.
Perché quello è sì un ordine, ma è anche pieno di qualcosa che lui pensava fosse estinto.
Affetto? Preoccupazione? Amore…?
 
«Dearie, che vai blaterando? Forza, muoviti, siamo in ritardo per il thé.»
 
Si nasconde dietro ai suoi modi melliflui e spiritosi, dietro a quella voce tintinnante e a quelle buffe mosse che ormai lei conosce a memoria. Non ha il coraggio di arrabbiarsi ma nemmeno quello di ascoltarla.
 
«Guardati allo specchio Rumple.»
 
Continua, senza paura. E’ lì, di fronte allo specchio enorme che risiede nella camera del Signore Oscuro, coperto però da un velo nero come la notte. Probabilmente sarebbe stato anche impolverato se lei non l’avesse pulito.
E lui sente qualcosa all’altezza del petto, una morsa fulminea e orribile che pensava di non provare mai più: la paura.
 
«Belle andiamo, è tardi. Smettiamola con queste idiozie.»
 
La voce però non è più tintinnate o giocosa: è ansiosa, fredda e distante.
Belle gli sorride e gli si avvicina.
Lo prende per mano nel silenzio del Castello e, senza dire nulla, lo accompagna di fronte al suo nemico.
 
«Io rimarrò qui, accanto a te.»
 
Non aggiunge altro, non rimarca la richiesta né da segni di accorgersi del guizzo improvviso degli occhi di lui o del piccolo tremore alla mano.
E lui non sa cosa fare, non sa come combattere quell’orrendo stordimento e quell’agghiacciante respiro affannoso.
Sta per scappare, sa che potrebbe farlo senza problemi.
Un gesto e si ritroverebbe lontano mille miglia da lì, dalla paura…da lei.
Apre la mano, ha in mente il luogo e l’incantesimo adatti ma prima ancora che se ne accorga il corpo si è mosso afferrando il drappeggio e tirandolo fino a farlo cadere.
Ed eccolo lì, nella sua glaciale e incontrastata realtà: il riflesso di chi aveva rinnegato per molto tempo.
 
«Perché hai voluto farmi vedere quello che sono? Perché hai voluto farmi vedere la Bestia?»
 
La voce è soffocata da qualcosa che nemmeno lui riesce ad identificare: ansia, timore, preoccupazione per la risposta che vuole ma allo stesso tempo non vuole conoscere.
 
«Io non ho mai voluto farti vedere una Bestia. Io ho voluto farti vedere Rumpelstinskin, il mio amico più caro e fidato. Molti lo chiamano Oscuro, ma di oscuro in lui c’è solo il nome. Io riesco a leggergli dentro, a vedere quanto abbia amato profondamente e quanto sia stato amato. E non c’è niente di meno bestiale dell’amore.»
 

 

Belle non era mai stata il problema nella loro relazione. Gold ci pensò mentre, vestito per andare a lavoro nel suo solito banco dei pegni, si guardava allo specchio.
Lui era sempre stato il codardo.
Aveva avuto il coraggio di amarla.
Aveva avuto il coraggio di perderla.
Aveva avuto il coraggio di essere felice, anche se ci era voluto tempo e fatica.
Però solo grazie a lei aveva imparato il miglior coraggio: quello di dire la verità a sé stessi.
E ancora lì, a mondi e anni di distanza, la voce di lei gli risuonava dolce nelle orecchie.
 
«E una Bestia non saprebbe dire la verità, vero Rumple?»
 
Anche il riflesso nello specchio sorrise timidamente.
 

 # One-Shot 628 Parole

{Angolo dell'Autrice}

Bene, come si sarà capito dall'introduzione questa vuole essere una raccolta di one-shot (e occasionalmente flash-fic) che affronta i vari volti e sfaccettature del Coraggio. Il primo che ho voluto affrontare è il coraggio di dire la verità e in particolare a sé stessi. Ovviamente con la mia OTP: la Rumbelle <3 Sì perché penso che l'essere considerato una Bestia sia stato facile per Rumple, gli ha permesso di essere menefreghista e di fare tutto ciò che voleva senza sensi di colpa: però Belle riesce a fargli capire quanto si sbagli. Ed è proprio nel momento della separazione ovvero quando Rumple diventa Mr. Gold sotto la Maledizione che lui se ne ricorda. Beh che dire, spero vivamente vi sia piaciuto questo inizio e vogliate seguirmi, magari facendomi sapere cosa ne pensate! Parlerò sia di coppie che di singoli, non sarà tutto dolcezza e amore ;) Cercherò di aggiornare MINIMO una volta a settimana (e quindi ogni lunedì) e se possibile anche più frequentemente. Quindi un bacione a tutti voi lettori e spero di sentirvi presto! :D

  
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